LA TAVOLA ZODIACALE - PRIMA PARTE
Con questo scritto vorrei evidenziare
l'importanza di uno strumento che ci può aiutare a conoscere meglio noi stessi
e gli altri. Questo strumento, usato da sempre negli antichi templi, è la “Tavola
Zodiacale”. A me, come mi è stato tramandato, piace chiamarla “Il
quadro delle Astralità”.
Che origini ha il
nome della Tavola Zodiacale? Le stelle dello zodiaco sono state
raggruppate in costellazioni, alle quali da tempo immemore sono stati assegnati
nomi di esseri viventi, reali o fantastici. Ciò spiega l'etimologia del nome,
derivato dal greco "z?diakòs", parola a sua
volta composta da zòon, "animale”, “essere
vivente" e hodòs,
"strada”, “percorso". A causa del moto di
rotazione della Terra, infatti, le costellazioni zodiacali sembrano
percorrere lo zodiaco.
Questa tavola, come quella dei
cavalieri di re Artù, è rotonda, un cerchio senza inizio né fine, formato da 360
parti o gradi (angolo giro).
Io immagino la sua circonferenza come
il confine che ne delimita l'esterno, analogo all'1,
all'assoluto, all'increato, all'invisibile, al non manifesto, all'infinito,
all'eterno, dall'interno, analogo al 2, al
relativo, al creato, al visibile, al manifesto, al finito, al temporale. Le 360
parti o gradi corrispondono a 360 porte o “portali” attraverso i
quali le anime devono passare per incarnarsi in una “nuova” vita corporea,
sottomettendosi necessariamente allo specifico “aspetto della Legge
Unica” che governa l'interno del cerchio: il Binario o Dualità,
cioè: Spirito-Materia, Moto-Spazio,
Uomo-Donna, Bene-Male, Luce-Ombra, Amore-Odio, Piacere-Dolore,
Vita-Morte (Incarnazione di Gesù Cristo e conseguente necessità di
sottomettersi alla morte), ecc.
Il momento del passaggio coincide con
il “concepimento”, cioè
con quel momento in cui un atto d'amore venereo, per affinità di
vibrazioni, attrae l'anima ad incarnarsi in un nuovo seme concepito.
Quando si viene in contatto con i
segni zodiacali, ognuno di noi pensa automaticamente al segno che governava il
giorno della propria nascita (oroscopo ecc.). Questo è indubbiamente un aspetto
importante ma per gli antichi saggi, molto più importante era da considerarsi
il momento del “concepimento”,
cioè quando la scintilla divina, tramite la vita, si lega all’embrione che si
svilupperà in un nuovo corpo.
Come tutti ben sappiamo, la vita del nascituro non inizia il giorno della sua nascita, bensì nove mesi prima. In pratica, quando nasciamo abbiamo già nove mesi di (questa attuale) “Vita”. Che cos'è la gestazione se non vita? Vita intrauterina ma pur sempre vita. Pensate che già dall'ottava settimana di gravidanza il feto manifesta attività oniriche, cioè fa sogni. Quando egli nasce, varca un'altra “porta”e passerà da una vita legata all'elemento acqua (liquido amniotico) ad una legata all'elemento aria, “vede la luce” ed il suo primo pianto-respiro sigillerà il suo nuovo legame con l'atmosfera respirabile.
Il feto sogna Acqua - Liquido amniotico Aria - Il primo respiro-pianto
Della Tavola Zodiacale, così come il
cerchio la rappresenta, potremmo parlare all'infinito, necessita pertanto
evidenziarne alcune sintesi che ognuno potrà approfondire a seconda delle
proprie aspirazioni.
La Tavola Zodiacale ha
un valore sia astronomico che astrologico.
Astronomicamente rappresenta l'anno solare diviso in 12
parti, ognuna delle quali prende il nome della Costellazione in
cui entra il Sole, secondo il sistema adottato fin dai tempi più antichi.
Il passaggio del Sole in ogni Costellazione
dura, quasi esattamente, un mese quindi le 12 parti, in cui è diviso l'anno
solare, sono fra loro uguali.
Corrispondendo la durata di ogni
Costellazione ad un mese, essa a sua volta può essere divisa in tante parti più
piccole quanti sono i giorni del mese.
E' da notare, tuttavia, che per
comodità di calcolo e per antico uso, i mesi vengono considerati di 30
giorni e quindi tutto il cerchio può essere diviso in 360 parti o
gradi.
Diremo quindi che la Tavola Zodiacale è divisa in 12 parti di 30° ciascuna, ed ogni parte prende il nome di una Costellazione.
Astrologicamente ad ogni Costellazione è attribuita un'influenza astrale
corrispondente al complesso delle virtù di uno dei 7 pianeti.
Il pianeta influenzante prende il nome
di Signore della Casa, poiché la Costellazione è considerata Casa del Sole per
tutta la durata.
Il Signore della Casa dà la propria
impronta a tutto quello che viene concepito in basso ed in alto durante il suo
dominio: tale impronta si stampa nell'astrale della cosa concepita, la quale
avrà quindi la tendenza a manifestarsi in quel senso.
Oltre a questa influenza ve n'è
un'altra.
I 30 giorni corrispondenti alla durata
della Costellazione sono divisi in 3 Decadi, ad ognuna di esse è attribuita una
nuova influenza corrispondente ad un altro o allo stesso pianeta. Questo
secondo pianeta è chiamato Decano ed agisce con forza minore del primo e nello
stesso modo.
Riassumendo: ogni Costellazione ha un
Signore della Casa e 3 Decadi. Il Signore della Casa ha influenza potente per
tutta la durata: ogni Decano ha influenza simile e minore per 10 giorni.
