ALMANACCO 2018
Ultimo aggiornamento Venerdì 18 Gennaio 2019 13:13 | | Stampa | | E-mail
Ingresso del Sole nei segni Zodiacali.
Computo ecclesiastico Epatta : XIII Ciclo solare : 11 Indizione romana : 11 Lettera domenicale : G Numero d'oro : 5 Lettera del martirologio : N
Le quattro Tempora 21 - 23 - 24 Febbraio (Reminiscere) 23 - 25 - 26 Maggio (Trinitatis) 19 - 21 - 22 Settembre (Crucis) 19 - 21 - 22 Dicembre (Luciae) Fanno parte del calendario liturgico e indicano quattro periodi dell'anno, il più possibile equidistanti tra loro, indicati nei giorni di mercoledì venerdì e sabato e dedicati al digiuno. Feste mobili per l'anno Settuagesima 28 Gennaio Sessuagesima 04 Febbraio Berlingaccio (Giovedì grasso) 08 Febbraio Quinquagesima 11 Febbraio Martedì Grasso 13 Febbraio Mercoledì delle Ceneri 14 Febbraio Pasqua 01 Aprile* Domenica dell'Ascensione 13 Maggio Domenica di Pentecoste 20 Maggio Santissima Trinità 27 Maggio Corpus Domini 31 Maggio Cristo Re 28 Ottogre Prima d'Avvento 02 Dicembre * La Pasqua viene la prima domenica dopo il plenilunio successivo all'equinozio di primavera
Giorno giuliano al 1 Gennaio 2018 2458119,5
Le Stagioni Equinozio di primavera: 20 Marzo 2018 ore 17:15 Solstizio d'estate: 21 Giugno 2018 ore 12:07 Equinozio d'autunno: 23 Settembre 2018 ore 03:53 Solstizio d'inverno: 21 Dicembre 2018 ore 23:22
Feste Fisse 1 gennaio Capodanno, Lunedì 6 gennaio Epifania, Sabato 25 aprile, Ann. della Liberazione(1945), Mercoledì 1 maggio, festa del lavoro, Martedì 2 giugno proclamazione repubblica Italiana, Sabato 15 Agosto Ferragosto, Mercoledì 1 novembre tutti i Santi, Giovedì 08 dicembre Imm. Concezione, Sabato 25 dicembre Natale, Martedì
Nel 2018 si verificheranno 5 eclissi, 3 di Sole e 2 di Luna Eclissi di Sole 15 Febbraio 2018 Eclissi parziale di Sole. Massimo della fase alle ore 21:53(ora italiana). Visibile dall'Antartide, dall'oceano Atlantico Meridionale e da parte dell'America Meridionale. 13 Luglio 2018 Eclissi parziale di Sole. Massimo della fase alle ore 05:02(ora italiana). Visibile dalla Tasmania e da parte del mar Glaciale Artico. 11 Agosto 2018 Eclissi parziale di Sole. Massimo della fase alle ore 11:47(ora italiana). Visibile dalla Groenlandia, dalla Scandinavia, dalla Siberia e dal mar Glaciale Artico. Eclissi di Luna 31 Gennaio 2018 Eclissi totale di Luna. La durata della totalità sarà di 76 minuti e la fase centrale avverrà alle ore 14:31(ora italiana). Visibile da America Settentrionale, Asia e Australia. 21 Luglio 2018 Eclissi totale di Luna. La durata della totalità sarà di 103 minuti e la fase centrale avverrà alle ore 22:23(ora italiana). Visibile da America Meridionale, Europa, Africa, Asia e Australia.
Altri Calendari Queste ricorrenze iniziano al tramonto del giorno precedente: Il 1° gennaio 2018 cade nel 13 Rabi' ath-Thani 1439 Islamico 14 Tevet 5778 Ebraico 23 Koiak 1734 Copto 11 Pausa 1939 Indiano 13.0.5.1.17 Calendario Maya
Pianeti
EVENTI ASTRONOMICI GENNAIO Mercurio è visibile all'alba, diminuendo la visibilità verso fine mese. Venere invisibile. Marte visibile nella parte terminale della notte, seguito da Giove una manciata di minuti meno visibile. Saturno invisibile; ricompare all'alba a fine mese. FEBBRAIO Mercurio torna visibile al tramonto nell'ultima parte del mese. Venere è visibile al tramonto sempre meglio a mano a mano che il mese procede. Marte visibile nella parte terminale della notte. Giove precede Marte sorgendo sempre prima, ma sempre nella seconda parte della notte. Saturno dall'alba anticipa sempre più la sua levata.
MARZO Mercurio è visibile al tramonto praticamente tutto il mese. Venere è ben visibile la sera. Marte visibile nella parte terminale della notte. Giove è visibile in tutta la seconda parte della notte. Saturno sempre meglio visibile nella seconda parte della notte.
APRILE Mercurio è visibile all'alba, dalla fine della prima decade. Venere è luminosissima la sera. Marte è visibile nella parte terminale della notte. Giove visibile in tutta la seconda parte della notte e buona parte della prima anticipando sempre più la sua levata. Saturno visibile nella seconda parte della notte. MAGGIO Mercurio è visibile praticamente tutto il mese, all'alba. Venere nelle migliori condizioni di visibilità la sera. Marte visibile nella parte terminale della notte. Giove visibile tutta la notte solo nella prima parte del mese; alla fine si perde nelle ore precedenti l'alba. Saturno a metà mese sorge intorno alla mezzanotte poi anticipa sempre più la sua levata.
GIUGNO Mercurio è visibile al tramonto nella seconda e terza decade. Venere visibilissima la sera. Marte è visibile nella seconda parte della notte. Giove è visibile per la prima parte della notte e buona parte della seconda; a fine mese tramonta verso le 02:30. Saturno è visibile praticamente tutta la notte.
LUGLIO Mercurio è visibile al tramonto per tutto il mese esclusi gli ultimi giorni. Venere si riaccosta un pò al Sole ma rimane ben visibile la sera. Marte sorge in serata. Giove visibile nella prima parte della notte. Saturno visibile sempre, ma via via si perde nelle ultime ore della notte prima dell'alba. AGOSTO Mercurio torna visibile all'alba nella seconda parte del mese. Venere è ancora ben visibile la sera. Marte visibile tutta la notte eccetto le ultime ore prima dell'alba. Giove una manciata di minuti dopo il tramonto del sole. Saturno visibile nella prima parte della notte e un pò della seconda, sempre meno.
SETTEMBRE Mercurio rimane visibile all'alba nella prima metà del mese. Venere è visibile al tramonto. Marte visibile nella prima parte della notte. Giove visibile solo qualche ora dopo il crepuscolo. Saturno visibile per qualche ora dopo il crepuscolo.
OTTOBRE Mercurio è invisibile al tramonto nella seconda metà del mese, meglio negli ultimi giorni. Venere è visibile con crescente difficoltà al crepuscolo e solo nella prima parte del mese. Marte è visibile nella prima parte della notte. Giove visibile solo qualche ora dopo il crepuscolo. Saturno visibile per qualche ora dopo il crepuscolo.
NOVEMBRE Mercurio è visibile al tramonto nelle prime due decadi. Venere torna ben visibile all'alba. Marte visibile ancora per qualche ora dopo il crepuscolo. Giove è visibile solo nelle luci del crepuscolo. Saturno è ancora visibile, sempre più immerso nelle luci del crepuscolo.
DICEMBRE Mercurio è visibile all'alba tutto il mese. Venere visibile all'alba. Marte nelle stesse condizioni del mese precedente: tramonta poco prima della mezzanotte. Giove invisibile salvo la parte terminale del mese quando ricompare all'alba. Saturno invisibile, salvo i primi giorni del mese nelle luci del crepuscolo.
Ora legale Nella notte tra Sabato (24 Marzo 2018) e Domenica (25 Marzo 2018) alle ore 02.00 dovremo portare avanti di 1 ora le lancette dell'orologio. Nella notte tra Sabato(27 Ottobre 2018) e Domenica (28 Ottobre 2018) dovremo portare indietro di 1 ora le lancette dell'orologio.
