Psalmus 35
In finem, servo Domini ipsi
David.
Dixit injústus ut delínquat in semetípso: non est timor Dei ante óculos
ejus.
Quóniam dolóse egit in conspéctu ejus: ut inveniátur iníquitas ejus ad
ódium.
Verba oris ejus iníquitas, et dolus: nóluit intellégere ut bene ágeret.
Iniquitátem meditátus est in cubíli suo: ástitit omni viæ non bonæ,
malítiam autem non odívit.
Dómine, in cælo misericórdia tua: et véritas tua usque ad nubes.
Justítia tua sicut montes Dei: judícia tua abýssus multa.
Hómines, et juménta salvábis, Dómine: quemádmodum multiplicásti
misericórdiam tuam, Deus.
Fílii autem hóminum, in tégmine alárum tuárum sperábunt.
Inebriabúntur ab ubertáte domus tuæ: et torrénte voluptátis tuæ potábis
eos.
Quóniam apud te est fons vitæ: et in lúmine tuo vidébimus lumen.
Præténde misericórdiam tuam sciéntibus te, et justítiam tuam his, qui recto
sunt corde.
Non véniat mihi pes supérbiæ: et manus peccatóris non móveat me.
Ibi cecidérunt qui operántur iniquitátem: expúlsi sunt, nec potuérunt
stare.
SALMO 35
Al maestro del coro. Di Davide servo
del Signore.
Nel
cuore dell'empio parla il peccato, davanti ai suoi occhi non c'è timor di Dio.
Poiché
egli si illude con se stesso nel ricercare la sua colpa e detestarla.
Inique
e fallaci sono le sue parole, rifiuta di capire, di compiere il bene.
Iniquità
trama sul suo giaciglio, si ostina su vie non buone, via da sé non respinge il
male.
Signore,
la tua grazia è nel cielo, la tua fedeltà fino alle nubi;
la
tua giustizia è come i monti più alti, il tuo giudizio come il grande abisso: uomini
e bestie tu salvi, Signore.
Quanto
è preziosa la tua grazia, o Dio! Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue
ali,
si
saziano dell'abbondanza della tua casa e li disseti al torrente delle tue
delizie.
È
in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce.
Concedi
la tua grazia a chi ti conosce, la tua giustizia ai retti di cuore.
Non
mi raggiunga il piede dei superbi, non mi disperda la mano degli empi.
Ecco, sono caduti i malfattori, abbattuti, non possono rialzarsi.