Quindi PER DETERMINARE
LA TENDENZA GENERALE
DI UNA PERSONA
BISOGNA ESAMINARE QUALI
INFLUENZE DOMINAVANO NEL
GIORNO DELLA SUA
CONCEZIONE.
USO DELLA TAVOLA ZODIACALE
PER TROVARE L'ASTRALITA' DI UNA PERSONA
Bisogna rimontare alla data
della concezione, cioè al giorno in cui il NUCLEO STORICO per
affinità di vibrazioni è attirato ad incarnarsi di nuovo in un seme concepito.
Dalla data
di nascita si ottiene quella della concezione, tornando indietro di 9 mesi
lunari cioè di 266 giorni.
Per trovare sulla tavola le influenze
che dominano in quel giorno, occorre ricordare che il Sole entra in Ariete e comincia
l'anno magico il 21 Marzo; in Toro il 21 Aprile; in Gemelli il 21
Maggio; in Cancro il 21 Giugno; in Leone il 21 Luglio; in Vergine il 21 Agosto;
in Bilancia il 21 Settembre; in Scorpione il 21 Ottobre; in Sagittario il 21
Novembre; in Capricorno il 21 Dicembre; in Acquario il 21 Gennaio; in Pesci il
21 Febbraio.
Quindi, l'influenza del Signore della
Casa comincia il 21 di ogni mese e termina il 20 del mese successivo;
l'influenza del primo Decano va dal giorno
21 al 30; quella del secondo dall'1 al 10; quella del terzo dall'11 al
20.
Nella tavola acclusa il Signore della
Casa è scritto in stampatello sotto il nome della Costellazione; i Decani sono
espressi secondo il segno astronomico corrispondente a ciascuna delle tre
caselle superiori:
Sole – Venere – Mercurio – Luna – Saturno – Giove - Marte
Per abbreviare il calcolo, poiché le
costellazioni corrispondenti al progresso dell'anno vanno da sinistra a destra,
si può trovare prima la casella con il Decano corrispondente alla data
di nascita, poi, procedendo in senso inverso alle lancette dell'orologio,
contare 26 caselle dopo quella trovata.
Si può anche servirsi di un angolo di 94° (360-266) puntando un lato nella casella del Decano corrispondente alla nascita; l'altro lato, che sarà stato posto alla destra del primo, segnerà il punto ricercato.
Naturalmente ognuna delle possibili 7
astralità ha le sue peculiari caratteristiche delle quali ne trascrivo
una sintesi intitolata “Tipi Planetari”.
TIPI PLANETARI
L'Astralità, ossia la “tendenza”,
è il difettivo dell'individuo.
Quando si sente questo linguaggio magico di Saturno, di Venere, di Mercurio ecc. bisogna tradurlo sempre in tipo vivente e reale.
IL SOLARE
I solari hanno l'estasi del fuoco e
l'estasi di Venere.
E' il giovane attratto dai valori
ideali dell'Io.
Esaltato ha sete di perfezione,
d'assoluto; ambizioso, pieno di grandi progetti.
Vivere significa identificarsi col
proprio ideale, nell'esercizio della volontà e della piena coscienza di sé.
Vuole affermarsi, dominare, superarsi.
E' un selettivo, un esteta, un
aristocratico raffinato, brillante e irradiante.
Magnanimo, entusiasta, ama il bel
gesto per piacere più a se stesso che agli altri. Può quindi abbandonarsi al
culto dell'Io e divenire prigioniero del suo personaggio.
Egocentrismo e teatralità. Rappresentazione,
estroversione di sé.
Il rischio è una fierezza arrogante,
l'orgoglio cieco che gli fa pagare prezzi altissimi.
Affinità elettive: la vocazione,
l'etica, gli onori, il fasto.
IL LUNARE
I lunari sono esseri presi da
timidezza, titubanti, dolcissimi; sono femminei.
Essi devono conseguire quella energia
che il loro impulso di concezione non ha dato loro.
Il lunare si corregge, dandogli un
genio tipico solare.
Da tale connubio si ha un complemento
che si uniforma al sole non con tendenze passive, indecise, remissive.
Un lunare veramente tale, ossia
cattivo, è un tipo che conosce la fantasia, non la verità: è straripante, è un
pazzo. Considerandolo si ha l'idea dello squilibrato. L'interno suo è un
superfluo della fantasia. La fantasia è oggettivante. Quindi si ha il
disequilibrio.
Per correggerlo ci vuole un genio
saturniano, nel quale la fantasia è cancellata.
Vive in armonia con l'infanzia che per
lui non finisce mai. Ne ha la tenerezza, il candore, l'ingenuità, la purezza.
E' impastato d'istinto e di anima perché è vicino alla vita animale: è emotivo,
impulsivo, sensibile, impressionabile, influenzabile, ricettivo, pigro.
Vivere è sognare ad occhi aperti,
abbandonarsi alla propria immaginazione, ai propri umori e capricci, alla propria
ispirazione.
E' vittima della sua visione
soggettiva che si traduce nel gusto nostalgico del rifugio, dell'intimità
domestica; il bisogno di ritornare al proprio passato fino, nei casi peggiori,
a una vera e propria regressione all'infanzia (famiglia e casa).
Sarà quindi un conservatore, fra le quattro pareti domestiche protettive come la madre, come l'utero materno il proprio chiuso universo.
Al polo opposto può esserci il tipo vagabondo, instabile e “marinaio”, il “bohémien”, l'hippy in cerca di nuove sensazioni, di paesi mitici, quello che gira il mondo mentre pensa sempre a casa sua e ci ritorna sempre.
continua ...
Dua-Kheti
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