Psalmus 27
Psalmus ipsi David.
Ad te, Dómine, clamábo, Deus meus, ne síleas a me: nequándo táceas a me, et
assimilábor descendéntibus in lacum.
Exáudi, Dómine, vocem deprecatiónis meæ dum oro ad te: dum extóllo manus
meas ad templum sanctum tuum.
Ne simul trahas me cum peccatóribus: et cum operántibus iniquitátem ne
perdas me.
Qui loquúntur pacem cum próximo suo, mala autem in córdibus eórum.
Da illis secúndum ópera eórum, et secúndum nequítiam adinventiónum ipsórum.
Secúndum ópera mánuum eórum tríbue illis: redde retributiónem eórum ipsis.
Quóniam non intellexérunt ópera Dómini, et in ópera mánuum ejus déstrues
illos, et non ædificábis eos.
Benedíctus Dóminus: quóniam exaudívit vocem deprecatiónis meæ.
Dóminus adjútor meus, et protéctor meus: in ipso sperávit cor meum, et
adjútus sum.
Et reflóruit caro mea: et ex voluntáte mea confitébor ei.
Dóminus fortitúdo plebis suæ: et protéctor salvatiónum Christi sui est.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, et bénedic hereditáti tuæ: et rege eos, et
extólle illos usque in ætérnum.
Di Davide. A te grido, Signore;
non
restare in silenzio, mio Dio, perché, se tu non mi parli, io sono come chi
scende nella fossa.
Ascolta
la voce della mia supplica, quando ti grido aiuto, quando alzo le mie mani
verso il tuo santo tempio.
Non
travolgermi con gli empi, con quelli che operano il male. Parlano di pace al
loro prossimo, ma hanno la malizia nel cuore.
Ripagali
secondo la loro opera e la malvagità delle loro azioni. Secondo le opere delle
loro mani, rendi loro quanto meritano.
Poiché
non hanno compreso l'agire del Signore e le opere delle sue mani, egli li
abbatta e non li rialzi.
Sia
benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera;
il
Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in lui la mia fiducia; mi ha
dato aiuto ed esulta il mio cuore, con il mio canto gli rendo grazie.
Il
Signore è la forza del suo popolo, rifugio di salvezza del suo consacrato.
Salva il tuo popolo e la tua eredità benedici, guidali e sostienili per sempre.