PREFAZIONE AGLI ASPIRANTI ALLA LUCE
Se
il progresso della scienza sperimentale, per la conquista graduale dei segreti
della natura, dal telegrafo senza fili alla lotta con l’aria, ha fatto grande
cammino negli ultimi cinquant’anni, nessun passo innanzi ha compiuto la
conoscenza delle virtù divine dell’animo umano.
Oggi come prima, come sempre, alla luce
del SOLE pei volgari aspiranti alla conoscenza dei misteri dell’avvenire, non
appaiono che due classi: i mistici e i falsi dottori di teorie che non sono a
portata di tutti i cervelli.
I mistici sono legioni immense:
dall’esagerazione religiosa di coloro che parlano a Dio e ai Santi, ai Profeti
e agli Arcangeli, si scende pian piano all’evocazione degli spiriti dei morti.
I pseudo dottori poi son quelli che
cercano con i metodi delle scienze sperimentali ordinarie parlare con apparenza
di dottrina di quella cosa che tutti posseggono e di cui nessuno si dà ragione,
cioè l’anima delle creature umane, ricca di virtù e di misteri insondabili.
I mistici parlano per esaltazione psichica
e cadono sotto l’esame miscredente dei frenologi e dei psichiatri, i quali,
mistici essi stessi di una scienza bambina, li classificano come soggetti da
manicomio e come strumento di esperienza da mostrare al pubblico idiota, che
non discute le affermazioni di questi pretesi luminari della sapienza
ufficialmente accettata.
Questi falsi dottrinari, o presi dal
contagio del misticismo o per aver preso un pretesto di richiamare la pubblica
attenzione sui loro nomi sconosciuti, o in semplice buona fede, sono i più
pericolosi imbroglia tori della ignorata regione dell’anima umana.
Grazie a questioni di parole nelle loro
mani il magnetismo è diventato ipnotismo, la
mente umana o il principio pensante e volitivo di noi stessi è diventata
psiche, e sotto tale nome è stata accettata come elemento ufficiale delle
esperienze mediche. Ma quanti di essi, che hanno coscienza, non confessano che
nella lotta contro questa conquista degli arcani ignoti sperano sempre e non
arrivano mai a conclusioni positive?
Eppure il problema dell’anima è sempre il
più vivo di quanti ne appassionano le masse.
L’aria e la conquista delle grandi
distanze planetarie, l’elettricità e i suoi risultati più sbalorditivi, la scoperta di proprietà misteriose di corpi non intravedute
dapprima, come il Radio, non presentano tanto completo interesse quando il cosi
detto al di là.
Tutto il mondo vuol
conoscere, tutti desiderano ardentemente sapere che sarà dell’uomo dopo la morte.
La scienza sperimentale non risponde al
problema, e, in mancanza di prove da essa accettate, si contente di negare ogni
sopravvivenza dell’anima o della individualità psichica dell’uomo. In questo
modo si apre la porta alla religione e al misticismo. Poiché religione e
misticismo danno quello che la scienza delle università non dà: la speranza di
una sopravvivenza libera in un ambiente di giustizia sovrumana e di libertà
ideale.
E’ desiderabile che una parola sveli la
verità.
I Messia furono sempre desiderati per la
soluzione di questo problema.
E si spiega così l’origine delle grandi e
piccoli religioni e lo spuntare qui e la di pretesi messi dell’Invisibile,
pronti a svelarne i fantastici secreti all’umanità assetata di sapere.
Ma il
problema del di là non sarà risoluto
che solo da coloro che arriveranno a conoscere se stessi, cioè la struttura e
l’anatomia e la chimica dell’anima propria.
Qui io non intendo alludere alle
investigazioni di tanti che in libri e scritti hanno sciorinato volumi di
psicologia parolaia per esaminarne l’istinto predominante in noi, le virtù
morali e la maniera di conquistarli.
Queste non sono che ricerche preliminari
le quali rassomigliano al tozzo di pane che si dà ad un affamato desideroso di
un pranzo squisito .
E poi tutto questo sciame di scrittori
non ha veramente lo scopo di esaminare il problema dell’anima in se stesso, ma
relativamente alla società in cui l’uomo vive e alla moralità pretesa dalla
società dei viventi come condizione di successo nella vita sociale.
L’uomo ama, adora, aspira al successo.
Tutti vogliono pervenire.
Chi nell’amore, chi nel potere, chi nella
fama, chi nella ricchezza.
I libri promettono, per solleticare le
passioni umane, cose strabilianti.
Risolvono il problema dei loro autori
sulle passioni umana,proprio come i pescatori che si impossessano dei pesci
ingannandoli con un buon boccone che nasconde l’amo.
