CONSIDERAZIONI INTORNO ALL'UNIVERSO - PARTE SECONDA
1. È
nel tutto e cioè nell'Universo, che la generazione esiste e che si trova pure
la causa della generazione. La generazione è là dove è cambiamento e dove si
trovano i passaggi e le trasmutazioni di sostanze. La causa della generazione
è là ove si trova identità di sostanza. Egli è dunque manifesto che il fare
e il muoversi appartengono alla causa della generazione: e che lo stato di passione
e d'esser posto in movimento appartiene a ciò che riceve la generazione.
2. I destini
distinguono e separano essi stessi la parte impassibile del mondo e ciò che
è immobile. Poiché il cerchio che descrive
3.
Occorre necessariamente che tre cose siano nella parte del mondo che è
sottoposta al potere della generazione e della natura. Prima di tutto il corpo,
il quale si presti al contratto in tutte le cose che sono suscettibili di
generazione, occorre inoltre che questo stesso corpo sia capace di tutto
ricevere in lui e ch'egli sia l'immagine della generazione anche a riguardo
delle cose nate da lui. Così come n'è dell'acqua per il sapore, del rumore per
il silenzio, delle tenebre per la luce, e della materia per le cose
artificiali: poiché l'acqua è senza sapore e senza qualità, ma essa è analoga
col dolce e con l'amaro, con l'agro e col salato; e l'aria, che non ha alcuna
forma, è analoga col suono, la parola ed il canto: e le tenebre, che sono senza
colori e senza forma, sono analoghe con la luce e i colori, e il bianco è lui
stesso analogo con l'arte statuaria e con l'arte di lavorare in cera, (quanto
alla materia, essa è indifferentemente analoga all'arte statuaria). Se ne
deduce quindi che nel corpo tutte le cose sono in potenza prima della
generazione e ch'esse sono in perfezione dopo essere state prodotte e avere
assunto le loro essenze. Donde è evidente che occorre che il corpo o la prima
materia esista perché la generazione possa avere luogo.
4. In
secondo luogo occorre che vi siano delle facoltà contrarie ed antipatiche
affinché le alterazioni ed i cambiamenti siano compiuti. Ricevendo la materia
lo stato passivo e le disposizioni, occorre ancora che le potenze
antipatiche non si vincano alla fine le une con le altre internamente e
che non siano vinte le une dalle altre. Queste qualità contrarie sono il caldo
e il freddo, il secco e l'umido.
5. In
terzo luogo occorre ancora che vi siano delle sostanze, e cioè il fuoco,
l'aria, l'acqua, e la terra, nelle quali le facoltà o le potenze sono le
stesse: ora queste sostanze differiscono in Regressione di potenza
poich'esse si distruggono le une con le altre nello stesso luogo, ma al
contrario le potenze non sono distrutte e non sono punto create,
dappoiché le cause di queste potenze sono incorporali.
6. Il
caldo ed il freddo sono la causa efficiente di queste quattro potenze; il secco
e l'umido ne sono come la materia e la cosa suscettibile, ora la
materia, è ciò che tutto riceve poich'essa è comune a tutte le cose di guisa
che ogni qual volta il corpo può essere toccato e sensibile alla potenza egli
diviene il principio. In seguito vengono le cose contrarie come il caldo e il
freddo, l'umido e il secco; e in terzo luogo vengono il fuoco, l'acqua, la
terra, l'aria che sono soggetti alle trasmutazioni poiché i corpi si
trasformano gli uni negli altri ma in contrarii non cambiano punto: e cioè
il caldo e il freddo, il secco e l'umido, poiché queste potenze non possono
essere né distrutte né create le cause di queste potenze essendo incorporali.
