Psalmus 74
In finem, ne corrumpas. Psalmus
cantici Asaph.
Confitébimur tibi, Deus: confitébimur, et invocábimus nomen tuum.
Narrábimus mirabília tua: cum accépero tempus, ego justítias judicábo.
Liquefácta est terra, et omnes qui hábitant in ea: ego confirmávi colúmnas
ejus.
Dixi iníquis: Nolíte iníque ágere: et delinquéntibus: Nolíte exaltáre
cornu:
Nolíte extóllere in altum cornu vestrum: nolíte loqui advérsus Deum
iniquitátem.
Quia neque ab Oriénte, neque ab Occidénte, neque a desértis móntibus: quóniam
Deus judex est.
Hunc humíliat, et hunc exáltat: quia calix in manu Dómini vini meri plenus
misto.
Et inclinávit ex hoc in hoc: verúmtamen fæx ejus non est exinaníta: bibent
omnes peccatóres terræ.
Ego autem annuntiábo in s?culum: cantábo Deo Jacob.
Al maestro del coro. Su "Non
dimenticare". Salmo. Di Asaf. Canto.
Noi
ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie: invocando il tuo nome,
raccontiamo le tue meraviglie.
Nel
tempo che avrò stabilito io giudicherò con rettitudine.
Si
scuota la terra con i suoi abitanti, io tengo salde le sue colonne.
Dico
a chi si vanta: "Non vantatevi".
E
agli empi: "Non alzate la testa!".
Non
alzate la testa contro il cielo, non dite insulti a Dio.
Non
dall'oriente, non dall'occidente, non dal deserto, non dalle montagne ma da Dio
viene il giudizio:
è
lui che abbatte l'uno e innalza l'altro.
Poiché
nella mano del Signore è un calice ricolmo di vino drogato.
Egli
ne versa: fino alla feccia ne dovranno sorbire, ne berranno tutti gli empi
della terra.
Io
invece esulterò per sempre, canterò inni al Dio di Giacobbe.