DECANO DAL 20/08 AL 29/08 - SALMI 31 - 37
PSALMUS 31
1. Ipsi David intellectus. Beati quorum remissæ sunt
iniquitates, et quorum tecta sunt peccata.
2. Beatus vir cui non imputavit Dominus peccatum, nec est
in spiritu ejus dolus.
3. Quoniam tacui, inveteraverunt ossa mea, dum clamarem
tota die.
4. Quoniam die ac nocte gravata est super me manus tua,
conversus sum in ærumna mea, dum configitur spina.
5. Delictum meum cognitum tibi feci, et injustitiam meam
non abscondi. Dixi: Confitebor adversum me injustitiam meam Domino; et tu
remisisti impietatem peccati mei.
6. Pro hac orabit ad te omnis sanctus in tempore
opportuno. Verumtamen in diluvio aquarum multarum, ad eum non approximabunt.
7. Tu es refugium meum a tribulatione quæ circumdedit me;
exsultatio mea, erue me a circumdantibus me.
8. Intellectum tibi dabo, et instruam te in via hac qua
gradieris; firmabo super te oculos meos.
9. Nolite fieri sicut equus et mulus, quibus non est
intellectus. In camo et freno maxillas eorum constringe, qui non approximant ad
te.
10. Multa flagella
peccatoris; sperantem autem in Domino misericordia circumdabit.
11. Lætamini in Domino,
et exsultate, justi; et gloriamini, omnes recti corde.
SALMO 31
1. Dello
stesso Davidde salmo d’intelligenza. Beati coloro, ai quali sono state rimesse
le iniquità, e i peccati de’ quali sono stati ricoperti.
2. Beato
l’uomo, cui Dio non imputò peccato, e nello stesso spirito di lui simulazione
non è.
3. Perché
io mi tacqui, si consumarono le mie ossa, mentre io per tutto il giorno alzava
le strida.
4. Perché
dì e notte si aggravò sopra di me la tua mano; mi avvolgeva nella mi miseria,
mentre portava alta la spina.
5. A
te il delitto mio feci noto, e non tenni ascosa la mia ingiustizia. Io dissi:
Confesserò contro di me lo stesso al Signore la mia ingiustizia, e tu mi
rimettesti l’empità del mio peccato.
6. Per
questo porgerà preghiere a te ogni uomo santo nel tempo opportuno. Certo, che
quando inonderanno le grandi acque, a lui non si accosteranno.
7. Tu
se’ mio asilo nella tribolazione, con cui son circondato: tu mia letizia,
liberami da coloro che mi assediano.
8. Io
ti darò intelligenza, e t’insegnerò la via, per cui tu hai da camminare: terrò
fissi gli occhi miei sopra di te.
9. Guardatevi
dall’essere simili al cavallo, e al mulo, i quali son privi del bene dell’intelletto.
Stringi col morso, e colla briglia le mascelle di coloro che si ritiran da te.
10. Molti i flagelli pei peccatori: ma la
misericordia sarà a guardia di colui che spera nel Signore.
11. Nel Signore rallegratevi, ed esultate,
o giusti, e gloriatevi voi tutti, che siete di retto cuore.
PSALMUS 37
1. Psalmus David, in rememorationem de sabbato.
2. Domine, ne in furore tuo arguas me, neque in ira tua
corripias me:
3. quoniam sagittæ tuæ infixæ sunt mihi, et confirmasti
super me manum tuam.
4. Non est sanitas in carne mea, a facie iræ tuæ; non est
pax ossibus meis, a facie peccatorum meorum:
5. quoniam iniquitates meæ supergressæ sunt caput meum,
et sicut onus grave gravatæ sunt super me.
6. Putruerunt et corruptæ sunt cicatrices meæ, a facie
insipientiæ meæ.
7. Miser factus sum et curvatus sum usque in finem; tota
die contristatus ingrediebar.
8. Quoniam lumbi mei impleti sunt illusionibus, et non
est sanitas in carne mea.
9. Afflictus sum, et humiliatus sum nimis; rugiebam a
gemitu cordis mei.
