I QUATTRO RETTORI - L'ARTE
Per quanto invece
riguarda l’arte dobbiamo aver ben presente che gli enti naturali si indirizzano
al proprio fine tanto più perfettamente degli artificiali, quanto meno si
affidano alla riflessione; per cui bene intese Aristotele quando affermò che un
maggior sforzo di pensiero non è ragione di maggior perizia e intelligenza.
Conosciamo infatti per esperienza come un’arte ormai del tutto padroneggiata in
noi non abbia più alcun bisogno di riflessione e che un’arte della ragione, o
perché sappiamo operare a similitudine della natura, o perché la natura stessa
coopera con noi. L’arte opera dunque in modo perfetto allorché si congiunge
alla natura agente; è stabilito infatti che arte e natura siano reciprocamente
connesse, sia perché l’arte si costituisce come una imitazione della natura,
sia perché né gli enti naturali posso essere privi di arte, né ugualmente gli
enti artificiali possono mancare di natura. Niente infatti è a tal punto opera
dell’arte da non avere alcun fondamento nella natura; di conseguenza come
l’arte ci permette di conoscere quale sia la natura e la ragione di chiunque,
così ugualmente è necessario ricondurre alla natura il principio dell’arte e
della natura.
Per acquistare
un’arte assoluta e perfetta ti devi dunque congiungere all’anima del mondo e
operare in unione con quest’anima, la quale piena di princìpi razionali per
naturale fecondità genera un mondo ugualmente pieno di princìpi razionali. E
questi princìpi razionali – come pensa anche Plotino – racchiusi in semi plasmano
e formano le universe cose a guisa di microcosmi. Poiché dunque l’anima è
ovunque presente, e quella è tutta in tutto e tutta in qualsiasi parte, allora
secondo la condizione della materia potrai vedere in qualsiasi cosa – pur
piccola ed esigua – un mondo, e non semplicemente un simulacro del mondo, di
modo che non senza ragione possiamo affermare con Anassagora «tutto in tutto». Quando dunque qualcosa
si produce secondo quanto sembra richiedere a tale materia l’essenza stessa
della sua anima, ciò non accade né per intervento di un proposito esterno, né
per una ponderata riflessione – questo è il modo in cui fabbrica l’arte, che è
posteriore alla natura e la emula – ma come se la natura facesse esplicare
dall’interno la forma che attualmente si presenta. Vedi dunque da dove emana
un’arte mirabile.