Psalmus 126
Canticum graduum Salomonis.
Nisi Dóminus ædificáverit domum, in vanum laboravérunt qui ædíficant eam.
Nisi Dóminus custodíerit civitátem, frustra vígilat qui custódit eam.
Vanum est vobis ante lucem súrgere: súrgite postquam sedéritis, qui
manducátis panem dolóris.
Cum déderit diléctis suis somnum: ecce heréditas Dómini fílii: merces,
fructus ventris.
Sicut sagíttæ in manu poténtis: ita fílii excussórum.
Beátus vir, qui implévit desidérium suum ex ipsis: non confundétur cum
loquétur inimícis suis in porta.
Canto delle ascensioni. Di Salomone.
Se
il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori.
Se
il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode.
Invano
vi alzate di buon mattino, tardi andate a riposare e mangiate pane di sudore: il
Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.
Ecco,
dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo.
Come
frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza.
Beato
l'uomo che ne ha piena la faretra: non resterà confuso quando verrà a trattare
alla porta con i propri nemici.