Psalmus 59
In finem. Pro his qui
immutabuntur, in tituli inscriptionem ipsi David, in doctrinam, cum
succendit Mesopotamiam Syriae, et Sobal, et convertit Joab, et percussit
Idumaeam in valle Salinarum duodecim millia.
Deus, repulísti nos, et destruxísti nos: irátus es, et misértus es nobis.
Commovísti terram, et conturbásti eam: sana contritiónes ejus, quia commóta
est.
Ostendísti pópulo tuo dura: potásti nos vino compunctiónis.
Dedísti metuéntibus te significatiónem: ut fúgiant a fácie arcus:
Ut liberéntur dilécti tui: salvum fac déxtera tua, et exáudi me.
Deus locútus est in sancto suo: lætábor, et partíbor Síchimam: et convállem
tabernaculórum metíbor.
Meus est Gálaad, et meus est Manásses: et Éphraim fortitúdo cápitis mei.
Juda rex meus: Moab olla spei meæ.
In Idum?am exténdam calceaméntum meum: mihi alienígenæ súbditi sunt.
Quis dedúcet me in civitátem munítam? quis dedúcet me usque in Idum?am?
Nonne tu, Deus, qui repulísti nos? et non egrediéris, Deus, in virtútibus
nostris?
Da nobis auxílium de tribulatióne: quia vana salus hóminis.
In Deo faciémus virtútem: et ipse ad níhilum dedúcet tribulántes nos.
SALMO 59
Al maestro del coro. Su "Giglio del
precetto". Miktam. Di Davide. Da insegnare.
Quando uscì contro gli Aramei della
Valle dei due fiumi e contro gli Aramei di Soba, e quando Gioab, nel ritorno, sconfisse
gli Idumei nella Valle del sale: dodicimila uomini.
Dio,
tu ci hai respinti, ci hai dispersi; ti sei sdegnato: ritorna a noi.
Hai
scosso la terra, l'hai squarciata, risana le sue fratture, perché crolla.
Hai
inflitto al tuo popolo dure prove, ci hai fatto bere vino da vertigini.
Hai
dato un segnale ai tuoi fedeli perché fuggissero lontano dagli archi.
Perché
i tuoi amici siano liberati, salvaci con la destra e a noi rispondi.
Dio
ha parlato nel suo tempio: "Esulto e divido Sichem, misuro la valle di
Succot.
Mio
è Gàlaad, mio è Manasse, Èfraim è la difesa del mio capo, Giuda lo scettro del
mio comando.
Moab
è il bacino per lavarmi, sull'Idumea getterò i miei sandali, sulla Filistea
canterò vittoria".
Chi
mi condurrà alla città fortificata, chi potrà guidarmi fino all'Idumea?
Non
forse tu, o Dio, che ci hai respinti, e più non esci, o Dio, con le nostre
schiere?
Nell'oppressione
vieni in nostro aiuto perché vana è la salvezza dell'uomo.
Con Dio noi faremo prodigi: egli calpesterà i nostri nemici.