Fenomeni dell'anno
GENNAIO Luna al perigeo - 01 Gennaio ore 22:52 Luna Piena - 02 Gennaio ore 03:24 (Dicembre 2017-Gennaio 2018) Ultimo Quarto - 08 Gennaio ore 23:25 (Dicembre 2017-Gennaio 2018) Luna all'apogeo - 15 Gennaio ore 04:09 Luna Nuova - 17 Gennaio ore 03:017 Primo Quarto - 24 Gennaio ore 23:19 Luna al perigeo - 30 Gennaio ore 10:55 Eclissi totale di Luna - 31 Gennaio (Visibile ore 14:31) Luna Piena - 31 Gennaio ore 14:26 FEBBRAIO Ultimo Quarto - 07 Febbraio ore 15:54 Luna all'apogeo - 11 Febbraio ore 16:02 Eclissi parziale di Sole - 15 Febbraio (Visibile ore 21:53) Luna Nuova - 15 Febbraio ore 22:05 Primo Quarto - 23 Febbraio ore 09:08 Luna al perigeo - 27 Febbraio ore 15:52
MARZO Luna Piena - 02 Marzo ore 01:51 Ultimo Quarto - 09 Marzo ore 12:22 Luna all'apogeo - 11 Marzo ore 11:05 Luna Nuova - 17 Marzo ore 14:13 Equinozio di Primavera - 24 Marzo ore 17:15 Primo Quarto - 24 Marzo ore 16:35 Luna al perigeo - 36 Marzo ore 19:20 Luna Piena - 31 Marzo ore 13:36 (Solare) APRILE Luna all'apogeo - 08 Aprile ore 07:18 (Solare) Ultimo Quarto - 08 Aprile ore 08:20 (Solare) Luna Nuova - 16 Aprile ore 02:59 (Solare) Luna al perigeo - 20 Aprile ore 15:46 (Solare) Primo Quarto - 22 Aprile ore 22:45 (Solare) Luna Piena - 30 Aprile ore 01:58 (Solare) MAGGIO Luna all'apogeo - 06 Maggio ore 02:15 (Solare) Ultimo Quarto - 08 Maggio ore 03:10 (Solare) Luna Nuova - 15 Maggio ore 12:48 (Solare) Luna al perigeo - 17 Maggio ore 22:05 (Solare) Primo Quarto - 22 Maggio ore 04:49 (Solare) Luna Piena - 29 Maggio ore 15:19 (Solare)
GIUGNO Nella notte tra xt-align: center; background-color: rgb(255, 255, 255);">Primo Quarto - 01 Giugno ore 13:42 (Solare) Luna all'apogeo - 09 Giugno ore 00:51 (Solare) Luna Piena - 09 Giugno ore 14:10 (Solare) Ultimo Quarto - 17 Giugno ore 12:34 (Solare) Luna al Perigeo - 23 Giugno ore 12:56 (Solare) Luna Nuova - 24 Giugno ore 03:31 (Solare) LUGLIO Primo Quarto - 01 Luglio ore 01:50 (Solare) Luna all'apogeo - 06 Luglio ore 07:05 (Solare) Luna Piena - 09 Luglio ore 05:07 (Solare) Ultimo Quarto - 16 Luglio ore 20:26 (Solare) Luna al perigeo - 21 Luglio ore 19:17 (Solare) Luna Nuova - 23 Luglio ore 10:46 (Solare) Primo Quarto - 30 Luglio ore 16:23 (Solare) AGOSTO Luna all'apogeo - 02 Agosto ore 20:40 (Solare) Luna Piena - 07 Agosto ore 19:11 (Solare) Eclissi parziale di Luna - 07 Agosto (Visibile ore 20:22) Ultimo Quarto - 15 Agosto ore 02:16 (Solare) Luna al perigeo - 18 Agosto ore 15:20 (Solare) Luna Nuova - 21 Agosto ore 19:30 (Solare) Eclissi totale di Sole - 21 Agosto (Visibile ore 20:27) Primo Quarto - 29 Agosto ore 09:13 (Solare) Luna all'apogeo - 30 Agosto ore 14:16 (Solare) SETTEMBRE Luna Piena - 06 Settembre ore 08:04 (Solare) Ultimo Quarto - 13 Settembre ore 07:25 (Solare) Luna al perigeo - 13 Settembre ore 18:04 (Solare) Luna Nuova - 20 Settembre ore 06:29 (Solare) Luna all'apogeo - 27 Settembre ore 09:45 (Solare) Primo Quarto - 28 Settembre ore 03:54 (Solare) OTTOBRE Luna Piena - 05 Ottobre ore 19:41 (Solare) Luna al perigeo - 09 Ottobre ore 07:46 (Solare) Ultimo Quarto - 12 Ottobre ore 13:26 (Solare) Luna Nuova - 19 Ottobre ore 20:11 (Solare) Luna all'apogeo - 25 Ottobre ore 05:24 (Solare) Primo Quarto - 27 Ottobre ore 23:22 (Solare) NOVEMBRE Luna Piena - 04 Novembre ore 06:23 Luna al perigeo - 06 Novembre ore 01:02 Ultimo Quarto - 10 Novembre ore 21:37 Luna Nuova - 18 Novembre ore 12:42 Luna all'apogeo - 21 Novembre ore 20:52 Primo Quarto - 26 Novembre ore 18:02 DICEMBRE Luna Piena - 03 Dicembre ore 16:47 Luna al perigeo - 04 Dicembre ore 09:36 Ultimo Quarto - 10 Dicembre ore 08:52 Luna Nuova - 18 Dicembre ore 07:30 Luna all'apogeo - 19 Dicembre ore 03:27 Primo Quarto - 26 Dicembre ore 10:19 Il Problema dell'Ora nei tempi antichi È assai evidente che quando esaminiamo i
numerosissimi temi astrologici che compaio nell’opera di Henri de
Boulainvilliers, Pratique abrégée des
Jugements astronomiques sur les Nativités, le ore indicate con la data sono
«stimate» in funzione del tema analizzato e degli avvenimenti sopraggiunti
nella vita del soggetto. È così fuori questione credere che il re San Luigi
(Louis IX) sia nato il 24 aprile 1215 alle ore 21 e 53, non più che
Filippo-Augusto sia venuto al mono il 21 agosto 1165 alle ore 11 e 18 … Riteniamo pertanto utile spendere qualche
parola sugli elemento do valutazione del tempo nel Passato. Nei tempi biblici la nozione dell’ora è
assente. Ci sono il mattino, il mezzogiorno e la sera. Sarà nel Libro dei Re (II, cap. II, 8, 11), che
si vedrà apparire un quadrante solare. Il profeta Isaia, infatti, fa
indietreggiare l’ombra dell’indicatore di dieci gradi, invocando l’Eterno in
favore del re Ezechia. Attraverso tale precisazione (l’esistenza di un
quadrante solare), sappiamo che all’epoca del re Ezechia (VII sec. a.C.)
c’erano degli strumenti per ottenere una certa precisione oraria. Accanto al quadrante solare esisteva la clessidra (dal greco; klepsudra; uccello
d’acqua), di cui faceva uso la maggior parte dei popoli antichi, una sorta di
misuratore di sabbia idraulico. La Cina conosceva la clessidra già dal terzo
millennio prima della nostra era, perché se ne trova menzione intorno al 2600
a.C. In
Cina esistevano anche dispositivi di risveglio che utilizzavano bacchette da bruciare.
Quando una cordicella veniva raggiunta dal fuoco, lasciava cadere un peso e il
rumore svegliava il dormiente. Il Califfo Haroun al-Rachid inviò a Carlo
Magno, come dono di amicizia, una magnifica clessidra di bronzo finemente
damaschinata d’oro fino. Piccole sfere di metallo cadevano su di una campana
facendola suonare tante volte quante era il numero indicato da un segno. A
mezzogiorno dodici piccoli cavalieri abilmente casellati apparivano fuori da
dodici finestrine che in seguito si richiudevano. Gli orologi meccanici apparvero intorno al
X secolo; il primo fu inventato dal papa Silvestro II. Nato ad Auvergne, uomo
illuminato e sapiente, introdusse l’algebra in Francia ed ideò l’orologio a
bilanciere. Ben inteso, dopo la sua morte sopraggiunta nel 1003, dai vescovi
romani fu accusato di magia. In gioventù era stato condotto in Spagna dal conte
di Barcellona Borel ed era stato istruito in numerose discipline dai sapienti
Arabi del tempo. Nessuno ignora quanti magnifici e
straordinari orologi meccanici furono realizzati nel Medio Evo, basti citare
quello della cattedrale di Strasburgo, in cui la conoscenza delle ore è
abbinata a quella dei tempi, dell’astronomia, ecc. .Il Medio Evo, qualificato oscurantista dai «pensatori» barbuti del
XIX secolo, fu in realtà un periodo di alto livello intellettuale e spirituale. Verso il 1500 apparvero i primi orologi da
tasca, ad opera di un tedesco chiamato Peter Heinlen. Di forma ovoidale, furono
soprannominati per tale motivo «uova di Norimberga». Essi disponevano
inizialmente di una sola lancetta che indicava le ore. Alla fine del XVII
secolo si cominciò ad aggiungere una seconda lancetta per i quarti e i minuti.
Fu l’inglese Daniel Quare che nel 1690 ideò tale perfezionamento. In ogni caso il possesso dei sovra citati
apparecchi restava privilegio di alcuni, mentre il banale orologio a sabbiera
era il più comunemente utilizzato dalle famiglie di artigiani, obbligati ad un
certo rispetto del tempo nell’esercizio del loro mestiere. È così che il Grand Kalendrier et Compost des Bergiers
avec leur Astrologie et plusieurs autres choses, publicato a Troyes nel
1480 da Nicolas Le Rouge, pur parlandoci di ore
planetarie, della loro successione ed influenza, ma non menziona mai la
parola orologio, l’apparecchio appunto che permetterebbe di determinarle. Per moltissimo tempo le campane dell’angelus in Occidente e il richiamo dei muezzin nelle terre islamiche,
permetteranno alle popolazioni di queste regioni di dividere la giornata per
mezzo della preghiera collettiva. A parte ciò il canto del gallo che annunciava
il sorgere del Sole, la scomparsa di questo dietro taluno o talaltro ostacolo
naturale, l’apparizione della stella del
pastore (Venere), costituiranno le sole indicazioni fornite dalla Natura
all’uomo. In riferimento ai giorni, quanti sono al servizio delel religioni si preoccuperanno
di ricordarne la successione ai loro fedeli, e se gli anni non sempre coincidono nei diversi calendari, se le date mensili possono differire, la
tonalità planetaria di questi stessi giorni non varierà mai, nell’Occidente
cristiano come nell’Oriente musulmano, e lo stesso varrà per la Diaspora ebrea,
a parte quell’eresia interna che segue un calendario speciale detto dei Giubilei. L’annotazione del giorno di nascita
nell’Occidente cristiano poneva tuttavia dei problemi. Fu Francesco I, che in
Francia impose ai curati di parrocchia di tenere un registro dei battesimi; anche i pastori della nuova
religione Riformata fecero lo stesso. Purtroppo tale data di battesimo non coincideva mai con quella della nascita,
perché la cerimonia poteva aver luogo molto tempo dopo la venuta al mondo, a
volte persino due o tre anni più tardi. Ciò poteva dipendere da molti fattori:
ricchezza della famiglia, presenza del padrino, periodo politico, vita
regionale, ecc.. In più l’annotazione della nascita non
rivestiva la stessa importanza dappertutto. Ad esempio le più grandi famiglie
dell’Africa del Nord, sia arabe, sia cabile o berbere, conoscono tutt’al più
l’anno di nascita dei loro genitori della fine dell’ultimo secolo, e, nel
migliore dei casi, il mese. La stessa cosa avvenne in Occidente per
lungo tempo. Tutti i genealogisti sanno che conoscere la data di nascita di un
grande personaggio prima del XV secolo è una scommessa. Così di Jacques de
Chabannes, cugino di Carlo VII gran maestro di Francia, compagno d’armi di
Giovanna d’Arco, ed uno dei grandi capitani della Guerra dei Cento Anni, viene
detto «nato, si crede, intorno al
1407». Nelle genealogie, per poter sistemare l’esistenza di un personaggio, si
dice «citato nel …» facendo riferimento ad un atto notorio, un testamento,
ecc.. Tutto ciò ci porta a concludere che le
elevate conoscenze degli astronomi – astrologi arabi medievali, vale a dire
quelle relative ai gradi, minuti, secondi e terzi di arco e quella dei minuti,
secondi di ore, servivano solo nel campo dell’astronomia mondiale, perché
quella relativa agli individui, ad eccezione dei sovrani, era limitata
dall’ignoranza delle date e delle ore di nascita. Quanto alla conoscenza delle
latitudini e longitudini dei luoghi natali, coefficienti elaborati da Ipparco
nel II secolo, essa si limitava a quella del luogo in cui operava l’astrologo,
