La vita nei sogni

Come sognare dei sogni veri — Consigli a chi vuol visitare dormendo il regno dei vivi e quello dei morti.

( Dedicato alle signore )

 

Dopo che molte riviste di cose meravigliose si sono occupate e si occupano dei sogni profetici e dei sogni veri, alla domanda che mi si fa di scrivere due parole sui sogni, ne scrivo brevemente e il più chiaramente possibile, anche perchè su questo argomento devo scrivere a lungo nel corso della filosofia e pratica delle due magie. Prima di tutto: come dividere i sogni?

1° — In sogni di origine sensoria

2° — In sogni del piano materiale astrale

3° — In sogni del piano astrale divino.

Gli uomini, anche i più perfetti (relativamente alla società in cui vivono) possono sempre illudersi con dei sogni di origine sensoria, i quali sono non altro che una continuazione della sensitività allo stato sveglio.

Le idee del giorno guaste e corrotte, antica definizione dei filosofi da quattro soldi il paio, risponde appunto a questi sogni: dormendo sotto una impressione sensoria qualsiasi, che delle volte sfugge alla osservazione più minuziosa, essi nascono e crescono nella nostra mentalità mentre il corpo fisico riposa.

Sono i sogni di tutte le persone di mentalità ordinaria, delle persone volgari non di sola apparenza, ma di sviluppo psichico. Basta percepire, dormendo, un suono, un canbiamento di temperatura, un contatto e l'immaginazione fa il resto. Basta coricarsi sotto l’impulso di una qualunque impressione dei sensi per avere un sogno relativo o analogo a quelle sensazioni. A questa specie di sogni io riferisco quelli che rivelano lo stato patologico di un individuo e i medici (che cosa non dovrebbero sapere i medici!) farebbero bene a leggere nei sogni degli ammalati il carattere delle affezioni e alterazioni del corpo umano.

Esiste tale un rapporto strettissimo tra i sogni e le infermità del corpo che si potrebbe scrivere, da chi ne facesse uno studio speciale, un vero Interprete dei sogni ad uso dei medici.

Raccomando ai miei colleghi di non ridere, perchè questo che io scrivo oggi sui sogni non è una offesa alla loro dottrina.

Cito un esempio da me controllato e che tutti, medici e non medici possono provare con la pratica: coloro che sono presi da affezioni reumatiche generali o da semplici catarri, mentre che il loro malessere non è ancora manifestato, sognano l’acqua, il bagno, una immersione, una doccia accompagnata nel sonno sempre da un senso di freddo acuto. I tendenti invece a malattie asmatiche o ad affezioni cardiache o a soffocazioni sognano con frequenza il fuoco, il caldo ecc.

Ripeto: io non mi profondo in discussioni e non scendo ai particolari perchè ne dovrò scrivere più ampiamente; solo per contentare una persona che mi si dirige per avere un mezzo come rendere utili le ore di sonno, io scrivo il più succosamente possibile di tali questioni altissime eppure tanto semplici che toccano l'animo umano.

Nelle persone che fanno questi sogni di origine sensoria il corpo astrale o perispirito o corpo fluidico è molto aderente al corpo fisico. Non percepiscono dormendo che solo le idee generate dalla ripercussione del mondo materiale sui nostri sensi materiali.

Mentre che appena appena il corpo astrale si perfeziona, eccoci a fare delle passeggiate nelle vicinanze e sotto l'impulso di un desiderio ben determinato si possono vedere dormendo le cose che le mura, allo stato sveglio, e la lontananza ci impediscono di conoscere.

Questo, nelle persone cui spontaneamente si affaccia il fenomeno, può essere coltivato al punto che chi si pone a dormire può tracciarsi il quadro delle visite che intende fare mentre il corpo riposa. In questo caso si hanno vere uscite del corpo astrale che non lasciano il piano della terra in cui viviamo.

Al solo pensarci su, tutte le signore immaginose e tutti gli uomini curiosi si divertirebbero un mondo a sognare così! e questo che io scrivo seriamente, parrà a qualcuno che io voglia far rivivere nelle menti dei lettori i portentosi ricordi delle mille ed una notte. Eppure la cosa è comunissima: molte persone, specialmente le persone dedite alla lettura, quelle che hanno sviluppato il sentimento di un ideale, coloro che menano una vita semplice e non si fanno accecare dalle passioni, hanno e mettono in pratica, senza sapere il come, sviluppata questa facoltà dell’anima umana. Il punto scabroso della questione sta nel ricordarsene quando si svegliano, cioè non tutti sanno comprendere la memoria persistente allo stato di veglia di ciò che in sogno si è visto.

