La fede nell’uomo intelligente – Miracolo e mistero – Medicina sperimentale e iniziatica – Manifestazioni ermetiche nei medici ordinarii – L’idea pura della “Schola Italica” – Lo spiritualismo nell’iniziazione – L’integrazione nell’Unità cosmica.


 Questo mistero della vita è fuori la conoscenza scientifica attuale e niente lascia supporre che si è sulla via di raggiungerla: è vero che per la boria della scienza, sostituita alla boria delle nazioni, noi riteniamo per certo che le università europee stanno là là per arrivarci, ma questa è una lodevole opinione di tutti gli attuali ignoranti che sperano nella conquista, niente altro ché una speranza mistica nella mistica opinione che l’uomo saprà.

          Il miracolo, nel senso religioso, cioè l’effetto meraviglioso nella natura sensibile (visione, audizione, tatto) senza causa apparente e fuori le leggi note dell’evoluzione delle cose, non è teoricamente possibile se le leggi, tutte le leggi cioè naturali, si conoscessero – ma il miracolo può sempre esistere quando anche un angolo remoto della natura è inesplorato, perché miracolo e mistero  sono due termini logici della umana ignoranza.

          La medicina, come scienza concreta, non è conoscenza della struttura anatomica di un organismo o dei componenti chimici della costituzione umana, ma la scienza delle manifestazioni vitali dell’uomo in rapporto al dolore, all’intelligenza, e alle funzioni complete degli organi. Dico scienza nel suo ideale da raggiungere non nell’attuale fase del suo progresso, nella quale dolore, intelligenza e funzioni rappresentano il mistero della vita non sondato.

          L’uomo si ubriaca di parole, e la teorica e dottrina mediche, lette nei libri o esposte dalle cattedre, ci trasportano lontano dalla realtà che tutti i medici toccano con mano tremante nella pratica clinica.

          In realtà se le conquiste ci paiono giorno per giorno più grandiose, è perché il punto di osservazione del terapeutico si sposta a misura che il progresso razionale delle scienze sperimentali va innanzi.

          La medicina sperimentale di oggi, con tutte le sue branche sussidiarie, differisce dalla medicina che si chiamò iniziatica, e di cui non si conosce la verità, come la notte dal giorno – non perché questa sperimentale di oggi sappia più dell’altra, ma per la natura misteriosa dell’altra che toccava religiosamente l’essenza vitale come un mistero o un arcano che se oggi non è raggiunto dalla conoscenza umana, non sappiamo se i pochi d’allora lo conoscessero nei suoi elementi(3).(Ordinariamente sulla medicina antichissima, occulta, sacerdotale e divina le idee sono imperfettissime perché questa che fu INIZIATICA, si confonde con la libera pratica della profana medicina, che, dati i tempi e il loro stile, obbedendo a forme magiche, molte volte era schiettamente empirica. Le recenti scoperte negli scavi di Egitto e delle terre appartenenti all’antica Caldea, ad ogni papiro o ciottolo inciso che porta una formola di medicina magica si attribuisce un gran valore storico – e  si dice che a Tebe o a Menfi o a Babilonia si curava così o così. Ma questo patrimonio nuovo della storia dell’antichissima medicina empirica e profana non deve confondersi con quella che chiamasi medicina sacerdotale e divina o INIZIATICA. L’iniziazione sacerdotale non era, come tante volte ho avuto l’onore di chiarire, una università ermetica di studii e condizioni  letterarie filosofiche e naturali come di potrebbe intendere ora: l’iniziato non era l’uomo a cui si svelava un secreto medico o naturale che alle plebi si doveva nascondere, ma un ermetista nel senso che io ho dato sempre a questa parola, cioè un uomo cioè un uomo integrato al punto che aveva libertà di azione del suo Ermes o Corpo mercuriale o intelligenza effettiva. Quindi della medicina veramente iniziatica e sacerdotale nella sua purità non se ne può sapere niente, perché come sistema scientifico e dot trinato non esisteva – che nelle condizioni specifiche in cui lo costituivano volta per volta gli iniziati. Il valore ermetico VERBUM CARO, cioè della realizzazione in carne della parola realizzatrice, esclude assolutamente che un sistema omogeneo fosse adottato anche nei contatti volgari, dagli iniziati di tutti i templi. Esculapio nei diversi templi di Cos, Sicione, Epidauro, Neupacto si manifestava volta per volta con forme ed esteriorità diverse. I templi corrispondevano allora alle moderne cliniche dove i malati erano ricevuti per cura sotto la protezione del dio medicatore, con la differenza che le cliniche attuali a New-York, a Parigi, a Londra, a Berlino, a Roma sono più o meno identiche per metodi, mentre allora ogni tempio aveva il suo. Le infermità degli occhi ed Epidauro si curavano coi serpenti che leccavano la cornea degli infermi e a Neupacto col sangue del gallo bianco e a Sicione con le lacrime di pino. Alcuni eruditi volgari pretendono che i templi possedessero un formulario sperimentale completo raccolto attraverso le lunghe epoche di pratiche: ciò potrebbe essere vero nei templi di non INIZIATI ma di aspiranti riuniti in conventi quasi profani, ma già allora si tratta di medicina empirica volgare che prepara le ricerche di quaranta secoli posteriori nelle università europee. La medicina INIZIATICA deve essere intesa nel senso ermetico della realizzazione di un potere e questo non cade nel dominio dello storico comune, che non può discorrere ragionevolmente che della sola medicina jatrea (la bottega del medico) che è volgare e industriosa e commerciale.)

