SIGILLO DEI SIGILLI - PRIMA ATTENZIONE
24. Passiamo adesso a
illustrare alcune cautele utilissime per chi affronta queste cose, e
soprattutto la madre delle Esperidi. La prima cautela si desume dal fatto che,
tra le cose che si presentano ai sensi interni – e alle quali siamo soliti
fissare le forme – alcune sono figure, idoli, immagini, simulacri, esemplari o
puri o confusi, distinti, congiunti e ordinati dalle macchinazioni della
fantasia; altre vengono invece infuse dalle precedenti, le quali per così dire
le partoriscono entro il senso che segue alla facoltà fantastica. Del primo
genere risultano, tra gli accidenti sensibili che recano con sé la facoltà di
connotarsi, gli indumenti dei composti sussistenti; del secondo genere sono
invece certe affezioni che – non essendo indumenti dei composti – non si
infondono mai autonomamente nell’intelletto presente e nella memoria, ma solo
con i primi e attraverso i primi.
25. Bisogna dunque chiamare a raccolta le figure dei fantasmi – la cui contemplazione è del resto definita necessaria,
perché tu possa compiere con efficacia gli atti che discendono dalle potenze
successive; si mostrano però adeguate – una volta rese tali – quelle che di per
se stesse sono in grado di richiamare forme non sensibili. Se vuoi sapere come
si raffigurano immagini di tal genere, affidati all’ottimo magistero della
natura che ci guida e che mediante la figura esteriore del lupo e con pochi
tratti visibili insinua nei sensi interni della pecora l’intuizione
dell’inimicizia e il timore della morte. Da simili osservazioni si ricava il
principio per cui la memoria concepisce e conserva quanto ha concepito per
partorirlo a tempo debito e per cui con certe lievi immagini sono suscitati
attraverso l’occhio i vari effetti dell’animo.