IL CORPO LUNARE
Parag. N. 21. – Il corpo lunare, ideandolo come una personalità fluida, di materia più leggera e che, contenendo gli altri due principi più alti (corpo solare e mercuriale) si potesse SEPARARE dal corpo fisico, darebbe lo spettacolo di uomo angelo (angelus vuol dir messo), capace di muoversi, senza il bisogno di servirsi del corpo fisico.
Parag. N. 22. – Il «m a g» (uno stato intensivo di t r a n c e) mette in diretta comunicazione il nostro corpo lunare mercuriale e solare insieme, con la materia cosmica o eterea formante la corrente astrale. Nell’intensività di quella vibrazione prodotta dal contatto dell’astrale umano con l’astrale cosmico si stabiliscono i fenomeni della luce della realtà.
Parag. N. 23. – Il corpo lunare è la parte più elevata del corpo materiale e la più bassa della mentalità o spiritualità dell’uomo.
Nelle relazioni della vita animale questo corpo serve a ricevere le impressioni della involgitura animale esteriore e, per esprimerci con un vocabolo noto, esso è formato dalla meno sensibile parte della natura intelligente e dalla più delicata del corpo materiale: è il fiume nervoso o della forza sensibilissima di ogni organismo animale. È plastico, quindi capace di tutte le forme possibili. È sensibilissimo, e per conseguenza impressionabile facilmente dalle più leggere oscillazioni della volontà.
La sua plasticità, accoppiata alla sensibilità massima, lo rende mutabile ed agente come ricettacolo di tutto ciò che agisce sensibilmente su di lui; e su di lui si arrestano e si incidono tutte le impressioni sensorie.
Tutte le impressioni di origine sensoria passano dal corpo saturniano e si riflettono costantemente e continuamente, sul corpo sidereo, il quale è detto anche Cristo (acqua-pesce) e divino agnello, per la sua mansuetudine, perché, come l’agnello, del corpo sidereo se ne fa quello che si vuole. La sua plasticità, la sua impressionabilità è milioni di volte più delicata delle lastre sensibilissime della fotografie. Quindi è spiegabile e si può senza tema di errare, sottoscrivere a tutto quanto l’ascetismo gli appioppa: «Egli è in te, tutto vede, tutto sente, tutto ricorda, tutto conserva pel giorno in cui dovrai essere giudicato, secondo i tuoi meriti e le tue opere buone o perverse».
Il corpo sidereo collige (raccoglie) tutte le impressioni dei sensi, le separa e le fonde e le restituisce a richiesta, tal quale come le negative fotografiche danno gli esemplari e le copie di diversa grandezza. È la femmina del corpo materiale, cioè riceve dal corpo fisico, mercè le sensazioni, le immagini del mondo materiale, le ritiene, le fissa, le nutrisce e le restituisce – in un parto occulto – al corpo materiale, il quale, dimentica di essere stato l’autore, le accetta e ne diventa ministro.
Tratto da Kremmerz III editrice «Universale di Roma» anno 1957