 Il medico razionale, cioè sperimentatore per effetti, è creazione posteriore al cristianesimo. L’empirismo si introdusse nel patrimonio della conoscenza medica per raziocinio di sperimentatore: come oggi certe formole di ricette sono stereotipate e applicate come cerotti su tutte le piaghe umane. Ma il medico puramente e strettamente razionale sarebbe un meccanico inferiore alla sua capacità dottrinaria se in tutti i casi pratici egli con apparente criterio scientifico non si lascia guidare da una intuizione chiaroveggente che egli marita alle conoscenze sperimentali e razionali della sua dottrina.

          I medici sommi contemporanei, come i più famosi degli scorsi secoli, sono maestri incontestabili dell’esperienza medica, ma nei casi migliori in cui eccellono sono degli artisti – sono cioè degli ermetisti che l’esame clinico e le prescrizioni curative indovinano, intuiscono, penetrano, di fuori del razionalismo ordinario con un rezionalismo più sottile, più inafferrabile, del ragionamento comune  a  tutti.

          È il sesto senso di cui ho parlato diffusamente negli Elementi di Magia. Un primo senso ermetico, un albore di  coscienza delle cose a cui il ragionamento degli uomini mediocri non arriverebbe(4).(Anche nei singoli casi d’ispirazione o lucidità o chiaroveggenza di clinici sommi il lato buono della manifestazione divina dell’intelligenza umana (nume buono) è visibile e tangibile. Porto un esenpio. Il diabete zucherino nei primi stadi non presenta quasi nessuna alterazione nell’apparenza di un uomo che molti credono florido e sano. Un medico che a primo sguardo indovina la glicosuria non può che essere un lucido, un ermetista per incidente. È ciò che si pretende attribuire all’occhio clinio di alcuni medici, cioè il potere di indovinare a primo colpo di vista l’esatta infermità del dolorante. Si racconta di Domenico Cirillo che sentì lo starnuto seguito da uno sbadiglio del carbonaio che scaricava la sua mercanzia, gridò: vai a coricarti e cavati il sangue perché corri pericolo immediato di morte. L’altro rise e la sera morì. Se ne raccontano tanti dei nostri professori contemporanei più famosi.)

 I medicastri e i segretisti ispirati o i mediums curanti non differiscono da questi superuomini della scienza volgare che dal punto di vista della dottrina naturale di cui hanno largo corredo gli uni e povertà grande gli altri.

          Il vero fattore della genialità applicata alla medicina pratica è il senso ermetico che guida, coadiuvato dalla conoscenza tecnica delle cose di cui dispone, colui che si prefigge la guarigione di un infermo. Sono gli ignoranti della più bassa specie possono allineare sullo stesso sgabello il medico geniale, penetrativo, che dispone per un momento del suo ermete e gli ispirati provocatori di miracoli ad ogni starnuto degli spiriti di morti che, beati loro, pensano a curare i vivi. Ecco perché mi sono sempre affrettato ad insistere presso tutti i miei pochi seguaci, che il ricco tesoro della scienza sperimentale non deve essere innanzi alle plebi intellettuali come un non valore e tanto meno disprezzato per inchinarsi alle gratuite manifestazioni di ciarlatanesimo in buona o mala fede che danno gli ispirati delle campagne e dei gabinetti di magnetismo.

