PASQUA DI RESURREZIONE
Corrispondenza delle situazioni solari
nelle feste religiose
Per chi non lo sapesse, ecco alcune
notizie sulla Pasqua di resurrezione dal punto di vista del simbolismo magico
che è tutt’uno col rituale della chiesa cattolica, dove l’ignoranza non ha
alterato nulla.
Astronomicamente il Sole in Ariete, al 19°
grado di esaltazione, segna la festa della Natura che ringiovanisce, prendendo
il simbolo dal Sole, centro del nostro sistema planetario, come fonte di luce e
vita.
La Pasqua ebrea e cristiana,
innanzi al simbolismo del culto sapiente della Natura, corrisponde alla più
grande festa del Sole che gli antichi egiziani celebravano nello stesso periodo
di Heliopoli o città del sole.
La quaresima è rappresentata dalle lunazioni di preparazione fisica che
nelle scuole del medioevo si chiamavano trasmutanti.
Il digiuno corrisponde alla preparazione
fisica degli affiliandi che aspettavano
l’avvento della luce, cioè il trionfo del Sole in Ariete, cioè il risveglio della
coscienza spirituale generatrice, dopo il sonno dello inverso e la veglia delle
prime ore di quella luce potente che si aspetta col corpo puro.
I critici esclusivamente astronomici come
il Dupuis, hanno avuto il torto – negando il Cristo storico – di vedere, nel
corso del sole e nelle dodici case dello zodiaco, altrettante personificazioni
dell’eterno moto dell’astro maggiore; mentre, ben studiando il rituale
religioso e mettendolo in paragone col magico, si troverebbe che in natura (e
quindi in tutto il simbolismo che alle leggi generali di essi si riferisce) il
corso apparente del sole è analogo all’ascensione del sole intellettuale
nell’animo umano, e che la vita del Cristo è analoga a tutte le leggi della
natura simbolizzata.
Lo scudo magico del Conte di Cagliostro,
cioè il serpente attraversato dalla freccia, rappresenta la stessa idea che il rituale cattolico vorrebbe
rivelare o manifestare con l’agnello mistico attraversato dall’asta di una bandiera
del trionfo, che appunto al sabato santo si mostra trionfante sugli altari dopo
la passione del Cristo, cioè dopo le sofferenze atroci del corpo bruto
flagellato, insanguinato, fino a che sul Calvario non compia l’agonia, e lo
spirito del Cristo trovi l’equilibrio nella Croce (equilibrio ideale). Così
mentre il suo corpo scende nel sepolcro Lui,
figliuolo e parte del Dio Unico, si
appresta al trionfo della resurrezione, raggiante di luce.
Così per sole, così pel Cristo, così per
l’anima umana, così per ogni legge e corso di natura, fino a che il bruto sogno
della vita sensuale dura e la morte non segna il risveglio dell’anima umana
nell’eterno Vero.
Tratto da Kremmerz III Editrice
«Universale di Roma» anno 1957.