INTRODUZIONE A "NESSUN ESSERE PERISCE VERAMENTE"
1) Non esiste nessun tipo di morte nell’universo (la stessa parola «morte», è stata formata sul suo contrario «immortale», per soppressione della prima lettera). Chi dice «morte» dice «annientamento». Ora, nulla è annientato nel modo, poiché tutto ciò che è nel mondo è parte del mondo, e il mondo stesso è immortale.
2) Esistono tre esseri viventi: Dio, il mondo, l’uomo: ora, nessuno di essi può morire.
a) Il primo vivente, Dio, è eterno per essenza.
b) Il secondo vivente, il mondo, è stato dotato da Dio suo padre di una vira senza fine. Non potrebbe morire che per dissoluzione; ora, il Demiurgo si è preso cura di impedire alla materia di ritornare al suo disordine originale. Il mondo si rinnova incessantemente: in effetti, i corpi celesti ritornano regolarmente al loro punto di partenza, e, se gli esseri terreni si dissolvono e perdono la loro coscienza, questa dissoluzione dà luogo a nuovi composti.
c) Il terzo essere vivente è l’uomo, legato al secondo dalla simpatia, al primo dall’intelligenza che ne deriva. Anch’esso è dissolubile. Ritorno, in conclusione, alla gerarchia dei tre esseri: Dio, il mondo, l’uomo.