          Io vorrei che la mia idea, fondamentale della SCHOLA, non venisse travisata e non intesa, perché sarebbe un delitto confonderla con la mistica propaganda di tutti i credenti del mondo dei morti e del sonnambulismo lucido delle isteriche.

         Nemico della coltura enciclopedica contemporanea e della specifica medicale, può esser solo un pazzo del misticismo religioso che attribuisce all’Invisibile (o mondo degli spiriti e del Nume), dato che esista un Invisibile nel senso volgare che vi si dà, cognizioni e sapienza che non ha e che non può avere.

         Se Ieve fosse una personalità vera e storica come l’idea mistica lo ritrae ai fedeli, e se Ieve formò l’uomo dal fango della terra, e se Ieve tutto dispone e tutto vuole, questo supremo Padre Eterno prima di definire una pleurite o una nefrite ispirando una sibilla, dovrebbe avere studiato ciò che in Europa vogliamo intendere con le due parole e concepirne l’idea in modo differente che non l’intenda un medico cinese, se la sibilla dovesse comunicare a un mandarino.

          L’Ermetismo, valore positivo dell’intelligenza umana espresso con un nome jeratico, è una integrazione di conoscenza e una penetrazione profonda della verità in sintesi delle cose, per quanto la preparazione storica dell’uomo integrabile lo rende possibile. Che l’alato Mercurio parli da dotto in un dotto o percepisce in un tipo progredito è cosa che non si ribella alle leggi progressive della intelligenza umana, ma che faccia cantare come Omero un mercante di merluzzo e un non senso che solo la fede religiosa può passare tra le verità dell’assurdo.

          Mi coprirei il capo di cenere e andrei per pentimento scalzo al Santo Sepolcro della Mecca se mi si facesse dire lo stesso che la così detta Scienza Cristiana e i guaritori medianici cercano di predicare alle turbe!

          L’integrazione umana è una verità in atto nella progressione dei tipi animali. Lo spiritualismo barocco, morboso, insensato del misticismo di origine orientale non è l’espressione dello spiritualismo iniziatico che intuisce la tipica formazione della farfalla che si evolge dal verme – spiritualismo e spiritualità che rappresentano la tappa integrativa dei poteri perfettibili dell’anima umana nella sua ascensione al tipo completo che per le plebi è divino.

          Il fondamento della dottrina ermetica è positivo nella legge della perfettibilità od integrazione che nella genesi naturale non rinnega le conquiste della scienza umana, né è un assurdo, né un atto di fede. Il tipo integrale dell’uomo è l’ennesimo stadio evolutivo della intelligenza e dei poteri umani. Spirito nel senso intellettivo e universale, Potere nella realizzazione con l’ambiente di vita, essenziale elemento manifestativo della unità cosmica o materia.

          Il misticismo è la formola manifestativa infantile della penetrazione ermetica che è scientifica e positiva. Lo spiritualismo mistico sta allo spiritualismo integrativo come l’atto di credulità tenera e sentimentale sta all’ipotesi della critica dei fenomeni.

          Come si vede, io, nell’idea fondamentale dell’avviamento di conquista, rigetto come puerilità di menti ancora connesse alle formole esteriori del tempio (esoterismo) tutto il patrimonio del neogiudaismo dell’astinenza ed entro nel senso pagano alla contemplazione della divinità nella sua manifestazione reale, integrante la natura nei suoi poteri.

         I neo platonici italiani sotto le grosse vernici di colori cristiani velavano il segreto naturante del tempio antico, anche perché le formole più morbose della poesia potevano inquadrarsi nelle personalità del mondo cristiano, come nella Divina Commedia. Ma parecchi secoli più tardi l’emancipazione liberale della ricerca non obbliga più noi prosatori a frodare l’università laica del diritto di protendere un indice per additare il Sole come tipo integrato della materia pensante e radiante. Nel pensiero l’intelligenza e nella irradiazione i poteri.

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