10. Domine, ante te omne
desiderium meum, et gemitus meus a te non est absconditus.
11. Cor meum conturbatum est;
dereliquit me virtus mea, et lumen oculorum meorum, et ipsum non est mecum.
12. Amici mei et proximi
mei adversum me appropinquaverunt, et steterunt; et qui juxta me erant, de
longe steterunt: et vim faciebant qui quærebant animam meam.
13. Et qui inquirebant
mala mihi, locuti sunt vanitates, et dolos tota die meditabantur.
14. Ego autem, tamquam
surdus, non audiebam; et sicut mutus non aperiens os suum.
15. Et factus sum sicut
homo non audiens, et non habens in ore suo redargutiones.
16. Quoniam in te, Domine,
speravi; tu exaudies me, Domine Deus meus.
17. Quia dixi: Nequando
supergaudeant mihi inimici mei; et dum commoventur pedes mei, super me magna
locuti sunt.
18. Quoniam ego in
flagella paratus sum, et dolor meus in conspectu meo semper.
19. Quoniam iniquitatem
meam annuntiabo, et cogitabo pro peccato meo.
20. Inimici autem mei
vivunt, et confirmati sunt super me: et multiplicati sunt qui oderunt me
inique.
21. Qui retribuunt mala
pro bonis detrahebant mihi, quoniam sequebar bonitatem.
22. Ne derelinquas me,
Domine Deus meus; ne discesseris a me.
23. Intende in adjutorium
meum, Domine Deus salutis meæ.
SALMO 37
1. Salmo di David: per commemorazione; pel giorno di
sabato.
2. Signore, non mi riprendere nel tuo furore, e non mi
correggere nell’ira tua.
3. Perocché io porto fitte nella mia persona le tue
saette, ed hai aggravato la mano tua sopra di me.
4. A cagione dell’ira tua non ha sanità la mia carne: non
hanno pace le ossa mie a cagione de’ miei peccati.
5. Imperocché le mie iniquità sormontano la mia testa, e
come peso grave mi premono.
6. Si sono imputridite, e corrotte le piaghe me a cagione
di mia stoltezza.
7. Don divenuto miserabile, e sono formisura incurvato:
io n’andava tutto il dì carico di tristezza.
8. Perché pieni sono d’illusioni i miei reni, e nella
carne mia non è sanità.
9. Sono abbattuto, ed umiliato oltre modo: sfogava in
ruggiti i gemiti del mio cuore.
10. Signore, sotto i tuoi
occhi è ogni mio desiderio, e non è ascoso a te il mio gemere.
11. Il mio cuore è
turbato, la mia forza mi ha abbandonato, e lo stesso lume degli occhi non è più
meco.
12. Gli amici miei, e i
miei congiunti vennero, e si stettero a me dirimpetto. E i miei vicini da lungi
si stavano:
13. Ma quelli che
cercavano la mia vita facevano i loro sforzi. E quei che bramavan di nuocermi,
parlavano superbamente, e tutto dì studiavano inganni.
14. Ma io quasi sordo non
udiva, e fui come un mutulo, che non apre sua bocca.
15. E mi portai qual
uomo, che nulla intende, e non ha che dire in sua difesa.
16. Perché in te io posi
la mia speranza: tu mi esaudirai, Signore Dio mio.
17. Perché io dissi: Non
trionfino giammai di me i miei nemici, i quali, ogni volta che i miei piedi
vacillino, parlan superbamente di me.
18. Perché io son
preparato a’ flagelli, e sta sempre dinanzi a me il mio dolore.
19. Perché io confesserò
la mia iniquità, e penserò al mio peccato.
20. Ma i miei nemici
vivono, e son più forti di me, e sono cresciuti di numero quei che mi odiano
ingiustamente.
21. Quelli che rendono
male per bene parlavan male di me, perché io cercava il bene.
22. Non abbandonarmi,
Signore Dio mio: non ti allontanare da me.
23. Accorri in mio ajuto,
o Signore Dio di mia salute.