Tratto dai fascicoli del Mondo Secreto di Giuliano Kremmerz

1.

Dalla Nuova Gerusalemme

ALLE DONNE

Noi camminiamo per raggiungere l’infinito

amore, e basta volerlo per esserci guidati

dalla medesima stella che guidò i Magi.

Molto tempo prima di Gesù Cristo, molte donne furono sacerdotesse, — Anna, madre di Maria, non era che una delle iniziate.

Allora, queste generatrici dell’amore,salivano all’ altare, — propagavano la parola, — ispiravano, — benedivano, — santificavano — e si facevano sante.

  Venuto Gesù, a gettare in mezzo alla società, la parola di Amore, i primi ad accoglierla, furono le donne e i poveri — L’egoismo li perseguitò, ed essi affrontarono il martirio usufruttuato dai preti,ad in quelle superbe agonie, aiutate dal mondo astrale, entrando in beata estasi — volavano a Dio.

Non erano ancora passati tre secoli, la chiesa, di cui ci chiamiamo figli, caduta nelle mani dei preti, — cacciò le donne, — cancellò la parola Amore, — salì la reggia, e fornicò coi governi.

  D’allora fin’ora, l’interesse terreno, accecando le basse menti, ha svolto tutti i gradi e forme d’egoismo, — ha riempito la terra d’anticristiani, ed ha disposto l’Eterno a farci provare la sua divina giustizia, — sostituendo alla presente generazione, altra più perfetta.

Ora, imparate in tempo, che la vostra anima è superiore a tutto ciò ch’esiste nell’Universo, — che sopra la terra dovete illuminarla voi, — sublimarla voi — redimerla voi — e salvarla voi, e non il prete che non sa salvare la sua.

E’ circa un secolo che la Scienza ha celebrato le sue amorose nozze con la Fede, ed il vostro Nazzareno, è restato sempre il glorioso martire dell’Amore; io, Sacerdote della nuova Gerusalemme, v’invito in nome dell’Eterno Padre, voler entrare a far parte, della Comunità religiosa della nuova alleanza, ove troverete  non Gesù morto; — ma Gesù resuscitato che vi aspetta.

Quelle che di voi, sorelle, sono state toccate dalla grazia arruolatevi nel nostro Esercito, — da oggi in poi, mostratevi come un orologio, a cui sia stata data corda, e pieni di fedi, speranza, e carità, affidatevi a questo sicuro cammino, nel quale gloriosamente marciano i popoli di tutto il mondo, all’entrata del nuovo secolo.

Mondo Secreto — Anno III

AGLI UOMINI

Molte cose di quelle che vi dico, non potete

comprenderle ora, e ne avrei tante altre per

dirvi che nemmeno potreste comprendere.

Però più tardi invierò il consolatore che

ristabilirà tutte le cose.

G. C.

Ormai la Scienza e la Fede hanno risolto il gran problema della vita umana; — il suo fine è altissimo.

Scienza e Fede d’accordo, insegnano, che ogni uomo deve redimere sé stesso, — che l’umanità e l’Agnello espiatorio; — che il Regno di Dio è dentro di noi, e che noi stessi siamo la via,la verità,la vita.

Questo altissimo insegna, viene ad evangelizzare la Corporazione religiosa della nuova Gerusalemme, — Essa è il consolatore promesso da Gesù Cristo; — essa è la Luce del mondo; — essa rappresenta la Religione universale Una, ed eterna come Dio.

Per questo i componenti la Corporazione stanno soffrendo in tutto il mondo le conseguenze del più raffinato martirio.

Questi martiri della nuova alleanza, venuti in mezzo ad una società a cui ancora sta bene il ripetere: avete occhi e non vedete, — avete orecchi e non udite, — avete cuore e mente, e non comprendete; s’inchinano sopra le piaghe del corpo, e dell’anima degli uomini di tutta la terra, che caduti in un mortale indifferentismo spandono torrenti di Luce.

Questi martiri forti della fede, che li sostiene, invitano uomini e donne; — grandi e piccoli, — bianchi e neri, — patroni e servi, — poveri e ricchi di tutte le nazioni; — voler rispondere alla chiamata di Dio, suggellata d’un nuovo genere di martirio.

Questi martiri, agli ignoranti, ed agl’interessati, che non son pochi, che con assiduo lavoro, vogliono svellerli dallo stelo, fanno come la violetta: — lasciano loro profumata la mano.

Quando Gesù saliva il Calvario, curvato sotto il peso della Croce, vi fu un Cireneo che l’aiutò; — ora in quest’epoca di transizione — in quest’opera suprema; — in questa salita del Golgota; — non per morire, ma per risorgere; — trasformiamoci in tanti Cirenei; — assistiamo alla nascita della Luce, che qual anima dell’umanità rivivificherà tutto l’organismo sociale, in un solo corpo.

Così l’uomo a misura che si va facendo meno animale, odierà le violenze, — le lotte fratricide, — l’effusione di sangue, — i furti, — gli assassini ecc. e le guerre scompariranno sopra la terra.

Correte dunque compatti nei nostri Santuari e quando vi domanderanno — quanti siete? — Rispondete Uno.

Dott. Salvatore Catalano