UNIVERSI CONCENTRICI - PARTE TERZA
Qual'è l'etimologia della parola Uomo?
Vediamo un po' cosa ci ha tramandato il “linguaggio” dei nostri avi.
TERRA = HUMUS
HUMUS = HOMO
HOMO = UOMO
per cui: TERRA = UOMO.
Che l'effetto fisico Uomo sia omologo a quello della Terra, sua
nutrice, è vero e giusto poiché entrambi sono effetti generati da una Causa
Unica per realizzazione della Legge Unica.
L'uomo infatti, trae dal seno della terra, come il bimbo dal seno
della madre, gli alimenti per la sua sopravvivenza come cibo
ed acqua; dal Respiro della Terra, cioè dall'Atmosfera,
trae l'ossigeno che gli è indispensabile per la sua
respirazione ed infine dal calore del suo ventre,
quell'energia che è la sua condizione indispensabile di vita.
Queste condizioni di vita, tutte indispensabili per la sopravvivenza fisica dell'uomo, figlio adottivo della terra, ci mettono in risalto l'eredità che la Terra, con il suo “latte” gli ha trasmesso e cioè:
FUOCO = CALORE
ARIA = OSSIGENO
ACQUA = ACQUA
TERRA = CIBO
Possiamo anche notare che il corpo dell'uomo riassume in sé gli altri tre regni che caratterizzano la vita sulla terra e cioè:
MINERALE = OSSA, SALI MINERALI VARI
VEGETALE = SISTEMA PILIFERO
ANIMALE = CORPO ORGANICO
e troviamo nel suo corpo fisico anche i quattro stati sotto i quali appare la materia sulla terra e cioè:
SOLIDO = CARNE, TESSUTI MUSCOLARI, OSSA
LIQUIDO = ACQUA, SIERI, SANGUE
GASSOSO = GAS, OSSIGENO
IGNEO = CALORE CORPOREO
Anche stati più impalpabili come il MAGNETISMO, l'ELETTRICITA', il SUONO ed impercettibilmente la LUCE, li troviamo sia nella terra che nell'uomo.
L'uomo vivendo brucia energia; di conseguenza egli ne necessita di
un sufficiente e costante rifornimento. A ciò egli sopperisce tramite il
nutrimento.
Di che cosa si nutre l'uomo?
Noi lo vediamo respirare, mangiare, bere e riscaldarsi dal freddo,
ma è sufficiente tutto ciò a mantenerlo in vita?
Apparentemente sembrerebbe di si, in verità però egli necessita di
un ulteriore elemento vitale, altrettanto indispensabile come gli altri.
Che cos'è questo nuovo elemento di cui egli si nutre in modo tanto
naturale che spesso non se ne rende nemmeno conto?
Questo nuovo elemento è il “Sonno”.
L'uomo trascorre un terzo della sua vita a dormire.
Tutti i giorni, con un ritmo naturale, ad una certa ora della notte,
puntuale come la Luna, il Sonno, sovrano incontrastato
delle nostre notti, appare, ci prende per mano e ci porta nel suo regno.
Selene
Che cosa ci accade in quel periodo in cui noi naturalmente
chiudiamo gli occhi, perdiamo la coscienza e di cui non ricordiamo mai nulla se
non qualche sequenza di quelle immagini che sono state chiamate “Sogni”?
Che “porta magica” è mai quella del Sonno che
separa la dimensione fisica dello Spazio-Tempo da un'altra fantastica e
misteriosa dimensione dove le leggi fisiche non regnano più e dove tutto sembra
possibile?
Ci troviamo indubbiamente innanzi ad una nuova dimensione.
Nuova naturalmente per la nostra coscienza poiché, antica come il
mondo, la ritroviamo menzionata in ogni scritto tramandatoci dai nostri avi.
Tentiamo ora di distinguerne i contorni.
LA
DIMENSIONE DEL SONNO
Morfeo – Figlio del Sonno e della Notte
Scriveva il Maestro Kremmerz nel “Sonno e i Sogni”:
Ciro Formisano alias Giuliano Kremmerz
- “La Notte, divinità nera, figurazione delle
tenebre cosmiche, da cui procede la
creazione delle forme, pei Greci e Latini fu madre del Sonno e della Morte. Il dormire e il morire figli della stessa dea, a cui si sacrificava il gallo, il nunzio della luce,
che fu simbolo di Esculapio, che lo portava in pugno. Dunque dormire è morire, la Morte è come il Sonno”.
- “Dormire, un mistero. La morte, secondo enigma. Il sonno ripara, rifà, rinutrisce un corpo
stanco”.
- “Il sonno misteriosamente, senza che noi ce lo
spieghiamo, ci rifornisce delle forze perdute”.
- “Che cosa è il sogno? Altro mistero e altra
interrogazione…”.
- “Il nostro organismo si compone di quattro corpi. La sede del pensiero è il terzo, Mercurio; quella della luce è il quarto, il Sole. Dorme il corpo saturniano, grave
ricettacolo della coscienza materiale: sonnecchia il secondo, Luna. Questo corpo mobile, cangiante,
partecipa delle impressioni saturniane, basse e gravi, o rispecchia i corpi
superiori, Mercurio e Sole. Si dorme per fatica e stanchezza? La Luna dorme?