nel caso egli sapesse determinarle. Come si vede, per gli astrologi medievali
la pratica della scienza comportava non poche difficoltà. Di cui l’elaborazione
di chiavi che ora fanno sorridere di
sufficienza gli astrologi scientifici della nostra epoca, senza per questo
meritarsi l’interessa degli «scienziati», ufficiali
e razionalisti … Classico dialogo fra sordi! Un punto, inoltre, non è stato mai
precisato. I domificatori ufficiali Regiomontano, Campano e Placido, hanno
tenuto conto nella loro teoria dei quattordici
movimenti che subisce la Terra? È possibile che essi abbiano tenuto conto
dei primi otto, ma resta il fatto che erano totalmente sconosciuti ai loro
tempi. Allora? Diamo dunque ai lettori l’elenco di queste
alterazioni permanenti subite a nostra insaputa. 1) Rotazione
della Terra intorno al suo asse di 23h e 56’. 2) Rotazione
annuale intorno al Sole in 365 giorni e un quarto. 3) Precessione
degli equinozi in 25765 anni. 4) Movimento
mensile della Terra intorno al centro di gravità della coppia Terra-Luna. 5) Nutazione
causata dall’attrazione della Luna in 18 anni e mezzo. 6) Variazione
secolare dell’obliquità dell’eclittica. 7) Variazione
secolare dell’eccentricità dell’orbita terrestre. 8) Spostamento
della linea degli absidi in 21.000 anni. 9) Alterazioni
causate dall’attrazione perpetuamente mutante dei pianeti; la comparsa di nuovi
fatalmente modifica i dati precedenti. 10) Spostamento de centro di gravità del
sistema solare intorno al quale gira annualmente la Terra. 11) Traslazione generale del sistema solare
verso la costellazione di Ercole; la Terra non saprebbe sfuggirvi. 12) Spostamento del polo terrestre che fa
leggermente variare le latitudini. 13) Maree della superficie terrestre, con
quotidiano suo innalzamento di 30 cm
circa alla latitudine di Parigi e di 50 cm all’equatore durante i
pleniluni equinoziali; movimento simile ad un respiro polmonare, il che avrebbe
riempito di soddisfazione il dottor Hélan Jaworski, autore dell’acuto libro Le Géon, ou la Terre vivante. 14) Spostamento dell’intero sistema siderale
a 600 km/s verso un punto dell’infinito. 15) Ricordiamo che la nutazione e la precessione sono dovute alle azioni attrattive di Sole e Luna sul rigonfiamento equatoriale della Terra. ASTRONOMIA ANTICA 4000 a.C. – Prime registrazioni astronomiche (Egitto e America Centrale. 3000 a.C. – Primi documenti scritti su argomenti astronomici (Egitto, Mesopotamia, Cina e America Centrale[Maya]). 2697 a.C. – La più antica relazione su una eclissi di Sole a noi pervenuta (Cina). 2000 a.C. – Primi calendari Luni-Solari in Egitto e Mesopotamia. I babilonesi erano in grado di predire le eclissi con precisione dell'ordine dei minuti. Santuario di Stonehenge (Gran Bretagna). Primi disegni delle costellazioni. VI secolo a.C. – Pitagora e Talete di Mileto: sfericità della Terra. IV secolo a.C. – Eraclide: rotazione della Terra. 400 a.C. – Platone: la Terra è al centro dell'Universo, e i pianeti le ruotano attorno su orbite circolari. 330 a.C. – Aristotele in De Coelo descrive la sua concezione dell'Universo: Terra in quiete al centro di un Universo sferico e moti planetari secondo le sfere omocentriche di Eudosso insieme con sfere addizionali per rendere indipendenti i moti tra un pianeta e l'altro. Tentativi di stima della circonferenza terrestre, D=400 000 stadi = 20 000 Km. 280 a.C. – Aristarco di Samo intuisce che la terra ha un moto di rivoluzione attorno al Sole. dà una prima stima della distanza Terra-Sole. 240 a.C. – Eratostene di Cyrene (odierna Shahhat, Libia) misura la circonferenza della Terra con straordinaria accuratezza, determinando astronomicamente la differenza delle latitudini (con le altezze del Sole) tra le città di Siene (odierna Assuan) e Alessandria, Egitto. 230 a.C. – Apollonio costruisce strumenti graduati per riportare le posizioni di stelle e pianeti (astronomia sferica). Teoria degli epicicli: identificazione della proporzionalità dei moti e dei periodi epiciclici. 130 a.C. – Ipparco scopre la precessione degli equinozi e dà corpo al primo catalogo stellare insieme con delle mappe (circa 1000 stelle luminose). Descrizione dei moti solare e lunare da osservazioni di eclissi. descrizione del moto planetario per mezzo di eccentrici ed epicicli. Introduzione della trigonometria. 45 a.C. – Introduzione del calendario giuliano (puramente solare) su indicazione dell'astronomo greco Sosigene. 140 d.C. – Tolomeo propone la teoria geocentrica dell'Universo nel Famoso Mathematike Syntaxis, noto nella versione araba come Almagesto. Descrive il moto planetario per mezzo di eccentrici ed epicicli (deferente eccentrico, equante, inclinazione ed obliquità). ASTRONOMIA MEDIOEVALE IX-XI secolo – Notevole sviluppo dell'astronomia in Arabia e in Persia (carte e cataloghi stellari, descrizione dei moti lunari e planetari, miglior stima delle dimensioni della Terra, progressi nella scrittura dei calendari). 813 – Al Mamun fonda a Bagdad la scuola di astronomi. L'opera Mathematike Syntaxis di Tolomeo è tradotta in arabo col titolo al-Majisti (la grande opera) poi chiamata dai latini Almagestus. 903 – Al-Sufi scrive il suo catalogo stellare. 1054 – Astronomi cinesi osservano la supernova nel Toro ( ora i resti di questa supernova sono noti come Crab Nebula [M1]). ASTRONOMIA RINASCIMENTALE 1543 – Nicolas Copernico (1473-1543) pubblica De Revolution Orbium Coelestium, dove descrive le evidenze matematiche della teoria elicocentrica dell'universo (moti di rotazione e rivoluzione della Terra, sfera immobile delle stelle fisse, Sole centrale, pianeti interni ed esterni, moto di declinazione dell'asse terrestre e precessione degli equinozi, spiegazione delle irregolarità orbitali con eccentrici ed epicicli). 1572 – Tycho Brahe (1546-1601) scopre una supernova nella costellazione di Cassiopeia ( i resti di questa supernova sono ora noti come Cassiopeiae A). 1576 – Tycho Brahe fonda l'Osservatorio di Uraniborg. Osservazioni di supporto al sistema copernicano. 1582 – (15 ottobre) Papa Gregorio XIII introduce il calendario Gregoriano. 1595 – Davide Fabricius scopre la stella variabile a lungo periodo nella costellazione di Cetus, chiamata Mita Ceti. 1596 – Johannes Kepler (1571-1630) difende il sistema copernicano. 1600 – (17 febbraio) Giordano Bruno, dopo otto anni di prigione è condannato per blasfemia, condotta immorale ed eresia per aver messo in dubbio la dottrina ecclesiastica sull'origine e la struttura dell'universo, viene messo al rogo in Campo de Fiori. 1603 – Johann Bayer pubblica il suo catalogo stellare, Uranometria, dove introduce la nota designazione di Bayer, sistema che assegna alle stelle le lettere greche. 1604 – Keplero scopre la supernova Ophiuchus. 1608 – Lippershey, uomo di spettacolo olandese, invente il primo telescopio. 1609 – Galileo Galilei (1564-1642) usa per primo il telescopio per scopi astronomici (scoprendo quattro satelliti di Giove, i crateri lunari e la Via Lattea). Vengono annunciate le prime due leggi di Keplero sul moto dei pianeti. 1611 – Galileo, Scheiner, e Fabricius osservano le macchie solari. 1612 – Peiresc scopre la nebulosa di Orione (M42). 1619 – Kepler pubblica la terza legge sul moto dei pianeti in Harmonice Mundi. 1631 – Kepler predice il transito di Mercurio, osservato da Gassendi. 1632 – Galileo pubblica Dialogo sopra i Massimi Sistemi del Mondo – discussione sulle ipotesi telemaica e copernicana in relazione alal fisica delle maree (la versione originale Dialogo sulle maree fu censurata dalla Chiesa). 1633 – Galileo è costretto dall'inquisizione ad abiurare le sue teorie. 1639 – Jeremiah Horrocks osserva il transito di Venere. 1647 – Hevelius - astronomo di Gdansk - pubblica la mappa della Luna. 1656 – Huyghen scopre la natura degli anelli di Saturno e il maggior satellite di Saturno (Titano). Fondazione dell'Osservatorio di Copenhagen. 1657 – Nasce a Firenze l'Accademia del Cimento. 1659 – Huyghen osserva le macchie su Marte. 1666 – Cassini osserva le cappe polari di Marte. 1668 – Isaac Newton (1643-1727) costruisce il primo telescopio riflettore (newtoniano). 1669 – Montanari scopre la natura variabile di Algol. 1671 – Fondazione dell'Osservatorio di Parigi. 1675 – Fondazione dell'Osservatorio di Greenwich. Romer misura la velocità della luce con l'occultazione dei satelliti di Giove. Cassini scopre la principale divisione tra gli anelli di Saturno. 1682 – Edmund Halley (1656-1742) osserva la cometa che porterà il suo nome e ne determina l'orbita. 1683 – Cassini osserva la luce zodiacale. ASTRONOMIA MODERNA 1687 – Sir Isaac Newton pubblica Philosophie Naturalis Principia Mathematica, con la rivoluzionaria teoria della gravità universale. 1705 – Halley predice il ritorno della cometa di Halley per il 1758. 1710 – Halley confronta le posizioni delle stelle con quelle del catalogo di Tolomeo e ne deduce il moto proprio delle stelle. 1725 – Flamsteed, primo astronomo reale d'Inghilterra, pubblica il suo catalogo stellare. Introduce la numerazione delle stelle per ciascuna costellazione in ordine crescente di ascensione retta. 1728 – James Bradley propone la teoria dell'aberrazione per le stelle fisse, inclusa l'aberrazione luminosa. 1729 – Chester More Hall enuncia il principio del rifrattore acromatico. 1744 – Osservazione della cometa con sei code Cheseaux. 1750 – Thomas Wright discute sull'origine del sistema solare e sulla composizione della Via Lattea. 1755 – Ipotesi di Immanuel Kant sull'origine dei corpi celesti. 1758 – Palitzsch osserva la cometa di Halley, della quale era stato predetto il ritorno. 1761 – Lomonosov scopre l'atmosfera su Venere. 1767 – Fondazione del Nautical Almanac. 1781 – Charles Messier, in cerca di comete, scopre decide di oggetti celesti (galassie, nebulose e ammassi stellari) e ne compila un catalogo. William Herschel (1738-1822) costruisce un telescopio che scopre Urano. 1784 – Goodricke scopre la natura variabile di Delta Cephei. 1789 – Herschel costruisce un telescopio a Slough con uno specchio di 48 pollici (1.22 m) e focale 40 piedi (12.2 m). Con questo telescopio risolve le stelle di differenti nebulose. 1796 – Laplace (1749-1827) propone l'ipotesi nebulare per l'origine del sistema solare, basata sulla teoria dell'evoluzione stellare. 1801 – Piazzi scopre il primo asteroide, Ceres. 1802 – Herschel annuncia la scoperta del primo sistema binario stellare. Wollaston osserva le righe scure nello spettro solare. 