E anche in questa seconda specie di sogni ci entrano i medici e la medicina: perchè questo andar passeggiando in sogno per le case degli altri, ci mette nell’animo non solamente le idee delle cose mai pensate, ma anche i germi della sanità e della morbosità.

Ai miei colleghi questa mia affermazione che non può essere immediatamente dimostrata coi fatti — ma che con studio sereno si può sperimentare negli studi ipnotici — fa ridere e deve far ridere, se no addio teorie microbiche e sieri relativi!

In sogno, viste le corrispondenze tra il corpo astrale o mediatore plastico o perispirito e il corpo materiale, avviene che le impressioni che si ricevono sono assorbimenti di cose reali e rispondono ad impressioni reali. Questo che pare un mistero profondo come il mare, non è che dell’ipnotismo di oggi progredito del triplo nel regolamento delle sue leggi scientifiche.

Chi fa della medicina occulta, può dare all’ammalato un rimedio per mezzo del suo perispirito o influendo su di esso e così la infermità ad un sano.

Ma di questo, importando poco alle signore cui il presente scritto di preferenza è dedicato, discorreremo in altra occasione; nella presente contentiamoci di consigliare come praticamente mettersi in condizioni fisiche tali da sognare e vedere quello che si vuol vedere.

« Innanzi tutto non andate a letto dopo aver mangiato e bevuto molto copiosamente: non dico siate parchi, ma non rimpinzate il ventricolo di cibi che pel volume loro diventano indigesti. È utile coricarsi almeno un paio d'ore dopo cena e non cenare troppo tardi. Mantenersi in uno stato di spirito molto sereno e non coprirsi tanto da aumentare la traspirazione fino a sudare. Più le funzioni del corpo materiale sono in equilibrio, e più il perispirito o corpo astrale è libero. Perciò le signore nel periodo di luna rossa non tentino l’esperimento.

Andando a letto avere la volontà calma e non impetuosa di vedere la tale cosa e la tale persona, e preferire le cose e le persone che si amano e le persone da cui si è sicuri di essere amati con intensità. Due amanti che facciano questo con assiduità, finiranno col vedersi ogni notte, con o senza ricordarsene allo stato di veglia — perchè due persone che desiderano di vedersi in sogno finiscono sempre con l’evocarsi scambievolmente ed incontrarsi a mezza via. »

Ma come conservare la memoria di ciò che si fa in Sogno? — Qui il rimedio da suggerire non è nelle facoltà di ognuno, solo posso consigliare che per facilitare il ricordo non bisogna nè farsi svegliare da rumori esterni nè dall'entrata di persona viva materialmente nella stanza da letto, perchè qualunque risveglio brusco determina la brusca rientrata del corpo astrale nel corpo fisico e la memoria si perde.

Veniamo ora a consigliare alle signore i profumi più indicati a far sognare e i più pronti a far dimenticare.

L'iride fiorentina, il muschio, il patchouli, il fieno, la rosa, questa in dose molto leggera, giovano a far sognare e ricordare. La cannella, la mandorla, l'opoponax, la canapa indiana e il papavero, a far dimenticare.

Tra le sostanze che si mangiano: le cose molto amare o molto dolci, le molto acri e le molto acide non fanno bene.

Le creme, il miele acidificato, la cioccolata, il tè e latte, il tè e lauro, il tè e cammomilla, la mandorla amara del albicocco (qualcuna), l'alchermes, il ginepro, il wiski (delle gocce su un mezzo quadretto di zucchero) riescono utili.

Appena entrato nel regno della visione reale nei sogni, bisogna desiderare di ascendere ed entrare nel piano astrale divino, nei quali si hanno contatto con gli spiriti dei morti e con gli spiriti dei vivi in piani superiori.

In questi sogni si possono vedere le persone care che non son più sulla terra e che l'affetto nostro evoca — si può per simboli per similitudini e per fatti avere conoscenza delle verità nascoste — si può entrare in comunicazione con lo Spirito di Dio o spirito universale e si può diventar Profeta.

Ma, bisogna osservare, che le signore non desiderino di vedere i morti alla vita della terra in continuazione; perchè essendo quella una vita migliore della terrena, noi, evocando il regno degli spiriti a noi cari, li attiriamo nell'orbita da cui essi tentano di liberarsi — ed anche perchè a furia di praticare i morti si vive la vita dei morti ed allora, vivi, si rinunzia al mondo delle vanità, si ama la pace e il bene, e tutti i nostri simili, e tutte le consuetudine della nostra società, o tutte le miserie della vita quotidiana diventano per voi degli incubi e la vita bisognerebbe trascorrerla in una foresta, o, come io faccio, lontano da ogni occhio amico e nemico, circondandosi di indifferenti e di sconosciuti.

