Psalmus 67
In finem. Psalmus cantici ipsi
David.
Exsúrgat Deus, et dissipéntur inimíci ejus, et fúgiant qui odérunt eum, a
fácie ejus.
Sicut déficit fumus, defíciant: sicut fluit cera a fácie ignis, sic péreant
peccatóres a fácie Dei.
Et justi epuléntur, et exsúltent in conspéctu Dei: et delecténtur in
lætítia.
Cantáte Deo, psalmum dícite nómini ejus: iter fácite ei, qui ascéndit super
occásum: Dóminus nomen illi.
Exsultáte in conspéctu ejus: turbabúntur a fácie ejus, patris orphanórum et
júdicis viduárum.
Deus in loco sancto suo: Deus, qui inhabitáre facit uníus moris in domo:
Qui edúcit vinctos in fortitúdine, simíliter eos qui exásperant, qui
hábitant in sepúlcris.
Deus, cum egrederéris in conspéctu pópuli tui, cum pertransíres in desérto:
Terra mota est, étenim cæli distillavérunt a fácie Dei Sínai, a fácie Dei
Israël.
Plúviam voluntáriam segregábis, Deus, hereditáti tuæ: et infirmáta est, tu
vero perfecísti eam.
Animália tua habitábunt in ea: parásti in dulcédine tua páuperi, Deus.
Dóminus dabit verbum evangelizántibus, virtúte multa.
Rex virtútum dilécti dilécti: et speciéi domus divídere spólia.
Si dormiátis inter médios cleros, pennæ colúmbæ deargentátæ, et posterióra
dorsi ejus in pallóre auri.
Dum discérnit cæléstis reges super eam, nive dealbabúntur in Selmon: mons
Dei, mons pinguis.
Mons coagulátus, mons pinguis: ut quid suspicámini montes coagulátos?
Mons, in quo beneplácitum est Deo habitáre in eo: étenim Dóminus habitábit
in finem.
Currus Dei decem míllibus múltiplex, míllia lætántium: Dóminus in eis in
Sina in sancto.
Ascendísti in altum, cepísti captivitátem: accepísti dona in homínibus.
Étenim non credéntes, inhabitáre Dóminum Deum.
Benedíctus Dóminus die quotídie: prósperum iter fáciet nobis Deus
salutárium nostrórum.
Deus noster, Deus salvos faciéndi: et Dómini Dómini éxitus mortis.
Verúmtamen Deus confrínget cápita inimicórum suórum: vérticem capílli
perambulántium in delíctis suis.
Dixit Dóminus: Ex Basan convértam, convértam in profúndum maris:
Ut intingátur pes tuus in sánguine: lingua canum tuórum ex inimícis, ab
ipso.
Vidérunt ingréssus tuos, Deus: ingréssus Dei mei: regis mei qui est in
sancto.
Prævenérunt príncipes conjúncti psalléntibus: in médio juvenculárum
tympanistriárum.
In ecclésiis benedícite Deo Dómino, de fóntibus Israël.
Ibi Bénjamin adolescéntulus: in mentis excéssu.
Príncipes Juda, duces eórum: príncipes Zábulon, príncipes Néphtali.
Manda, Deus, virtúti tuæ: confírma hoc, Deus, quod operátus es in nobis.
A templo tuo in Jerúsalem, tibi ófferent reges múnera.
Íncrepa feras arúndinis, congregátio taurórum in vaccis populórum: ut
exclúdant eos, qui probáti sunt argénto.
Díssipa Gentes, quæ bella volunt: vénient legáti ex Ægýpto: Æthiópia
prævéniet manus ejus Deo.
Regna terræ, cantáte Deo: psállite Dómino.
Psállite Deo, qui ascéndit super cælum cæli, ad Oriéntem.
Ecce dabit voci suæ vocem virtútis, date glóriam Deo super Israël, magnificéntia
ejus, et virtus ejus in núbibus.
Mirábilis Deus in sanctis suis, Deus Israël ipse dabit virtútem, et
fortitúdinem plebi suæ, benedíctus Deus.
Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
Canto.
Sorga
Dio, i suoi nemici si disperdano e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come
si disperde il fumo, tu li disperdi; come fonde la cera di fronte al fuoco,
periscano gli empi davanti a Dio.
I
giusti invece si rallegrino, esultino davanti a Dio e cantino di gioia.
Cantate
a Dio, inneggiate al suo nome, spianate la strada a chi cavalca le nubi:
"Signore" è il suo nome, gioite davanti a lui.
Padre
degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora.
Ai
derelitti Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri; solo i
ribelli abbandona in arida terra.
Dio,
quando uscivi davanti al tuo popolo, quando camminavi per il deserto, la terra
tremò, stillarono i cieli davanti al Dio del Sinai, davanti a Dio, il Dio di
Israele.
Pioggia
abbondante riversavi, o Dio, rinvigorivi la tua eredità esausta.
E il
tuo popolo abitò il paese che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero.
Il
Signore annunzia una notizia, le messaggere di vittoria sono grande schiera:
"Fuggono
i re, fuggono gli eserciti, anche le donne si dividono il bottino.
Mentre
voi dormite tra gli ovili, splendono d'argento le ali della colomba, le sue
piume di riflessi d'oro".
Quando
disperdeva i re l'Onnipotente, nevicava sullo Zalmon.
Monte
di Dio, il monte di Basan, monte dalle alte cime, il monte di Basan.
Perché
invidiate, o monti dalle alte cime, il monte che Dio ha scelto a sua dimora? Il
Signore lo abiterà per sempre.
I
carri di Dio sono migliaia e migliaia: il Signore viene dal Sinai nel
santuario.
Sei
salito in alto conducendo prigionieri, hai ricevuto uomini in tributo: anche i
ribelli abiteranno presso il Signore Dio.
Benedetto
il Signore sempre; ha cura di noi il Dio della salvezza.
Il
nostro Dio è un Dio che salva; il Signore Dio libera dalla morte.
Sì,
Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici, la testa altèra di chi percorre la via
del delitto.
Ha
detto il Signore: "Da Basan li farò tornare, li farò tornare dagli abissi
del mare,
perché
il tuo piede si bagni nel sangue, e la lingua dei tuoi cani riceva la sua parte
tra i nemici".
Appare
il tuo corteo, Dio, il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Precedono
i cantori, seguono ultimi i citaredi, in mezzo le fanciulle che battono
cèmbali.
"Benedite
Dio nelle vostre assemblee, benedite il Signore, voi della stirpe di
Israele".
Ecco,
Beniamino, il più giovane, guida i capi di Giuda nelle loro schiere, i capi di
Zàbulon, i capi di Nèftali.
Dispiega,
Dio, la tua potenza, conferma, Dio, quanto hai fatto per noi.
Per
il tuo tempio, in Gerusalemme, a te i re porteranno doni.
Minaccia
la belva dei canneti, il branco dei tori con i vitelli dei popoli: si prostrino
portando verghe d'argento; disperdi i popoli che amano la guerra.
Verranno
i grandi dall'Egitto, l'Etiopia tenderà le mani a Dio.
Regni
della terra, cantate a Dio, cantate inni al Signore;
egli
nei cieli cavalca, nei cieli eterni, ecco, tuona con voce potente.
Riconoscete
a Dio la sua potenza, la sua maestà su Israele, la sua potenza sopra le nubi.
Terribile
sei, Dio, dal tuo santuario; il Dio d'Israele dà forza e vigore al suo popolo,
sia benedetto Dio.