1803 – Cadute di meteoriti a L'Aigle. Accertata la natura dei meteoriti. 1811 – Olbers propone una teoria per le code delle comete. 1814 – Fraunhofer fornisce una dettagliata descrizione dello spettro solare. 1818 – Pons scopre il ritorno, predetto, della cometa di Encke. 1826 – Scoperta della cometa di Biela. 1833 – Eccezionale pioggia meteorica delle Leonidi. 1834 – Bessel teorizza che la irregolarità del moto proprio di Sirio è dovuto alla presenza di una compagna invisibile. 1837 – Beer e Madler pubblicano la prima mappa accurata della Luna. 1838 – Bessel determina la distanza della stella 61 Cygni. Questa è la prima determinazione di una distanza stellare. 1839-40 – Prima applicazione della fotografia in astronomia (Draper fotografa per la prima volta la Luna). 1842 – Scoperta dell'effetto Doppler. 1843 – Schwabe descrive il ciclo delle macchie solari. 1845 – Osservazione della frantumazione della cometa di Biela. 1846 – Johann Gottfried Galle (1812-1910) scopre il pianeta Nettuno, basandosi sui calcoli di Jospeh Leverrier. 1851 – Foucault fornisce la prova della rotazione terrestre dando una spettacolare dimostrazione con un pendolo nella cupola del Pantheon a Parigi. 1858 – Apparizione della cometa di Donati. 1859 – Kirchoff fornisce l'interpretazione delle scure negli spettri stellari. 1859-62 – Argelander pubblica Bonner Durchmusterung (BD) - catalogo con oltre 300.000 stelle. 1862 – Clark scopre Sirius B, basandosi sui calcoli di Bessel. 1860-63 – Nascita dell'astrofisica con l'invenzione dello spettroscopio. Inizio dell'analisi spettrale delle stelle. (Huggins identifica degli elementi negli spettri di Betelgeuse e di Aldebaran). 1865 – Jules verne pubblica Dalla Terra alla Luna. 1867 – Descrizione delle stelle di Wolf-Rayet. 1868 – Jansen e Lockyer osservano le pretuberanze solari. 1872 – Eccezionale pioggia di meteoriti a Bieliid. 1877 – Hall scopre i satelliti di Marte, Phobos e Deimos. Schiaparelli osserva i canali di Marte. 1878 – La grande macchia rossa su Giove diventa notevole. 1890 – Lockyer annuncia la sua teoria sull'evoluzione stellare. Vogel scopre le binarie spettroscopiche. 1894 – Percival Lowell fonda l'Osservatorio Flagstaff in Arizona. 1896 – Costruzione del rifrattore di 80 cm a Meudon. 1897 – Fondazione dell'Osservatorio di Yerkes. ASTRONOMIA NEL XX SECOLO 1900 – Chaberlin e Moulton propongono una nuova teoria sull'origine del sistema solare. 1901 – Comparsa di Nova Persei. 1905 – Costruzione dell'Osservatorio di Mount Wilson, destinato esclusivamente allo studio del Sole, poi utilizzato anche per ricerche su stelle, nebulose e galassie. 1905 – Einstein presenta le basi della Teoria della Relatività, già descritta in "Sulla Elettrodinamica dei corpi in movimento". La teoria è basata su due principi: 1. Il principio di relatività, dice che le leggi fisiche sono le stesse per qualunque sistema di riferimento inerziale; 2. Il principio dell'invarianza della velocità della luce, dice che la velocità della luce nel vuoto è una costante universale. 1908 – Hertzprung descrive le stelle giganti e le stelle nane. Leavitt scopre la relazione periodo-magnitudine assoluta delle Cefeidi. Installazione del riflettore sa 1,5 metri a Mount Wilson. 1911-14 – Hertzsprung e Russell scoprono la relazione tra i tipi spettrali delle stelle e la loro magnitudine assoluta (diagramma H-R). 1914 – Goddard avvia gli esperimenti con razzi. 1915 – Adams scopre le nane bianche (Sirus B). 1916 – Eddington pubblica le prime premesse della teoria sulla struttura intrinseca delle stelle. Einstein pubblica la Teoria della Relatività Generale, che descrive le interazioni tra i corpi (forze gravitazionali) come influenza dei corpi stessi sulla geometria dello Spazio-Tempo. 1917 – Completamento del riflettore Hooker da 2,5 metri a Mount Wilson. 1918 – Shapley dà il primo modello della struttura della Galassia. 1918-24 – Cannon pubblica il catalogo fondamentale degli spettri stellari. 1919 – Barnard pubblica il catalogo delle nebulose scure. 1020 – Slipher annuncia la scoperta del red shift negli spettri di galassie. Prima misura diretta di diametri stellari con interferometria. 1923 – Edwin Powell Hubble (1889-1953) dimostra che le galassie sono situate oltre la Via Lattea. 1926 – Goddard lancia il primo razzo a combustibile liquido. 1927 – Oort dimostra che il centro della Galassia è in direzione del Sagittario. 1929 – Edwin Powell Hubble scopre la relazione lineare tra la distanza delle galassie e la loro velocità radiale, dimostrata dallo spostamento verso il rosso delle righe spettrali. Ciò indica che le galassie si allontanano l’una dall’altra. 1930 – Tombaugh scopre Plutone basandosi sulle predizioni di Lowell. 1931 – Jansky scopre le onde radio cosmiche. 1937 – Reber costruisce il primo radiotelescopio. 1937-40 – Gamow propone la prima teoria sull'evoluzione delle stelle. 1942 – Stre teorizza che 61 Cygni abbia un pianeta. 1944 – Van de Hulst suppone che l'idrogeno interstellare può emettere onde radio di 21.1 cm. 1946 – Bay ottiene la prima immagine radio della Luna. 1947 – Ambarcumian scopre l'associazione di stelle. 1949 – Completamento del riflettore da 5 metri di Mount Palomar. 1951 – Ewen e Purcell scoprono l'emissione radio di 21.1 cm dell'idrogeno, come predetto da Van de Hulst. 1951-54 – Determinazione della struttura a spirale della nostra Galassia. 1955 – Completamento del radio telescopio da 75 metri a Jodrell Bank. 1957 – 4 ottobre. Primo satellite artificiale in orbita, Sputnik, Russia. 1958 – Primo satellite artificiale americano. 1959 – Satelliti russi Lunik: Lunik I oltrepassa la Luna; Lunik II cade sulla Luna. Radio-localizzazione del Sole. 1961 – 12 aprile. Primo uomo nello spazio (l'astronauta russo Y. Gagarin). 1962 – Primo americano in volo orbitale, John Glenn. Sonde planetarie: Mars I (Russia) e Mariner II (USA). Scoperta della prima sorgente galattica di radiazione X (Sco X-1). 1963 – Van de Kamp riferisce di un pianeta associato alla stella di Barnard. Scoperta della prima quasar (3C 273). 1964 – Fotografie ravvicinate della Luna dalla sonda Ranger VII (USA). 1965 – Penzias e Wilson scoprono la radiazione fossile cosmica, prova diretta della teoria del Big Bang. 1966 – Primo atterraggio soffice sulla Luna ((Luna 9 - URSS e Surveyor I - USA). Sonda russa su Venere. 1967 – Scoperta delle pulsar. 1968 – Primo volo umano attorno alla Luna (Apollo 8: Borman, Lovell e Eers). 1969 – 20, 21 luglio. Primo uomo sulla Luna (Apollo 11: Armstrong e Aldrin). 1970 – Satellite Uhuru osserva il cielo per sorgenti X. Primo atterraggio soffice su Venere (Venera 7 - URSS). 1971 – Test finale del riflettore russo da 6 metri. Prima sonda in orbita attorno a Marte e primo atterraggio morbido su Marte (Mars 3 - URSS). Primo veicolo umano sulla Luna (Apollo 15 - USA). 1972 – Il satellite Copernicus effettua osservazioni spettroscopiche nell'ultravioletto di stelle e materia interstellare ad alta risoluzione. Prima osservazione nella banda gamma. Lancio di Pioneer 10 (USA), la prima sonda su Giove. 1973 – Prima immagini ravvicinate di Giove da Pioneer10 (USA). 1974 – Prima immagine della superficie di Mercurio trasmessa da Mariner 10 (USA). 1975 – Completamento del telescopio da 6 metri di Zielenczukskaja (URSS). 1976 – Atterraggio morbido della sonda Viking (USA) su Marte. 1977 – Scoperta degli anelli di Urano. 1978 – Scoperta del satellite di Plutone. Nuovi dati su oggetti celesti raccolti dal satellite Einstein (X-ray). 1980 – Prime immagini ravvicinate di Saturno e dei suoi anelli dalla sonda Voyager 1 (USA). 1983 – Il satellite IRAS scruta il cielo nella banda dell'infrarosso. 1986 – 24 gennaio. Voyager 2 si avvicina al pianeta Urano. 28 gennaio. Trattino della Space shuttle Challenger. Marzo. Le sonde spaziali Vega 1, Vega 2 e Giotto passano vicino alla cometa di Halley. 1987 – 23 febbraio. La supernova nella Grande Nube di Magellano è visibile a occhio nudo, risultato dell'esplosione della supergigante blu Seuleak 69 deg. 202. 1988 – Scoperta di quasars a distanze di circa 17 miliardi di anni-luce. 1988 – 4 maggio. Missione Magellan per la mappa radar della superficie di Venere. 24 agosto. Voyager 2 si avvicina al pianeta Nettuno. 12 settembre. Plutone in perielio. 18 novembre. La NASA lancia il satellite Cosmic Background Explorer (COBE). 1990 – 24 aprile. Lo space shuttle Discovery mette in orbita l'Hubble Space Telescope (12 ton. 2,4 metri). 5 dicembre. Prima fotografia (galassia NGC 1232 in Eridanus) presa con il Keck Telescope, Hawaii, e pubblicata sul Los Angeles Times. 7 dicembre. La sonda Galileo passa vicino alla Terra nel viaggio da Venere a Giove. E' il primo mezzo interplanetario a visitare la terra. 1991 – 7 febbraio. Frammenti del satellite russo Salyut 7 entrano nell'atmosfera sopra l'Argentina. 5 aprile. Lancio del Compton Gamma Ray Observatory (GRO). Luglio. Eclisse totale di Sole, visibile dalle Hawaii e Messico. Diviene una vera attrazione turistica. Ottobre. La sonda Galileo oltrepassa l'asteroide Gaspra. 1992 – Aprile. L'Hubble Space Telescope fotografa nella Grande Nube di Magellano la stella più calda (200 000 gradi). 24 aprile. I dati pervenuti dal satellite COBE comprovano l'esistenza di fluttuazioni termiche nella radiazione di fondo, prova evidente della teoria del Big Bang ("Il sacro Graal della cosmologia", secondo Michael Turner). 16 settembre. Scoperta del primo oggetto orbitante attorno al Sole oltre Plutone nella Cintura di Kuiper. 25 settembre. La NASA lancia Mars Observer per studiare l'atmosfera e la superficie di Marte. 31 ottobre. Il vaticano (Giovanni Paolo II) riconosce che la Chiesa ha sbagliato nel condannare Galileo per le sue convinzioni. 1993 – 31 gennaio. La songa Gamma Ray Observatory (GRO) rileva la più luminosa emissione di raggi gamma finora scoperta, la Super Bowl Burst. 28 marzo. Esplosione di supernova nella galassia M81, Ursa Major. 21 agosto. La NASA prede i contatti con Mars Observer 3 giorni prima del suo previsto ingresso nell'atmosfera di Marte. Dicembre. Astronauti a bordo dello space shuttle Endeavour correggono i difetti dell'Hubble Space Telescope. Migliorando enormemente la qualità delle immagini del telescopio. 1994 – 20 luglio. La cometa Shoemaker-Levy si frantuma contro Giove. Evento considerato da molti il più spettacolare nella storia dell'astronomia. 1995 – 6 ottobre. Viene scoperto il primo pianeta extrasolare intorno alla stella 51-Pegasi. 7 dicembre. La sonda Galileo raggiunge il pianeta Giove.