7. Vi sono due sorta differenti di corpi; gli uni vengono dai primi corpi o elementi.
Gli altri vengono dai corpi misti che sono fatti dall'insieme degli
elementi; il caldo, il freddo, l'umido, il secco appartengono a' primi corpi o
elementi. Il peso, la leggerezza, la densità, la porosità appartengono
ai corpi misti composti dagli elementi; vi sono sedici di queste differenti qualità:
il caldo, il freddo, l'umido, il secco, il pesante, il leggiero, il raro, il
denso, il liscio, lo scabroso, il duro, il tenero, lo spesso, il sottile, il
pontuto e l'ottuso. Il tatto conosce tutte queste differenti qualità e le
distingue. Egli è dunque necessario che i primi corpi nei quali queste
differenze non sono in potenza, siano sensibili al tatto.
8. Il
caldo, il freddo, il raro e il pontino appartengono al fuoco. Il freddo,
l'umido, il denso e l'ottuso appartengono all'acqua. Il tenero, il liscio, il
leggiero, il sottile, appartenetene all'aria. Il duro, il ruvido, il pesante e
il grossolano appartengono alla terra.
9.
Nei quattro elementi, il fuoco e la terra sono gli eccessi e le estremità dei
contrari il fuoco è l'eccesso del caldo così come il ghiaccio è l'eccesso del
freddo. Ma se il ghiaccio è l'ispessimento e la concretizzazione del freddo e
dell'umido, allo stesso modo il fuoco è l'effervescenza del secco e del caldo.
Così nulla può essere prodotto né per il ghiaccio né per il fuoco; cioè
quando essi sono soli, poiché occorre una mescolanza affinché il caldo possa
produrre, ed occorre pure una mescolanza affinché l'umido produca. Il fuoco ed
il ghiaccio non sono che gli eccessi.
10.
Il fuoco e la terra essendo fra gli elementi estremi, l'acqua e l'aria sono
dei mediani dappoiché essi partecipano agli altri due elementi. Egli non è
possibile che non vi sia che un estremo. È necessario che il suo contrario od
opposto esista altresì. E neppure è possibile che non esistano che i due estremi:
occorre vi sia fra essi in intervallo: ora, i mediani sono opposti agli
estremi.
11.
Il fuoco è caldo e secco: l'aria è calda e umida, l'acqua umida e fredda, la
terra fredda e secca; così dunque il caldo è comune all'aria e al fuoco: il
freddo è comune all'acqua e alla terra, il secco è comune alla terra e al
fuoco, e l'umido è comune all'acqua ed all'aria; ma il proprio di ciascuno
degli elementi è il caldo al fuoco, il secco alla terra, l'umido all'aria e il
freddo all'acqua. È per questo che avviene che le sostanze e gli elementi
di differenti potenze del caldo, dell'umido, etc., restano in ciò
ch'esse hanno di comune e cambiano in ciò ch'esse hanno di proprio, quando un
contrario sormonta l'altro contrario, come quando l'umido che è nell'aria
sormonta il secco che è nel fuoco o quando il freddo che è nell'acqua si
trasporta sul caldo che è nell'aria; oppure quando il secco che è nella terra
distrugge l'umido che è nell'acqua: o infine quando l'umido che è nell'acqua
sormonta il secco che è nella terra e il caldo dell'aria distrugge il freddo
dell'acqua, e il secco del fuoco fa evaporare l'umido dell'aria: è per queste
cose che i mutamenti e le generazioni sono delle sostanze e degli elementi mescolati
gli uni negli altri.
12.
Il corpo passivo destinato a ricevere i mutamenti e che è atto a riceverli
tutti, è il primo in potenza per il tatto.
13.
Le mutazioni che si fanno negli elementi hanno luogo: o da terra in fuoco o da
fuoco in aria, o di aria in acqua o di acqua in terra: queste mutazioni
arrivano quando il contrario che è in ognuno degli elementi è distrutto, e ciò che
è omogeneo o della stessa sorte permane: la generazione finendo interamente
quando i contrari sono distrutti. Per esempio il fuoco è caldo e secco e l'aria
è calda e umida, il caldo è per conseguenza comune a questi due elementi, ma
il secco è il proprio del fuoco e l'umido il proprio dell'aria, dunque quando
l'umido che è nell'aria sormonta il secco che è nel fuoco, il fuoco è cambiato
in aria.