Questo è in breve quanto in breve si può dire dei sogni, che le signore lo mettano in pratica, per quanto possano e se qualcuno ha bisogno di consigli me ne scriva per lettera al Mondo Secreto, e sotto il nome che è firmato o il segno, darò su questa rivista il consiglio che mi si chiede.

 

G. KREMMERZ

 

 

BIBLIOTECA DEL « MONDO SECRETO »

 

vincenzo cavalli — L'occulto e l'occultato o carte in tavola.

Napoli, ditta editrice Erasmo Travi. 1898. L. 0,60.

 

Do il posto d’onore all’opuscolo del signor Cavalli, che ha sentito (e gliene son grato) il bisogno di dedicarmelo. Come dal titolo Carta in tavola s'intuisce giustamente, l'A. che è persona intelligente e scrittore purgato, torna a ripetere tutte le asinerie che la gente di poco studio scaglia su questa scienza occulta, pel solo fatto che si chiama occulta; e dimostra, con mio gran cordoglio, che io non ho la fortuna di annoverarlo tra i miei pochi lettori. Se cosi non fosse, il signor Cavalli non avrebbe fatto veder la luce ad un libro che in parte ripete delle cose fritte e in parte discute delle cose e degli argomenti che io ho discusso... come meglio so e posso.

Il libro si apre con un periodo di Cornelio Agrippa, che dà del fallace e dell'inesistente alla Magia. A parte che l'Agrippa suonò nel suo sacco molte noci, che non erano della sua foresta e che tra lui e Maestro Tritemio vi è molto che li separa, resta il dubbio a chi fa la critica alla moderna che il De incertitudine et vanitate non risponde all'opinione vera dell'autore: se io fossi un carattere fiacco, e vivessi in tempi oscuri e la compagnia di Lojola volesse comperarmi, dopo scritto un trattato rudimentale di Magia naturale e divina io potrei, senza intimamente cangiar d’opinione e di fede, stampare un secondo libro sulla vanità della magia — quindi l'amico Cornelio, nel caso speciale, non fa testo.

In quanto al resto pare che tutto ciò che dell'occultismo dà sui nervi all’Autore è l'occulto occultato, per cui egli si crede in diritto di metter le carte sotto la tavola e gridare accidenti a chi non accende i lumi, grido moderno dei lampionai dello scibile.

Come accendere questi lumi! mio Dio! come illuminare tutti costoro che invocano l'avvento e la creazione di un faro che sveli, nuova lampada alla Röntgen, il di dentro e il di fuori delle misteriose e tenebrose iniziazioni magiche? Con un mezzo molto semplice: con un invito a tutti quelli che dispregiano l'occulto a partito preso di studiare, di praticare, di unirsi e formarsi una opinione giusta di quanto finoggi non sanno che molto imperfettamente; che se si vuol giudicare senza studiare e senza sapere, si corre il rischio di far sorridere coloro che hanno studiato e sanno

 

Or tu chi sei, che vuoi sedere a scranna

Per giudicar da lungi mille miglia

Con la veduta corta di una spanna?

 

— Ma è il secreto che ci urta, grida il signor Cavalli, che bisogno vi è di stare in secreto a covare un secreto?

Questo mi ricorda il dialogo di una commedia. spagnola: un signore che divenne geloso e furioso perchè la sua gentil metà, che si figura un bel tocco di ragazza, si divertiva ad avere un secreto pel marito, il libro di devozione, che ella andava a leggere in una stanza appartata. La poveretta credeva che il marito fosse volterriano e che non glielo avesse lasciato leggere: ma viceversa il marito era un imbecille che prendeva gelosia del libro... rivale senza conoscerlo.

Il signor Cavalli, se ha un po’ di tempo da disporre, legga non il libro di devozione ma la favola di Amore e Psiche e ne tragga delle conclusioni per se, senza protocollar niente, e rifletta sul consiglio che le sorelle davano alla signorina Psiche, di accendere una lanterna mentre il mostro dormiva. L'incauta sorprese il bell’angioletto Amore, il più bello di tutti gli abitatori del ciclo, che, schiusi gli occhi, andò via per non più ritornare.