Non si sogna. Si è riposato il corpo dopo quattro o cinque ore di sonno
profondo? La Luna dorme con un occhio solo, e si comincia a sognare. Perciò
generalmente i sogni si fanno al mattino, prima dell’alba o vicino”.
- “Se la fatica, il
pensare, il movimento nostro, che si traducono nel consumo dell’olio che
alimenta la fiamma, non possono bruciare nella energia delle nostre
attribuzioni, il corpo indebolito, malfermo, si abbandona alla superficie della
terra, o parallelo alla superficie, o piegato ad arco, o perpendicolare
all’asse, e ricorre alla fonte magnetica della vita e domanda il rifornimento! Ecco il sonno. Dormire è rifarsi. Dormire è domandare la
rigenerazione, la fiamma che riarde, rinutrita di olio. Il mistero del sonno non
è nello stato di essere addormentato, ma nella rinascita delle forze esaurite,
quando ci si risveglia: enigma a cui nessuno ha risposto esaurientemente”.
- “Si dorme per rifarsi dello sciupio
delle energie fisiche e psichiche”.
- “Esaurita la riserva di magnetismo,
per dispendio di ogni forma di forza e di azione che il nostro corpo compie ed
esteriorizza, nasce il bisogno di rifornimento. L’arcano della ripresa delle
forze è nella meccanica di auto-nutrizione, concepibile perché spiega il
risultato di rivivificazione delle forze umane, dopo un sonno anche brevissimo
e leggero. Nessuna teoria vitalista
anteriore e posteriore a Claude Bernard si è mai approssimata alla concezione
della vitalità sintetica di un uomo ad un centro, nodulo o cellula magnetica
costituente l’essere, e in relazione di ripercussione e di
rifornimento con un centro magnetico terrestre che a sua volta si rapporta al
centro magnetico dei mondi planetari e stellari dell’universo intero”.
- “L’uomo che dorme misticamente deve
rientrare nel buio nero dell’astrale e mentre l’organismo ripara alle sue
forze, egli deve tentare di passare attraverso la zona nera e penetrare nella
luce astrale bianca. Operazione la quale è istintiva in tutti coloro che sono
innanzi nello sviluppo psichico, tanto che i sogni profetici o di luce bianca non segnano
che tentativi fortunati della psiche del dormiente di entrare nel mondo di luce
astrale puro dall’effluvio grave della terra”.
- “I sogni possono dividersi in: 1°- sogni di
origine sensoria; 2°- sogni del piano materiale astrale; 3°- sogni del piano
astrale divino. Tutti i sogni ordinari di origine
sensoria appartengono al mondo: i simbolici appartengono
alla zona lunare o ispirativa e devono essere interpretati bene
perché dicano la verità – specialmente nelle infermità del corpo in cui parla,
nel sonno febbrile, il principio più alto dell’uomo. E’ riservato solo agli
iniziati superiori e a certi santi (non a tutti) di poter parlare il linguaggio
della verità col principio superiore dell’io divino e sapere
quello che è”.
- “Ma come conservare la memoria di ciò che si fa in sogno? – Qui il rimedio da suggerire non è nelle facoltà di ognuno, solo
posso consigliare che per facilitare il ricordo non bisogna né farsi svegliare
da rumori esterni, né dall’entrata di persona viva materialmente nella stanza
da letto, perché qualunque risveglio brusco determina la brusca rientrata del
corpo astrale nel corpo fisico e la memoria si perde… Profumi più indicati a
far sognare e ricordare: l’iride fiorentina, il muschio, il patchouli, il
fieno, la rosa, questa in dose molto leggera. La cannella, la mandorla,
l’opoponax, la canape indiana e il papavero a far dimenticare. Tra le sostanze
che si mangiano: le cose molto amare o molto dolci, molto acri e molto acide
non fanno bene. Le creme, il miele acidificato, la cioccolata, il tè e latte,
il tè e lauro, il tè e camomilla, la mandorla amara dell’albicocco (qualcuna),
l’alchermes, il ginepro, il whisky (delle gocce su un mezzo quadretto di
zucchero) riescono utili.
- La Natura in noi, cioè nella nostra
anima, ci da la prescienza delle cose prossime ad avvenire in noi stessi.
- E se i sogni impressionanti per la loro verità,
invece di essere premonitori, per la loro perfezione di forme in astrale,
fossero creatori?”
Scriveva inoltre il Maestro Kremmerz trattando della Morte e Rinascita:
“Volete conoscere il post mortem?
E non vi siete mai domandato la sera
andando a letto stanco se la morte è come quel sonno che voi sapete temporaneo in modo incerto perché potreste non
risvegliarvi più? E svegliandovi per voi è certo che avete vissuto la vita cosciente otto ore innanzi, eppure
otto ore sono una lacuna della vostra coscienza di uomo sveglio. Così della morte. Rinascendo sapete voi ciò che avete lasciato
prima di rinascere interrotto o compiuto? Perché dell'oblio? E vi siete fatta l'identica domanda
la mattina svegliandovi tra le lenzuola del vostro letto? Non è l'oblio nelle otto ore di sonno che vi farà rinnegare la vostra opera
umana di otto ore innanzi – come non ricordate vivente ed adulto il giorno in
cui avete poppato al turgido seno della vostra mamma, eppure lo sapete che vi
avete succhiato latte e vita”.
Selene
(Fine 3^ ed ultima parte)
Dua-Kheti