Così abbondano ciarlatani e paltonieri che
promettono mari e monto e poi non danno che la lusinga della speranza nei sogni
più scervellati: oppure promettono la soddisfazione delle passioni umane, la
libidine, la ricchezza e la superbia di dominare gli altri.
I libri popolari sull’ipnotismo apprestano
l’inganno che ogni uomo possa diventare un ipnotizzatore volontario degli altri
per cavarne tutto quello che desidera, persino il sangue altrui se fosse
possibile.
E sono delle menzogne che si comprano a
peso d’oro.
Se fossero delle verità bisognerebbe
conchiudere che il regno dell’ingiustizia e dell’immortalità è cosa che può
esistere davvero. E questa illusione ci viene dal fatto che nelle chiese, gli
uomini comuni non apprendono alcuna idea esatta sulla natura di Dio.
La scienza, dall’astronomia alla chimica, ci
ha portato il gran bene di farci ripudiare tutte le idee meschine di un Dio
Universale fatto ad immagine e somiglianza dell’uomo, che statue, pitture,
simboli hanno radicato nelle tradizioni della fede. L’Universo infinito,
inaccessibile anche ai mezzi di valutazione scientifica , non può essere
neanche simbolicamente rappresentato come un uomo immenso, perché l’uomo è il prodotto della Terra, e la Terra non è che una infinitesima parte
dell’infinito Universo.
L’unica concezione scientifica del Dio è
questa: la legge che tegola nell’equilibrio più
perfetto l’Universo.
Questa legge è infinita, sempre e
costantemente la stessa, qui e là; sulla terra, nel pensiero intelligente,
fuori l’orbita terrestre, nella gravitazione dei mondi visibili, nella
traslazione morale delle anime aggruppate in società.
Questa legge è perfetta, poiché non
permette violazione di sorta, quindi impossibile il miracolo se deve violarlo,
e possibile solo apparentemente se è il prodotto della legge stessa per ragioni
ancora ignorate dall’uomo.
Questa legge è intelligente perché dona e
toglie secondo il merito, concede e sopprime con una giustizia di cui l’uomo è
incapace.
Ora se questo è il concetto veramente
scientifico del Dio Universale, come è possibile tutto ciò che la vanagloria e
la fede perversa di alcuni scrittori promettevano al volgo dei lettori?
La
conquista dei poteri non è che il diritto ad ottenerli per legge.
Un atleta che si esercita tutto il giorno
a sollevare pesanti ferri ha un diritto che precede tutti quelli degli uomini
infingardi.
Un
chimico che lavora intelligentemente all’esame dei corpi della natura ha un
diritto di prevalenza su tutti coloro che nella loro vita non si sono mai
domandati di che cosa è composta l’aria. Non riuscite con mille sforzi a
raddrizzare un ferro, ed un fabbro esperto con una energia inferiore alla
vostra si farà obbedire dal ferro.
Questo è il diritto al potere.
Una
conquista nella legge, non fuori della legge universale.
Chi non comprende questo non è che pazzo,
perché concepisce il potere senza la conquista.
Questo concetto che è strettamente
scientifico e filosofico, è poi una conquista veramente moderna?
L’America giovane e ricca di ingegni deve
gloriarsi che molti dei suoi figli sono riusciti a mettere in luce le ultimi
vestigia di civiltà distrutte da diecimila anni, quando esistevano imperi e
organizzazioni di popoli molto rassomiglianti agli odierni, eppure nessuno che
io conosca si è dato profondamente allo studio delle scienze sacerdotali
antichissime che per simboli e geroglifici ci hanno tramandato i loro secreti
profani, e il sacerdozio Assiro-Babilonese,
e l’Egizio non avevano il concetto del Dio che come una legge.
Il secreto, il gran secreto dei sacerdoti,
era la conoscenza di leggi dell’animo umano, per le quali arrivavano a
conquistare poteri meravigliosi che sembravano favole e non sono tali.
Il segreto del tempio di Esculapio è quasi
noto come i miracoli della Madonna di Lourdes .
L’ammalato andava a dormire nel tempio,
Esculapio in sogno gli svelava la medicina che doveva guarirlo, o irato gli
dava la sua condanna di morte.
Qualche cosa di più terrorizzante della
piscina di Lourdes.
Al principe assiro che promise le colonne
d’oro al tempio del nume, perché voleva riacquistare la vista perduta. Esculapio
disse: te li accecasti il giorno in cui
uccidesti tuo fratello primogenito: fallo ritornare in vita e guarirai.
Stupefatto il principe pianse a lungo, e
domandandogli la ragione del suo pianto rispondeva che era pentito, ma che la
vista non avrebbe recuperata mai poiché non poteva far rivivere il fratello
assassinato.