Il signor Cavalli, dopo letta la bellissima favola, griderà: — Ma questo stupido ragazzo alato poteva fare a meno di scapparsene: perché non farsi godere, vero marito alla moderna, con un lampione e in piena luce, dando alla sposa (pag. 18) le PROVE vive, I DOCUMENTI attuali, I fatti freschi e palpitanti DEBITAMENTE POI REGISTRATI PARAFFATI E PROTOCOLLATI IN ARCHIVIO?

Se non che il signor Cavalli e i filosofi di pari valore hanno un bel gridare le belle teorie; se Psiche non serba il patto col suo sposo, Cupido l'abbandona e il consigliarle ad accendere la lanterna è cosa da traditore e da invidioso... piuttosto, l'A. nel po’di vita umana che ancor gli resta, faccia voti che a lumi spenti, una mogliettina dell’invisibile gli vada a sedere a lato e stia attento a non violare il secreto e a non accendere i lumi!

Che cosa ho da farvi io se il secreto risponde ad una precisa necessità del Vero Assoluto? Così è, e così è: non è in facoltà dell’uomo di cambiare la natura delle cose. Comprendo perfettamente che la natura umana è avida di sapere, ma la Provvidenza ha così ben disposto le cose che ogni uomo ottiene per quanto vale. La selezione della specie del signor Darwin, come legge naturale, applicatela alla sapienza umana. D’altronde è falso che lo spirito moderno tende a mettere in balia di tutte le persone i ritrovati delle scienze: questo sarebbe anarchico e la, scienza non è anarchica, perchè tutti gli uomini e il contenuto intelligente degli uomini sono tra loro gerarchicamente organizzati in ragione del loro sviluppo e della loro perfezione. Tutto ciò è riconosciuto vero dall'organizzazione dell'insegnamento in tutti gli stati moderni: l'analfabeta non si manda a studiare anatomia o diritto internazionale nelle università ed intanto si crede e si gabella per moderno il grido: svelate il nostro secreto alla scienza dei Magi che assume l’aria di una scienza perfettissima, e quindi da essere insegnata nella Università Superiore a tutte le Università del mondo profano. Dico inoltre che è poco gentile supporci tutti di mala fede o illusi, per il solo fatto che affermiamo che un secreto è necessario: gli stati moderni hanno leggi e disposizioni speciali per le fabbriche e le vendite di polvere pirica, di dinamite, di esplodenti; gli stessi farmacisti hanno speciali raccomandazioni per la somministrazione e la custodia dei veleni; ora se noi non siamo in mala fede perchè dovremmo dare nelle mani di coloro che possono abusarne il secreto che potrebbe far male grandissimo agli innocenti e stabilire senza merito intrinseco la supremazia di uno sul male di cento altri che non ne saprebbero profittare?

Perciò l'esoterismo di tutte le epoche invita a studiare e a meditare, perciò Edipo, nella favola greca, che scioglie il famoso enigma, diventa cieco: per averlo detto ad alta voce uccise la Sfinge ma non fece il suo bene nè il bene degli altri.

Edipo non disse che una parola: l'Uomo: e su questa parola si aggirano tutti gli studii profani da che mondo è mondo: tutti gli uomini studiano il gran secreto dell’uomo per.... dominare altri uomini. Pare un gioco di parole ed invece è una verità della vita pratica, e chi manca di fede nella Provvidenza divina dovrebbe inchinarsi innanzi a questa grande prova di essa, che impedisce a chi non ha la virtù dell'animo, l'intelletto della verità di cose che lo renderebbe signore e tiranno degli altri suoi simili.

Siate virtuosi e avrete la luce — questo dicono tutti i Cristi di tutti i secoli e di tutte le nazioni, e quando dieci professori, di quelli che gridano come ossessi contro la superstizione dell'occultismo, arriveranno ad afferrare il secreto della sfinge, se avranno la virtù o non l'avranno, sentiranno il bisogno di stringersi nel silenzio, capiranno il perché deve impedirsi agl'impreparati di arrivare.

Un'altra leva del volgo e degli studiosi volgari è di farsi credere più degli altri e altre persone hanno scritto agli occultisti arrivati: se avete un secreto liberatelo al mondo, avrete fama, titoli accademici e fortuna.

Questo è volgare: perchè o il secreto non nasconde nessuna verità ed allora chi dice di possederlo è un impostore e i suoi secondi fini verranno subito alla luce; o il secreto dell'enimma veramente si possiede e in questo caso non potrete dare al suo possessore nè fama, nè titoli accademici, nè fortuna, nè merito che voi abbiate per l'umana vanagloria perchè egli non ha bisogno di niente perchè possiede tutto ciò che gli è necessario.