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INNO AL SOLE
Ultimo aggiornamento Martedì 29 Maggio 2018 10:35 | | Stampa | | E-mail
di Flavio Claudio Giuliano Imperatore (detto l’Apostata) Canto la gloria del risplendente Dio
del Sole, la bellissima progenie del possente Giove, Colui che, attraverso la vivificante fonte solare, nella sua mente creatrice nascose la forma di una triade di splendidi Dei solari; da cui le multiformi forme del mondo emersero dalla mistica tenebra nella magnifica luce, perfetta e ricolma di beni della sfera intellettiva. Salve a te! Dio oltremondano della luce divina, l’immagine più bella del bene sconosciuto: poiché, come la luce procede dall’Uno, il Dio degli Dei, il fiore senza paragone della bellezza, gli Intelligibili, con occulti raggi divini, illumina; così dai raggi di Apollo, esultando glorioso grazie al potere dell’armonia, il mondo della mente è colmato in esuberanza di luce che eleva, il Sole visibile largamente diffonde attraverso il mondo dei sensi, una luce che tutto genera, bella e divina. A Te, come Apollo luminoso, appartiene l’unire la moltitudine in unità, e molte nature generare da una sola; con vigore nella tua essenza riunire i differenti livelli delle forme secondarie; e attraverso una perfetta unica natura essenziale (natura/principio) combinare tutte le varie essenze e i poteri della generazione. Ti è proprio, tu esente dalla molteplicità, ispirare nelle forme subordinate la verità profetica; poiché verità e pura semplicità sono un’unica cosa; del preservare il potere incorrotto la tua essenza libera è la fonte. Celebri mistici poeti dei tempi passati, in canti sacri, ispirati da Te, come il Signore che scaglia la freccia costantemente ti invocavano, come Colui dall’irresistibile dominio poiché i tuoi raggi colmi di forza colpiscono come frecce, e completamente, tutto ciò che il mondo privo di misura contenga di oscuro o privo di ordine, Tu distruggi. E infine la tua rivoluzione circolare è il segno del movimento che armonizza in uno le varie nature di questo possente Tutto. Dunque, la tua prima monade luminosa, oh Dio illustre, enuncia la verità e la luce intellettuale; quella luce che, nell’essenza degli Dei, sussiste con raggi unificati e non conosciuti. La seconda distrugge tutto ciò che è confuso; e dalla tua terza l’universo è legato con perfetta simmetria e retto consenso, attraverso splendide cause e un potere armonico. Aggiungiamo che alla tua essenza, fra gli Dei mondani, è assegnato un ordine sopra-mondano, un non generato e supremo potere di comando su tutte le categorie delle forme generate, e nei sempre fluenti reami dei sensi un’ intellettuale dignità di dominio. Ti appartiene un doppio avanzamento- uno in congiunzione con gli Dei mondani, l’altro soprannaturale e sconosciuto: poiché quando il Demiurgo creò il mondo Egli fece nascere una luce nella sfera solare, non simile allo splendore delle altre sfere celesti, tratta dai più occulti recessi della sua natura, un simbolo perfetto delle forme intellettuali, apertamente annunciando, con il suo splendore, in ogni angolo di questo incredibile Tutto, la solitaria e arcana essenza di tutti i sovrani Dei sopramondani. Perciò infatti, quando i tuoi raggi adornarono il mondo, gli Dei mondani furono rapiti dalla tua vista; così attorno alla tua orbita, con zelo emulativo e sinfonia divina, Essi desiderarono danzare, e cogliere ogni abbondanza dalla tua fonte luminosa. Attraverso il tuo calore manifesto tu spingi in alto le nature corporee dalla pigra terra, ispirando un vivido potere vegetativo; attraverso una natura segreta e divina, liberi dai basici legami della materia, attraverso una natura inerente nei tuoi raggi che tutto generano Tu porti all’unione con la tua forma meravigliosa le anime esaltate che negli oscuri domini della materia terribilmente lottano per rivedere le dimore luminose: Tu colmo di bellezza, dai sette raggi, Dio sopramondano! La cui mistica essenza segretamente emette le splendide fonti della luce
celeste. Poiché fra i sovrani Dei sopramondani un mondo solare e una luce assoluta esiste, una luce che brilla come la fertile monade, superiore ai tre mondi. Sacri antichi Oracoli, così dissero, che la Tua orbita gloriosa al di là della sfera delle stelle e nell’ultimo reame dell’etere ruota. Ma nel tuo cammino, armoniosamente divino, la tua orbita quattro volte attraversa questi mondi; così rivelando (mostrando) dodici poteri di Dei luminosi, attraverso dodici divisioni della zona obliqua. Ancora colmo di forza creativa, ciascuna dividi in tre di differente livello. Così, dalla quadruplice eleganza e grazia dei tempi e delle stagioni, generate dal tuo percorso, l’umanità riceve un triplo beneficio, il perenne dono delle Grazie che muovono in circolo. Dio che tutto concedi, Tu che liberi l’anima dalle oscure catene corporee della genesis, assisti la tua stirpe, conducila sulle ali del pensiero, al di là della stretta delle terribili (illusive) mani della Natura, rapida nell’ascendere, per raggiungere il tuo mondo incantevole. Il sottile abito della mia anima perfeziona, eterea, salda e colma di luce divina, il suo antico carro da Te assegnato; nel quale avvolta, attraverso il cielo stellato, spinta dall’impulso del folle desiderio, ella precipitò fino a che, le sponde del Lete, preda dell’oscurità, infelice, raggiunse, e perse così ogni conoscenza del suo stato precedente. Oh migliore degli Dei, daimon perfetto, dalla corona fiammante, sicuro rifugio della mia anima nell’ora del dolore, il porto paterno nelle dimore luminose, ascoltami e libera la mia anima dalla punizione, la punizione che è dovuta agli errori passati, a causa dell’oscurità del Lete e del desiderio mortale. Se per lunghi anni sarò condannato a rimanere in questi terribili domini destinato all’esilio dal reame luminoso, oh, concedimi presto i mezzi necessari per raggiungere quel bene che la solitudine concede alle anime che emergono dalle onde dolorose del flutto impetuoso ed oscuro dell’illusoria materia. Così che, ritirandomi dal gregge volgare e dall’empio discorrere dell’era presente, la mia anima possa trionfare sui mali della sua nascita; spesso a Te congiunta in dolcissima unione attraverso un’energia ineffabile, possa elevarsi al di là delle più alte forme sopramondane e nel luogo supremo contemplare, emergente dalla profondità intelligibile, la trascendente, solitaria bellezza del Sole.
Traduzione di Laura Mainardi
Immagine: Giovanni Battista Tiepolo,
Apollo e i Continenti Dua-Kheti
GENIO DI LUNA
Ultimo aggiornamento Venerdì 10 Giugno 2022 15:35 | | Stampa | | E-mail
Notte del 27
luglio 2018 ore 22:22, Luna piena del solleone. Il giorno in cui si incontrano
la razionalità astronomica con l’intelletto astrologico. Eventi su eventi si
danno appuntamento, mescolando leggende e conoscenze scientifiche. Sole, Terra
e Luna saranno allineate dando vita alla più vistosa eclisse del secolo.