14.
L'acqua è umida e fredda e l'aria umida e calda, l'umido è comune a tutti e
due: ma il freddo è proprio dell'acqua e il caldo è proprio dell'aria: così
dunque quando il freddo che è nell'acqua sormonta il caldo che e nell'aria il
cambio si da fa aria in acqua.
15.
Allo stesso modo ancora la terra e fredda e secca, e l'acqua fredda e umida; e
il freddo è comune a tutti e due: ma il secco è il proprio della terra, e
l'umido è il proprio dell'acqua, dunque quando il secco che è nella terra
sormonta l'umido che è nell'acqua, il cambiamento avviene da acqua in terra.
16.
Il mutamento che si fa dalla terra fino agli elementi superiori, si fa in una
maniera contraria così come quello che si fa per alternazione o per scambio:
questi scambi arrivano quando il tutto sormonta il tutto e
due potenze distruggono le potenze contrarie di guisa che nulla resta di comune
a questi due elementi. Per esempio, poiché il fuoco è caldo e secco e l'acqua
fredda e umida, quando l'umido che è nell'acqua sormonta il secco, che è nel
fuoco, il cambio si fa di fuoco in acqua.
17.
Parimenti la terra è fredda e secca, e l'aria calda e umida: dunque quando il
freddo che è nella terra sormonta il calcio che è nell'aria, il cambio si fa da
aria in terra.
18.
Ma quando l'umido dell'aria è distrutto, perisce anche il caldo del fuoco; il
fuoco è di conseguenza generato da questi due elementi perché allora il caldo
dell'aria e il secco del fuoco sono lasciati. Ora le qualità del fuoco sono il
caldo e il secco.
19. E
così quando il freddo della terra e l'umido dell'acqua periscono, la terra sarà
pertanto prodotta da questi due elementi perché il secco della terra e il
freddo dell'acqua sono lasciali. Ora la terra e fredda e secca.
20.
Ma quando il caldo dell'aria e il caldo del fuoco perissero, non si avrebbe
più alcuna generazione perché i contrarii, e cioè l'umido dell'aria e il secco
del fuoco sarebbero lasciati in entrambi: e l'umidità è il contrario del secco.
21. E
ancora: ove il freddo della terra e il freddo dell'acqua perissero non vi
sarebbe più generazione: il secco della terra e l'umido dell'acqua essendo
lasciati e il secco essendo il contrario dell'umido. Noi non estenderemo più
lungi queste brevi riflessioni su ciò che riguarda la generazione dei corpi
primi e sulla maniera e sui mezzi per i quali la generazione stessa è prodotta.
22.
Poiché il mondo è imperituro ed improdotto, e poich'esso non ha avuto un
principio di generazione, egli non avrà mai fine. Bisogna inoltre ammettere che
una cosa che operi la generazione in un'altra cosa e una cosa che generi in sé
sono due sostanze differenti che si prestano mutualmente l'esistenza. Ora, ciò
che opera la generazione in un'altra cosa è tutta la parte del mondo che è al
di sotto della Luna: il Sole che è in questa parte, a volte avvicinandosi e a
volte allontanandosene opera il continuo cambio dell'aria secondo la forza del
freddo e del caldo: dal che ne scaturisce che la terra e tutte le cose che
sono sulla terra cambiano a loro volta.
23. L'obliquità dei segni del cielo
si accorda bene con il corso del Sole e questa obliquità è la causa in
generale della generazione dell'adattamento dell'Universo che racchiude in sé
la potenza attiva e la passiva. Bisogna dunque stabilire come un
principio certo che la cosa che si ingenera in un'altra è ciò che è al disopra
della Luna, e che la cosa che ingenera in sé è ciò che è al disotto della Luna.
Ora, ciò che è composto di queste due cose o di queste due sostanze è cioè
della parte divina del mondo che è sempre in gran movimento e risiede al
disopra della Luna e della parte che è prodotta, soggetta ai cambiamenti e posta
al disotto della Luna, è l'Universo.