BENEDIZIONE A DIO PADRE
Il sonno del corpo divenne per me una sobria veglia dell'anima, la chiusura dei miei occhi una visione vera, e il mio silenzio una gestazione del bene, e l'espressione del Logos una produzione di beni.
E questo mi accadde perché avevo ricevuto dal mio Nous, cioè da Pimandro, il Logos della sovranità assoluta. Sono dunque venuto dopo essere stato investito dal divino soffio della verità. perciò io rendo a Dio Padre una benedizione proveniente da tuta la mia anima e da tutte le mie forze.
E invoco lui Dicendo:
Santo è Dio, padre di tutti gli esseri,
Santo è Dio, il cui volere è compiuto dalle Sue potenze,
Ricevi le offerte sacrificali di parole provenienti da un’anima pura e da un cuore che tende verso di te o indicibile, o inesprimibile, o tu che puoi essere pronunciato soltanto nel silenzio. Ti prego, che io non vacilli e non venga privato della conoscenza che si confà alla nostra essenza: acconsenti e riempimi di potenza, e di questa grazia io illuminerò coloro che appartengono alla mia stirpe e che sono nell’ignoranza, fratelli miei, figli tuoi. Perciò io credo e rendo testimonianza: io vado alla vita e alla luce. Tu sei benedetto, o Padre; il tuo uomo vuole collaborare con te nella santificazione, in quanto gliene hai trasmesso tutta la potenza.