Allora un sacerdote d’Iside gli disse: Sciocco, tu non sai la legge degli dei.
Sposa una principessa bellissima e potente, da lei rinascerà tuo fratello,
rendigli il regno che gli hai tolto e la tua vista guarirà.
In questa che pare una favola sgorga
intera la scienza delle reincarnazioni, la giustizia di dare la vita a colui
che aveva il diritto a vivere, di restituire la roba a colui cui si è rubato.
I moderni studi sui medium non sono che
sprazzi di luce sui poteri insiti all’uomo occulto.
Non parliamo di spiriti di morti.
Io credo che sia una vigliacca
profanazione quello di parlare di spiriti di defunti da tutti coloro che non
conoscono dove possa arrivare lo spirito dell’uomo vivo.
Le proprietà psichiche e fisiche più
rudimentali sono già in possesso dello sperimentalismo dei medium.
La telepatia, gli esperimenti di
lievitazione, la divinazione accidentale delle cose avvenire per mezzo dei
sogni, i segni premonitori delle cose stanno per succedere, sono tutte cose che
già attirano l’attenzione della scienza riconosciuta, ma con risultati
incompleti, perché si studia il fenomeno quando si presenta, come nei popoli
selvaggi si ha la conoscenza delle eclissi di sole o di luna; constatano
l’oscuramento del sole o della luna e non lo spiegano; invece, trattandosi di
coscienza umana intelligente, si deve arrivare:
1°. A spiegare il fenomeno (medianità,
telepatia, visioni, premonizioni).
2°. A produrlo a volontà.
Cioè perché questa conoscenza dell’anima
diventi veramente e strettamente scientifica si devono studiare le leggi che la
regolano e la preparano nelle sue produzioni di fenomeni.
Assistere e constatare un effetto
dell’elettricità non è niente, bisogna sapere come produrlo a volontà, come
prepararlo e non aspettarne l’apparizione per caso incerto.
Ora questo io credo che debba essere il
programma nuovo di una scienza vecchissima.
Ma io solo della scienza vecchissima
voglio occuparmi e, senza tema di essere annoverato tra coloro che molto
permettono, io parlo la parola della Verità e traccio il programma per tre anni
di pubblicazioni che saranno di cose mai scritte in nessun paese sotto la forma
accessibile degli elementi che offrirò a chi è desideroso di conquistare la luce.
A ben comprenderci io parlerò chiaramente.
Esiste un mondo secreto che gli uomini intravedono, sospettano, ne sorprendono
le manifestazioni e non se ne danno conto.
Per studiarlo occorre:
1°. Studiare singolarmente l’uomo secreto
che si nasconde in noi.
2°. Studiare il mondo secreto delle anime
dei vivi nei loro rapporti.
3°. Studiare il mondo secreto
invisibile delle anime dei morti, delle
divinità e di esseri che mai sono appartenuti ad esseri umani e vivono in
un’altra vita.
Di queste tre parti il mio mondo secreto tratterà in maniera
differente: io non voglio promettere cosa che non posso, per i miei doveri,
mantenere.
Poiché come ora io insegno ai miei futuri
lettori, queste cose io ho appreso da altri e alti maestri ignoti ai volgari
scrittori di giornali e opuscoli.
Il mondo
secreto dovrà contenere tutta la scienza sacra degli antichi sacerdozi, la
scienza che trasmuta l’uomo in un dio vivente.
Pretendere che dopo la lettura della mia Grande Opera tutti i lettori si
trasmutino in tanti semidei per far dei miracoli sulla piazza, è assurdo,
perché non solo sarebbe ingiustizia armare gli indegni di conoscenze che
potrebbero per le passioni adoperare contro gli infermi, ma sarebbe immoralità
la profanazione di cose che hanno il loro valore assoluto altissimo.
Il Mondo
secreto sarà un lavoro di gnosi ricostruttiva della misteriosa scienza dei
maghi e sarà dedicato agli aspiranti alla luce, cioè a coloro che, bene
equilibrati nelle passioni, puri di ogni desiderio di nuocere, ricchi di
volontà e di far bene, si daranno a studiare, a praticare e speculare per
riuscire.
Le parti elementari che servono a
raddrizzare le idee sbagliate o malamente apprese, saranno scritte ed esplicate
in forma accessibile a tutti; le altre dirò in modo da conservarne la loro
intelligenza solamente a quella aristocrazia morale e mentale che ha diritto ad
elevarsi.
Solo prometto e mantengo che niente
nasconderò, e il grande Arcano vi sarà rivelato affinché i candidati al grande
sacerdozio, vi trovino la conferma delle loro aspirazioni.
Giuliano
Kremmerz
Tratto da Kremmerz I edizione UNIVERSALE
DI ROMA, 1951