Proprio nel momento in cui la luna toccherà il suo pieno. Ma sarà anche nel suo
apogeo e l’angolazione con cui la Terra devierà i raggi solari le conferirà una
particolare colorazione di rosso mistero. E proprio allora essa si incontrerà
con l’altro rosso del nostro sistema solare: il possente Marte. A pochi gradi
l’uno dall’altra in un mitico e mistico talamo ramato. L’avessero vista
gli antichi questa notte, cosa non avrebbero scritto! Come un incantesimo,
Selene avrebbe rubato il cuore agli innamorati, la favella ai poeti, il senno
agli scienziati, la penna agli scrittori, lo scalpello a Michelangelo, il
pennello a Raffaello, il timone e la bussola dell’anima a Leonardo. Un gioco magico
questo della Luna, una Iside che, svelata, raccoglie il suo velo e, pudica, si
nasconde per essere vista solo dall’occhio dell’Ermetista in continua ricerca
del Vero, dell’Uno, attraverso la Grazia muliebre, chiave della porta d’argento
priva di serratura e ultimo accesso prima della porta solare dei Magi. Luna, mutabile,
e fonte di ogni mutazione. Lei che cresce e decresce e influenza, come insegna
il M° Kremmerz, “vita vegetale e animale,
alta e bassa marea, azione sulla materia, sulle piante, sull’uomo, sul sistema
nervoso, sul sonno, sul riposo, sulla esaltazione, sull’intelletto, e
sull’anima delle cose viventi” [G. Kremmerz, La Scienza dei Magi, Ed. Mediterranee, Roma 1976, vol. III, pag.
142] La Luna è acqua,
simbolo antico e orientale di ogni cambiamento; è fertilità, è forza di
rinascita. È piena anche se nascosta stanotte, invisibile ai nostri occhi
mortali, ma splendente alla luce del cuore (anch’esso rosso) dove brilla
riflessa di un bagliore carminio. Come sangue vivo, rosso. Come fuoco ardente,
rosso. Come Amore puro e passionale, rosso. Come forza impetuosa, rossa. Anche nell’infermità
la sua influenza. Paracelso, Maestro di scienza, molto ci dice sui medicamenti
lunari, sostanze che corrispondono analogicamente al periodo lunare. Perché
dopo la malattia, il ritorno alla vita Luna di
solleone. Dunque il Leone: forza faber,
azione e non pensiero, atto e non potenza, pratica e non teoria. Questa Luna
agente e non solo riflettente, stanotte, svanendo ai nostri sensi, si riempirà
di Sole (Vita), Terra (Umano), Marte (Energia). E, nell’attimo in cui
ricomparirà, il suo ruggito leonino metterà il mondo in azione rigenerante,
quasi come una medicina che cura il male dei mali dell’uomo: l’accidiosa
pigrizia, mortale avversaria di scienza e multiforme ingegno. Che i Divi Magi ci
accompagnino in questa rinascita affinché, usciti dall’utero lunare, si diventi
fiamma d’azione fulgida per trasmutare la natura
naturans (forza che crea) in natura
naturata (frutto dell’azione compiuta). [Cfr. G. Bruno, De la causa, principio e uno, La
Scaligera, Verona, 1941; B. Spinoza, Etica,
Armando Editore, Roma 2008; G. Kremmerz, La
Scienza dei Magi, idem, Vol. II, pag. 222].
Morgal Un fratello di Hermes THOTH
Ultimo aggiornamento Martedì 21 Novembre 2017 16:07 | | Stampa | | E-mail
THOTH
Animale simbolico: IBIS
- BABBUINO - HETET “Gli dèi non sono che manifestazioni dell'Essere Supremo” L'ibis sacro era un animale fondamentale nella religione
egizia, dato che la sua immagine era, con quella del babbuino, associata al dio Thoth, simbolo dell'intelligenza
e rappresentato anche con un ibis nel suo geroglifico. Considerato allo stesso momento utile
(divorava serpenti e carogne) e puro (beveva solo acqua limpida e
pura, usata poi dai sacerdoti con funzione rituale), l'ibis sacro era considerato intelligente
per lo sguardo sempre fermo sull'obiettivo e le posture eleganti. Gli ibis erano allevati in grandi spazi aperti
per poi essere uccisi, mummificati e messi in anfore da dare ai fedeli che
invocavano una grazia a Thoth. Lo stesso avveniva con il falco, simbolo di Horo, e migliaia di falchi e di ibis “pronti per l'uso” vennero rinvenuti nella necropoli di Ermopoli. Qualche analogia: L'ibis vive preferibilmente presso le paludi, i fiumi, gli acquitrini e le coste marine (Acqua = Luna), il suo colore è bianco e nero (fasi lunari), il suo becco è a forma di falce lunare, depone da 2 (Luna - Gestazione) a 3 (Mercurio – Thoth - Intelligenza) uova e l'incubazione dura circa 28 giorni (mese lunare). Le analogie relative al babbuino (Luna – Thoth) sono trattate nel capitolo inerente a Thoth Signore del Tempo e dello Scrivere. Thoth (scritto
anche Toth o Thot) è il
nome dato al dio egizio della luna, magia, astrologia, astronomia, misura del tempo, saggezza, sapienza,
matematica, geometria, musica, medicina, scrittura e disegno. Viene rappresentato sotto forma di
uomo con la testa e con il collo di ibis (uccello che vola sulle rive del Nilo), con penne, tavoletta e
ramo di palma, o sotto forma (meno frequente) di babbuino. Sulla sua testa il disco combinato a mezzaluna. Il nome di Thoth significa 'Lui di Djehut', che era una provincia del Basso Egitto. Come per la maggior parte dei miti, le
versioni sulla sua nascita abbondano. Alcuni dicono che egli era il figlio di Râ , e altri che nacque dalla testa di Seth, come la dea greca Atena nacque dalla testa di Zeus. Thot era un dio così antico che ha partecipato ai miti della creazione ed alla nascita di Osiride, quando la dea Nut ha richiesto la sua assistenza per avere bambini. (tanogabo). Thoth, patrono delle scienze esatte, figura come sposo di Maat , anzi, più precisamente, come suo
“fecondatore”. Per risalire
all'origine del termine “matematica” occorre andare al vocabolo
egizio maat, nella cui composizione
appare il simbolo del cubito, strumento di misura lineare, un primo
accostamento al concetto matematico. Simbolo geometrico di questo ordine è un
rettangolo, da cui sorge la testa piumata della dea egizia Maat, personificazione
dei concetti di ordine, verità e giustizia. Figlia di Ra, unico Uno, creatore
di ogni cosa, la sua potenza demiurgica è limitata e ordinata da leggi naturali
e matematiche. Entrambe le divinità sono presenti
nella cerimonia della “psicostasia” o pesatura dell'anima del defunto,
sottolineando l'immanenza di quelle leggi di ordine e di giustizia cui debbono
conformarsi sia gli dèi che gli umani.
Il termine "psicostasia" significa "pesatura dell'anima" ed è riferito al giudizio cui deve sottostare il defunto alla presenza di Osiride e dei quarantadue giudici dei morti nell'Aula Maaty, cioè della Verità e della Giustizia. Innanzi ad ogni Giudice, egli pronuncia una formula, affermando di non aver commesso una specifica colpa. L'insieme di queste affermazioni costituiscono la sua "dichiarazione d'innocenza". La veridicità di questa dichiarazione è controllata da una bilancia, su uno dei cui piatti è posto il cuore del defunto e sull'altro la piuma, simbolo della dea Maat. Thot registra il risultato. In caso di esito negativo lo spirito del defunto veniva sbranato da un mostro chiamato Ammit. Al termine del giudizio, superato invece favorevolmente, il defunto veniva "giustificato", dichiarato cioè "giusto di voce", ed era ammesso ai Campi Elisi. Maat Psicostasia Durante gli scontri tra Seth e Horus per il regno d’Egitto, Thot era alleato con Iside e Horus per difenderli da Râ . Quando la dea Tefnut, figlia del sole,
fuggì nel deserto della Nubia lasciando libero corso alla sua ferocia, Râ incaricò Thot di andarla a riprendere. Questi,
camuffato da babbuino, fece si che Tefnut, ritrovato il suo aspetto benefico, tornasse in Egitto. Thot si camuffava sempre sotto due sembianze e si mostrava o come essere umano dalla testa di ibis, con un disco lunare, o come un babbuino. (tanogabo). I sacerdoti di Thoth hanno detto di lui che era il demiurgo che ha creato ogni cosa dal suono. Thoth comparve già nel periodo predinastico e la città dove venne
maggiormente adorato fu Ermopoli dove venne rappresentato in sembianza di ibis e di cinocefalo. Nella teogonia di Ermopoli Thot assunse un
ruolo di grande rilevanza e fu considerato una delle divinità creatrici
del mondo. Come divinità lunare venne associato al sole
morto in quanto la luna stessa (Iah)
compare raramente nella teologia egizia. Come i cicli della luna
regolavano molti dei rituali religiosi ed eventi civili della società egiziana,
così Thot fu
considerato anche il primo regolatore di tali attività (wikipedia). Per gli Egiziani sia la matematica che l'astronomia avevano uno stretto legame con la magia e la veggenza, perciò Thot venne ritenuto anche un grande mago. Durante il regno di Osiride come re d'Egitto, Thot ricoprì la carica di visir, aiutando Osiride a risolvere tutti i problemi legati alla cultura e insegnando a Iside le numerose formule magiche che più tardi le fecero guadagnare il titolo di "grande maga". Con l'aiuto delle formule magiche di Thot, Iside riuscì a far rinascere Osiride, il suo sposo morto, e a concepire un suo figlio. Thot insegnò a Iside anche tutte le magie che le servirono per curare le malattie del piccolo Horus mentre cresceva nelle paludi del Delta. Ed era Thot che, con il permesso di Ra, neutralizzò il potente veleno con cui il malvagio Seth stava per uccidere il bambino. Come dio della medicina Thot guarì anche l'occhio di Horus (Horus l'Antico) che Seth un tempo gli aveva strappato. (miezewau). Il Babbuino (Hetet) è attribuito a Thot, signore del Tempo e dello Scrivere.
