AL MALCONTENTO
Ultimo aggiornamento Sabato 05 Dicembre 2015 13:20 | | Stampa | | E-mail
Se dal cinico dente sei trafitto,
lamentati di te, barbaro perro;
ch'invan mi mostri il tuo baston e ferro,
se non ti guardi da farmi despitto.
Perché col torto mi venisti a dritto,
però tua pelle straccio, e ti disserro:
e s'indi accade ch'il mio corpo atterro,
tuo vituperio è nel diamante scritto.
Non andar nudo a tòrre a l'api di mele;
non morder, se non sai s'è pietra o pane;
non gir discalzo a seminar le spine.
Non spreggiar, mosca, d'aragne le tele;
se sorce sei, non seguitar le rane;
fuggi le volpi, o sangue di galline.
E credi a l'Evangelo,
che dice di buon zelo:
dal nostro campo miete penitenza
chi vi gettò d'errori la semenza.