CAPITOLO VI - LA MISURA PROPORZIONALE
IL SEPHER JETSIRAH
(lo scritto della formazione)
CAPITOLO VI
LA MISURA PROPORZIONALE
v.1 - Ma, conseguenza necessaria della caduta di Adamo e della dissoluzione di quest'Uomo universale, nacquero dalle sue divisioni sulla faccia della Terra forme sensibili e corporali che furono prodotte in abbondanza.
v.2 - Ora gli esseri emanati da Elohim, Egli - gli - Dei, efflussi spirituali, avendo considerato queste forme sensibili, le trovarono graziose e si unirono, come a poteri generatori, a tutte quelle che loro maggiormente piacquero.
v.3 - E IHOAH aveva detto: il mio soffio vivificante non si prodigherà ormai più nell'immensità dei tempi per l'Adamo universale, la cui decadenza è tanto rapida quanto generale; e poiché egli è divenuto corporale, i suoi periodi luminosi non andranno oltre un centinaio e due decine di mutazioni temporali.
v.4 - In quel tempo i Nefilei, gli eletti tra gli uomini, i nobili, esistevano sulla Terra; essi erano derivati dall'unione degli efflussi spirituali alle forme sensibili, dopo che gli esseri emanati da Egli - gli - Dei ebbero fecondato le produzioni corporali dell'Adamo universale: erano quegli illustri Ghiborrei, quegli eroi, quei famosi Iperoberei, i cui nomi sono stati così noti nella profondità dei tempi.
v.5 - Allora IHOAH, vedendo che la perversità di Adamo cresceva sempre più sulla terra, e che questo essere universale non aveva più che pensieri cattivi, corrispondenti alla corruzione del suo cuore, e diffondenti il contagio del vizio per tutto quel periodo luminoso.
v. 6 - Tralasciò interamente le cure che dava alla conservazione dell'esistenza di questo stesso Adamo sulla Terra, e, reprimendo se stesso nel cuor suo, fece che questo gli divenisse severo.
v. 7 - Dicendo: Io cancellerò l'esistenza di quest'Uomo universale, che ho creato, dalla faccia dell'elemento adamico: io lo cancellerò dal regno degli uomini fino a quello dei quadrupedi, da quello dei rettili fino a quello degli uccelli dei cieli; poichè io ho abbandonato del tutto le cure conservatrici per le quali avevo fatto tutto ciò.
v.8 - Noè solo, il riposo della Natura elementare, trovò grazia agli occhi di IHOAH.
v.9 - Or queste erano state le generazioni di Noè: di Noè, principio intellettuale, manifestante la giustizia delle virtù universali nei periodi della sua vita, di Noè, sempre occupato a camminar nella via di Helohim, Egli - gli - Dei.
v.10 - Noè il riposo dell'esistenza aveva generato una triade di esseri emanati: Shem, lelevazione brillante; Cham, l'inclinazione oscura; Japheth, l'estensione assoluta.
v.11 - Così dunque la Terra avvilita, decaduta, si degradava agli occhi dell'Essere degli esseri, riempiendosi sempre più d'un ardore tenebroso e divorante.
v. 12 - Ed Egli - gli - Dei, considerando la Terra, vide che la sua decadenza era causata dall'abbassamento di ogni corporeità vivente, in cui la propria legge era affievolita.
v. 13 - Allora, manifestando la sua parola disse a Noè: Il fine di ogni corporeità vivente si avvicina agli occhi miei; la Terra è ricolma di un ardore tenebroso e divorante che la degrada e l'abbassa da un estremità ad un'altra. ora ecco, Io lascerò nascere da questa stessa degradazione l'avvilimento da lei trascinato e la distruzione.
v. 14 - Fatti una Thebah, un recinto simpatico; falla di una sostanza elementare conservatrice; dividila in stanze e in corridoi di comunicazione; e fasciane la superficie tanto esterna come interna di una materia corporizzante e bituminosa.
v.15 - E tu farai così questa dimora misteriosa, questa Thebah: tu le darai tre centinaia di misura-madre in lunghezza, cinque decine in larghezza e tre decine in altezza.
v.16 - Secondo la stessa misura regolatrice tu farai l'estensione ricurva di questo recinto simpatico nella sua parte superiore accessibile alla luce e capace di dirigerla; la allargherai dalla parte opposta; e farai le parti basse doppie e triple.
v.17 - Poichè io stesso apporterò sulla Terra la grande intumescenza delle acque, per distruggere in essa e consumare interamente ogni sostanza corporale che possieda in sè il soffio delle Vite: e tutto ciò che è sulla Terra, al di sotto dei cieli, morirà.
v.18 - Ma io lascierò sussistere la mia forza creatrice presso di te: ed entrerai nella Thebah tu ed i tuoi figli, gli esseri emanati da te, e la tua facoltà volitiva efficiente, e le facoltà corporali degli esseri emanati da te, insieme a te.
v. 19 - E tu farai entrare nella Thebah, in questa dimora misteriosa, coppia per coppia, gli esseri di ogni modo di esistenza, di ogni forma, a ciò che in te continuino ad esistere: tutti questi esseri saranno maschio e femmina.
v.20 - Del genere volatile e del quadrupede secondo la loro specie, e di ogni rettile derivato dall'elemento adamico, le coppie di tutte le specie verranno presso di te per conservarvi la loro esistenza.
v.21 - E prendi di ogni alimento capace di alimentare: raccoglilo in te acciochè serva di nutrimento per te e per tutti essi.
v.22 - E Noè, facendo queste cose, si conformò in tutto a quello che saggiamente gli era stato prescritto da Elohim, Egli - gli - Dei.
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