Esso poteva simboleggiare fra l'altro la Luna, perché: “Quando la Luna, entrata
in congiunzione col Sole, è privata della luce per la frazione di
una determinata ora, il babbuino maschio non ci vede più e non mangia. E' depresso, si aggira a capo chino
per il terreno come se si lamentasse del rapimento della Luna.... Se gli egizi vogliono indicare i
due equinozi disegnano un babbuino seduto: in tali periodi, infatti, l'animale urina 12 volte al
giorno, cioè ogni ora, e così pure durante le due notti
corrispondenti. Non è dunque immotivato che gli Egizi scolpiscano un babbuino seduto sulle loro clessidre ad acqua, congegnate in modo tale che l'acqua fuoriesca dal membro dell'animale, poiché esso – come detto sopra – indica le 12 ore dell'equinozio”. Thot, Signore del Tempo, il babbuino richiama tutti i cicli, indipendentemente dalla loro durata: - Il giorno (definito
dalla rotazione della terra sul proprio asse); - L'anno (determinato
dalla sua rotazione attorno al Sole); - Il “grande anno” costituito
da 1460 anni (365 x 4); - Il ciclo di 26 millenni (la
precessione degli equinozi, che nel calendario svolge un ruolo decisivo). - Un altro ciclo importante che ricorre in tutti i sistemi di calendario è il mese lunare, sempre problematico da definire in quanto privo di unità di misura comuni agli altri cicli. Quando il cinocefalo Hetet saluta il giovane Sole del mattino,
quando canta – sotto il nome di Benti – la gloria di Râ nel tramonto, quando urina ogni ora ai due equinozi, quando rivela
la sua potenza respiratoria con l'enorme petto villoso e il lungo naso canino,
queste caratteristiche esprimono le sue “possibilità”. La stessa cosa vale per lo struzzo,
il corvo, lo sciacallo, e per tutti gli altri
animali. Essi sono nati da condizioni che impongono loro quelle abitudini e quei caratteri, senza i quali non sarebbero né un cinocefalo, né uno struzzo, né un corvo, né uno sciacallo. Controparte femminile di Thot fu Seshat, scrivano immortale che con lui divideva il compito di scrivere nomi ed imprese dei defunti sulle foglie dell'albero ished; secondo altre tradizioni sposa di Thot fu anche la dea-rana Heket e la sua compagna Sesheta. Seshat è Dea delle Librerie, tutte le forme di scrittura e misurazione
del Tempo. Gli Egiziani credevano che Seshat avesse inventato la scrittura, mentre
Thoth l'avrebbe insegnata all'umanità. Essa
era conosciuta come "Signora della Casa dei Libri" indicante che anche
lei si prendeva cura della biblioteca di ortografie e rotoli. In quanto inventore della scrittura e patrono degli scribi fu tale ruolo che ebbe anche nei confronti del dio Râ di cui era segretario e visir (wikipedia). Thot, scriba degli dèi e dio degli scribi.Il ruolo degli scribi, in Egitto, è
stato così importante da avere un nume tutelare: il dio Thot, l’inventore e protettore della
scrittura. Avere per dio Thot (o Dyehuty in egiziano) ha permesso agli scribi di avere un’ottima
posizione sociale, infatti, erano molto vicini ai faraoni. Thot era anche dio della musica, medicina, geometria, astronomia, magia e simbolo
della luna.
Thot era un messaggero degli dei e
garantiva la conformità degli eventi con i loro desideri. E’ stato identificato
dai greci con il dio Ermes, e per questo motivo la città principale per il
suo culto è stata battezzata come Ermopoli. Egli governò la “Casa
della Vita” (grandi centri di
cultura e di magia annessi ai grandi templi) (Tanogabo). In Occidente, Erodoto, Talete, Parmenide, Empedocle, Orfeo, Pitagora, tutti, nella loro epoca, andarono alla ricerca della Saggezza nelle Scuole Misteriche egizie, nella speranza di risolvere i problemi dell’universo. Ammonio Sacca insegnava che la Dottrina Segreta si trovava completa nei Libri di Thot (Ermete), da cui Pitagora e Platone trassero entrambi la loro conoscenza e molta della loro filosofia; e questi libri, egli dichiarava, erano “identici agli insegnamenti dei Saggi dell’Estremo Oriente”. Poiché il nome Thot significa un collegio, un’assemblea, non è per nulla improbabile che i libri siano stati così denominati essendo la raccolta delle dottrine del sodalizio sacerdotale di Memphis. Thoth è stato a volte identificato con il dio greco Ermes o Hermes Trismegistus. Autore della Tavola di Smeraldo fu Ermete Trismegisto, designato dagli antichi Egiziani come una
divinità dal nome sacro di Thoth e che, secondo Plutarco, fu il primo in Egitto,
a conoscere i caratteri adoperati dagli Dei. La Tavola di Smeraldo
è costituita da un “denario” di dieci proposizioni ed è stata tradotta dall'arabo
in latino nel 1250. I Precetti furono trovati, prima dell'era cristiana, in una
tomba egizia, iscritti su una tavola di smeraldo. Tavola Smeraldina (Tabula Smaragdina) - È vero senza menzogna, certo e verissimo. - Ciò ch'è in basso è come ciò ch'è in alto, e ciò ch'è in alto
è come ciò ch'è in basso, per fare
i miracoli della cosa una. - E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la
mediazione d'una, così tutte le cose
sono nate da questa cosa unica mediante adattamento. - Il sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l'ha
portata nel suo ventre, la Terra è la
sua nutrice. Il Padre di tutto, il telesma di tutto il mondo è qui. La sua
forza o potenza è intera se essa è
convertita in terra. - Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso,
dolcemente e con grande industria. Sale
dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle
cose superiori e inferiori. - Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per
mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te. - E la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa
sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. - Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui
metodo è qui. - È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo
le tre parti della filosofia di tutto il mondo. - Ciò che ho detto dell'operazione del Sole è compiuto e terminato. Consiglio ai lettori di approfondire
il testo di questa “Tavola di smeraldo” leggendo due importanti commenti. Il
primo, scritto da Mario Parascandolo (Hahajah) sulla rivista “Ibis”, nei numeri 4, 5 e 6 del 1950, del
quale trasmetto qui di seguito la “Premessa”. * * * * * “Autore di questa
Tavola fu un Hermes, un essere, cioè umano e divino, il quale aveva saputo
fondere nel proprio crogiuolo tutto se stesso, sollevandosi nella natura
essenziale del ternario, fonte perenne di vita incorruttibile, che lo rese tre
volte grande o trismegisto. Il particolare nucleo
di praticanti a cui queste note sono indirizzate mi dispensa da chiarimenti
audaci e, peraltro, essi costituirebbero nei loro confronti una irriverente
pretesa, se non fossero ispirati al principio ammesso e permesso in taluni casi
dall'Ordine Osirideo Egizio di "potersi consultare su determinati punti di
controllo, secondo la formula fondamentale della rivelazione ermetica" che
è superfluo ripetere a chi già la conosce. Ai fini, pertanto, di
una sempre più salda impostazione del teorema alchemico non mi pare di
offendere la loro sensibilità ricordando che lo smeraldo è il colore di Venere
e che il segno corrispondente a questo pianeta è lo stesso segno di mercurio,
privato della luna, ossia privato del principio formale. Perché poi le
proposizioni siano dieci, cioè uno e zero, e perché in esse sia molto
richiamata e commentata la decima chiave del Tarocco, è cosa che essi
certamente sanno. Ma non è mai troppo
soffermarsi su certe coincidenze di numero e di simbolo, riunitamente e
separatamente considerate, perché a volte piccoli (apparentemente piccoli)
riferimenti trascurati, possono interferire negativamente sui risultati attesi,
donde disinganni e reazioni, che richiedono tempo, soprattutto tempo, per poter
essere assorbiti, ovverosia eliminati. Senonché cotesto
fattore, il tempo, cioè, quando non è tenuto nella debita considerazione, mal
si accorda col successo ambìto, perché - come in tutte le opere di creazione -
esso ha un'importanza specifica; mentre col fare, sostare, disfare e rifare se
ne va nel suo fiume la parte più preziosa della nostra esistenza, oltre la
quale non restano che la rassegnazione e... la morte”. * * * * * Il secondo, tratto da una “Conferenza agli Anziani di Miriam” tenuta da Luciano Galleani (Jesboama) e presente negli “Scritti Kremmerziani” di questo sito. In una biografia del Kremmerz
viene riportato: Iniziato probabilmente da Izar Bne Escur, il giovane Ciro attinse i principi e le sue teorie filosofiche a quella tradizione ermetica che, traendo le sue lontane origini dall'Ermes Thot egizio, si diffuse nella Magna Grecia con la Scuola pitagorica e nelle terre partenopee, tant'è che ancor oggi a Napoli, nel quartiere Nilense, ove si insediarono coloni giunti da Alessandria d'Egitto nel III secolo a.C. si apprezzano monumenti che dimostrano l'importazione di culti egizi durante l'Ellenismo, come la statua dedicata al Dio Nilo, eretta dagli alessandrini nelle adiacenze di Piazzetta Nilo. Nel “primo
Dialogo” il Kremmerz ci dice: “Dovete comprendere invece che noi siamo Italiani, Italici della Magna Grecia e Latini e Romani che il nostro antico dio, fattore e creatore di tutta la nostra antica civiltà, fu il messaggero della Luce degli dei, Ermete il quale, con o senza la santità, corrispondeva un po’ allo Spirito Santo che per i cristiani porta la divina ispirazione, e per quanto nella favola questo nostro Mercurio lo vedete e lo leggete in poche posizioni sacre e in molte libertine, fu chiamato Trismegisto, tre volte sommo in santità. Ermete quindi, greco ed egizio, è il Mercurio latino e il Thot del Grande Nilo”. Parlando poi dell'Ermete
aggiunge: “Ermete è la sapienza
divina o sapienza di verità e si dice che discende dal cielo per illuminare la
ignoranza dei mortali”. “Ermes è lo spirito
intelligente nelle tre forme apparenti della natura, è il soffio di vita di
tutte le cose e di tutti gli esseri: è ragione, è forza, è volontà, è scienza”.
