POESIA
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Perché alzi ancora le tue vecchie braccia al cielo, son secoli ormai che combatti l’oscurità. |
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Perché cingi ancora il tuo consunto cordone, son secoli ormai che cerchi solitario. |
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Perché indossi ancora la tua veste purpurea, son secoli ormai che ti celi al mondo. |
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Perché viaggi ancora col bastone da mago, son secoli ormai che vaghi per queste lande. |
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Cosa cerchi che già non hai? Cosa hai perso che non trovi? |
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La tua terra non è qui, la tua casa non è qui, i tuoi dei non governano questo cielo. |
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Ma tu qui ancora indugi. Perché? Perché? Hai forse smarrito il senno? |
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Ho visto il cielo turchino e mi sono perdutamente innamorato. Ho visto un bambino sorridere e mi sono perdutamente innamorato. |
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Ho visto la gioia della primavera, l’abbondanza dell’estate, la malinconia dell’autunno, la tristezza dell’inverno. |
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E mi sono profondamente innamorato. Ho visto il dolore e la malattia degli uomini, e da allora non ho pace. E qui ho deciso di restare. |
al mio Maestro con amore un fratello di Hermes
discepolo della scuola del Kremmerz