Dua-Kheti
IGNIZIAZIONE: IL VALORE DELLA PURITÀ
Ultimo aggiornamento Mercoledì 19 Febbraio 2020 18:08 | | Stampa | | E-mail
Se guardiamo al greco, la parola “purificazione” procede dal
termine [pyr] che significa “fuoco” ciò vuol dire che la purificazione è un
processo di trasformazione che avviene attraverso il fuoco (1) . Lo stesso concetto è in realtà espresso dal termine “iniziazione”
che, sebbene significhi cominciare il percorso (verso il profondo delle cose),
dal latino in-: “dentro” e -ire: “andare” o -iter: “cammino” o ancora -itio:
“viaggio”, trova il suo etimo originario nella parola latina ignis e cioè
“fuoco”. Potremmo parlare più precisamente di “igniziazione” Quindi è il fuoco l’elemento da attraversare, la porta per
la quale passare per iniziare il viaggio verso una nuova coscienza e il
ritrovamento del sapere antico del mondo. Ora, nell’umano, l’elemento “fuoco” è
una parte dell’anima, insieme al suo opposto “acqua”. Sebbene entri come folata
di vento (dal latino anemos: “soffio”), l’anima diviene, una volta incarnata,
l’essenza stessa del principio forte del Tao: lo yang. E il fuoco è, più di
tutti gli altri, il simbolo dell’Amore: lo “spirito igneo” o “fuoco di Amore”(2) . Questo fuoco igniziatico deve bruciare il superfluo e
trasmutarci in essenziale. Aprire il bozzolo delle abitudini coscienti e
inconsce per consentirci la nascita come esseri d’Amore. Ecco dove Cristo dice
“Voi siete dei”(3) riprendendo il Salmo di
Asaph. Occorre scavare dentro e svelare la Iside nascosta, velata, ma così
tanto vicina a noi. Ma non occorre distruggerci, è necessario usare il fuoco
per illuminare, riscaldare e rafforzare, non per bruciare. Come quando
accendiamo il nostro carboncino per le rituarie: usiamo il fuoco per far sì che
il carboncino accenda se stesso. Ecco, noi siamo come quel carboncino:
disponibili ad essere mediatori del calore divino. Per far questo, lo stesso concetto di egoismo va rivisto una volta per tutte: ne esiste un’idea funzionale, definibile come egoismo di vita intelligente e procede dal concetto stesso di Essere onnipotente: l’Essere è per sé sussistente e, poiché noi ne siamo “immagine e somiglianza”(4) , abbiamo un dovere di assistenza e protezione per noi stessi in primis. Se noi non stiamo bene, non possiamo aiutare nessuno. In questo caso, vale l’etimo antico dal latino ego e dal greco [egò] cioè “Io” e -ism- radicale dal verbo [eimì] “sono”, pertanto il termine non vuol dire altro che “Io sono”: atto stesso della presa di coscienza dell’esistere. Ben altro invece è l’egoismo solipsistico praticato dalle
masse che riduce la nostra vita a un vuoto interesse materialistico, esclusivo
per noi stessi, che ci rende sordi all’ascolto di quel famoso “altro”, che in
fondo è sempre una parte di noi. L’egoismo solipsistico ci riduce schiavi del
possesso, incapaci d’amore, carichi di gelosie, sordi all’ascolto dell’altro,
poveri di parole di conforto, selvaggi addirittura, privi di intelletto
superiore. Quando viene domandato a Cristo quale sia il più importante
dei comandamenti egli, dopo aver menzionato le prime parole dello Shema’(5) ,
aggiunge, citando il Levitico, “Amerai il prossimo tuo come te stesso”(6) . In
effetti, secondo molti grandi teologi cristiani ed ebrei, in ebraico la formula
suona in modo diverso: “Amerai il prossimo tuo perché è te stesso”(7) . In questo
senso, dunque, chiunque sia incapace di amore per sé, è incapace di amore per
l’altro, perché l’altro è te stesso! Nel percorso della purificazione, noi non dobbiamo
rinunciare alla nostra persona (Dio non ci avrebbe creato individui) ma, al
contrario, dobbiamo estendere la nostra individualità all’intero genere umano,
accettandolo in toto con i suoi pregi e i suoi difetti. Amare tutti,
indistintamente. Pregare per tutti, senza fare eccezioni. Invocare, con la
nostra preghiera, le forze geniali come se fossimo la voce dell’intero genere
umano. Il trasmutatore che consente il raggiungimento dello stato
di purezza, che rende possibile la purificazione e il raggiungimento di una
coscienza perfettamente univoca alla nostra anima è l’Amore; perché, come dice
il nostro M° Kremmerz: “L’Amore è purità”(8). Noi non dobbiamo togliere, ma integrare. Crescere, non diminuire.
Non dobbiamo perdere noi stessi, ma trovare gli altri dentro di noi. La visione
stessa del sacrificio come sofferenza o privazione è già una confusione.
Infatti sacrificio dal latino sacer: “sacro” e facio: “faccio” e anche fio:
“divento, sono fatto” è un termine che significa “faccio il sacro” e, mentre lo
faccio, “divento sacro”. È l’agire a un livello più alto, non è un fustigarsi,
limitarsi o inibirsi. È evolvere, fare dono di sé per un obiettivo di più
grande livello (metafisico) e di più ampia portata (tutta l’umanità). È
riprendere il posto assegnatoci dal Dio all’origine dei tempi: partecipare
responsabilmente alla protezione e alla salvaguardia del Creato(9) . Certo che prima di correre, occorre camminare. Si deve
praticare in primis e tanto! Oggi prevale tanta teoria, prevalgono tanti libri,
tante parole, tante (troppe) scuole. Invece, la semplicità della trasmissione
del sapere nasce dal rapporto di abbraccio mistico e mutuo consenso tra un
Maestro e il suo allievo. È il frutto naturale di un “sì” detto al Maestro e,
attraverso lui, alla vita. Come il “sì” incondizionato di Maria. Nella pratica quotidiana e costante l’allievo si
alleggerisce dai pesi mentali (lì sì che c’è da togliere!) che ostacolano –
ecco il vero diavolo: dal greco [diàbolon]: “ostacolo, divisore”,
derivato da [diàballo] composto da- [dià-]: “in mezzo, attraverso,
di traverso, separatamente” e [bàllo]: “lancio, tiro, getto, pongo” col
significato di “getto in mezzo, metto una separazione, pongo un ostacolo” – e
distraggono la mente dal vero obiettivo dell’uomo su questo pianeta: l’evoluzione
catartica dell’umanità. È un processo di liberazione da tutti gli impropri, da tutti
gli aggiunti che, momento dopo momento, sono stati posti su di noi perché
ancora la pedagogia e l’educazione dell’uomo sono a livelli troppo bassi.
Dobbiamo togliere tutti i non-nostri, il cosiddetto male dal latino me “me” e
aliud “altro” cioè “l’altro da me, l’estraneo a me”. Anche nelle grandi scuole
di psicologia esistenziale si insiste sempre sul liberarsi da tutto ciò che il
sistema ci ha costruito addosso come carattere (dal greco [charàsso]
“intaglio, scolpisco” quindi “tutto ciò che è stato strutturato su di noi,
inciso dentro di noi”) e impedisce l’epifania del nostro temperamento (dal
latino tempus “tempo e mens “mente” cioè “come la mente o intelligenza si
adatta al reale spazio-tempo”) cioè il modo in cui la vita ci aveva progettato. Come abbiamo iniziato a spiegare, “purificare” è un termine
che deriva dal concetto di [pyr] cioè “fuoco”, ma la seconda parte del
termine “-ficare” procede dal latino facere cioè “fare”. Pertanto, non si
tratta di un termine passivo, la purificazione è qualcosa che noi non subiamo
(come subiamo il carattere) ma che, al contrario, dobbiamo agire: dobbiamo
“fare il fuoco”. E come il fuoco delle Vestali doveva sempre essere tenuto
acceso, così non possiamo più far spegnere il nostro fuoco sacro interiore.
Anche nella terminologia odierna si usa il termine “focus” per indicare la
massima priorità tra le tante cose che ci riguardano. Purificare se stessi,
quindi, significa eliminare tutto il superfluo, tutto l’improprio, tutto il non
nostro e concentrarci principalmente sul senso ultimo della nostra vita,
concentrarci sul nostro lucus sacer: il “bosco sacro” dell’esistere, il nostro
più profondo intimo, il dono del Dio che ci fa viventi: l’anima umana. E, ne
“La Scienza dei Magi”, il nostro M° Kremmerz ci insegna che l’anima umana perfetta è
addirittura la Maria o Myriam stessa “perfetta, vergine e monda”(10) . L’incontro
con la nostra anima ci riporta ad un’essenza sine macula, senza macchia. Uno
stato virginale di natura umana edenica. Apre il nostro cuore all’Amore
immediato, cioè “senza mediazioni”. Ci porta all’incontro con l’altro perché ci
libera dagli scontri interiori e ci prepara all’appuntamento con l’anima
dell’altro. La strada maestra quindi è sacralizzare la nostra anima pro
salute populi. Unico metodo, come detto, è la pratica. Ogni giorno dobbiamo
praticare, affinando le nostre competenze e osservando, alla stregua di genitori amorevoli, le nostre stesse cadute (ecco il
famoso amore per noi stessi o egoismo di vita intelligente), trovando il giusto
equilibrio tra una comprensiva indulgenza e una paziente severità. Non stare
sempre a giustificarsi, ma motivare sempre le difficoltà, senza entrare in
eccessive rimostranze per quello che non si è fatto e si sarebbe potuto fare.
Anzi, ricominciare subito, non cadere nella tentazione di fissarci sulle
memorie di un passato più che prossimo. Guardare all’attimo che è, mai indietro
a ciò che ormai è già stato. Praticare la preghiera come atto di amore
compassionevole erga omnes, verso
tutti, indistintamente. Praticare sempre accompagnati dal nostro attuale Maestro che ci fa da
guida, da esempio, da modello di coraggio. Nella pratica continua è celato il
cammino che porta alla Verità ultima: l’intima semplicità che connette la nostra
piccola individuale esistenza con l’umanità tutta e col grande Essere che sempre
è. Morgal Un fratello di Hermes (1) - Per tutti i
riferimenti etimologici, oltre che ai tradizionali Dizionari di Etimologia
(meglio se i più antichi), rifarsi all’ottimo G. Semerano, Le Origini della Cultura Europea, Vol II: Dizionario etimologico della
lingua greca e Dizionario etimologico della lingua latina e di voci moderne,
Olschki, Firenze 1994 e ristampa 2002. Nonché, ovviamente, a tutte le pagine
degli scritti di Giuliano Kremmerz. (2) - G. Kremmerz, La Scienza dei Magi, vol. 1 pag. 276 e vol. 2 pag. 210, Ed.
Mediterranee, Roma 1976 ristampa 2001. (3) - Gv
10,34 “Non è forse scritto nella vostra
Legge: Io ho detto: voi siete dei?” e Salmo 81,6 “Ho detto: voi siete dei (Ego dixi: dii estis)” (4) - Gen 1, 26. (5)
- Dt, 6, 4-5: “Ascolta Israele, il Signore nostro Dio, il Signore è uno. Benedetto il
nome del Suo glorioso regno per sempre, eternamente. E amerai il Signore tuo
Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue facoltà”. (6)
- Lv 19, 18; Mt
22, 37-40; Mc 12, 29-31; Lc 10, 25-28. (7) - Cfr. C. M. Martini – G. Sporschill, Conversazioni notturne a Gerusalemme. Sul rischio della fede,
Mondadori, Milano 2008 e M. Buber,
Leggenda del Baal Shem, in G. Ravasi, Il
libro dei Salmi: commento e attualizzazione, Ed. Dehoniane, Bologna 1985. (8)
- G. Kremmerz, op. cit., vol. 3 pag. 268. (9) - Gen 1, 26; 1, 28
e 2, 15.
(10)
- Idem, vol. 3 pag. 259. |
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