Anche decretaste per lui il trionfo del Cesare, non riuscireste che a togliergli la pace per quattro o cinque ore ed egli non ve ne sarebbe grato. Se a me, che vi affermo tutto ciò, neanche volete credere, io non me ne dispiacerò, ma comprenderete dal seguito che io, scrivendo il Mondo Secreto, non ho avuto e non ho altro scopo che di attirare l'attenzione degli studiosi sulla verità.

L'A. se la piglia anche con le sette, sul perchè di una gerarchia, sul perchè delle logge. In questo stesso fascicolo il Mondo Secreto pubblica il discorso del signor Encausse al Congresso di Londra, e ne è detto abbastanza.

In quanto agli elementari o elementini non è il caso di farne ora la disamina, giacché le evidenze per noi non si discutono con gli altri che le rinnegano chiudendo gli occhi dello spirito e del corpo allo studio di esse. Un giorno gli scolari (mi pare che me ne discorse il senatore Bonghi) gridarono un grido di guerra contro il classico greco: abbasso senoFonte! NON vogliamo PIÙ platone! Gli adulti sorrisero, perchè i ragazzi non volevano più saperne dell’ellenica favella — perché era una cretineria sciuparvi su del tempo che si sarebbe passato più utilmente in osteria.

S'impara più in un'oretta là

Che in dieci anni all'università.

Eppure l'ombra artistica della lingua di Omero e di Saffo (come gli elementari magici urtano il pianoforte nervoso dell'Autore) scuoteva la psiche degli scolari ribelli, non ostante i quali, gli artisti son restati e restano gli elementari in evidenza e in fatto, Degli elementari ne parlerò diffusamente, e se l'A. mi leggerà, non faccia che tentare la prova o farla tentare, se non può personalmente, onde la presentazione ufficiale a tali brave persone avvenga in modo indimenticabile.

D’altra parte l'A. per accettare la Magia come una verità, vorrebbe che io ne dessi una pubblica rappresentazione nel teatro S. Carlo, tra una sonatina dell'orchestra e una piroetta della prima ballerina — infatti, dice testualmente l'A., « invece che scrivere libri che insegnino a divenire mago o fata agli altri senza che i loro eccelsi autori lo siano divenuti, o che si sappia stiano per divenirlo, gioverebbe assai più farci vedere un cencio di mago autentico in azione o di fata genuina all’opera...» Io ci avevo pensato da tempo ed ora son lì lì per decidermi, tanto per allettare e propiziarmi l'A. penserò come pubblicamente far risorgere un morto dalla bara e far venire fuori, in pubblico, dei biglietti da mille dal postremo della coda di un asino. Questo secondo miracolo convincerebbe certamente tutti, specialmente quelli che potrebbero acchiapparne una dozzina appena la coda fa cenno.... di metter alla luce gli autentici ritratti di cui è sopra.

Vorrei contentare anche l’A. sulla parte che riguarda la mia rivista, a rimodernare i vocaboli sfatati e smagati: ma interamente non posso. Questa sarà opera di altre persone, dopo di me. Io mi son proposto di far conoscere che la Magia dei Magi comprenderà tutte le leggi assolute, cioè schematiche dell'ordine materiale e spirituale esistente e che la sua pratica creava il sapiente o mago. Per far questo non posso procedere senza illustrare le formule antiche e servirmene. Do’ un passo innanzi, cerco di raccogliere intorno a questa scienza degli studiosi che non abbiano nessuna ossessione di negare a priori; fatta la scuola, (e non una setta perchè l'occultismo non è settario, e perchè la scienza non è una congiura), il Giovanni Evangelista verrà dopo, ma dovrà dire: noi siamo figli di maghi e magia fu sapienza dell’arca: quindi la verità è una, noi torniamo all'antico con forme nuove. Quando un moderno si impadronisce di G. B. della Porta, viene su Lombroso è la sua scienza della criminalità; l'A. che fischia alla magia e alla fisiognonomia del suo concittadino filosofo, si inchina ai ritratti dei criminali del professore torinese. Se ci fosse stato qualcuno che avesse riannodato il Porta al Lombroso, il della Porta potrebbe passare per il fondatore della scuola antropologica criminale italiana...

Per ora preparo il miracolo dell’asino che mette fuori i biglietti di banca cui ho accennato... e lasciamo stare G. B. della Porta e le sue malinconie.

Kremmerz.

 

Fotografia del pensiero e fotografia degli spiriti

 

+ Al Congresso spiritualista di Londra fu comunicata una memoria del Comandante Darget, la quale è molto interessante.

Lo scrittore dico che le sue ricerche intorno allo spiritualismo ed al magnetismo, cominciate da lui nel 1871, gli han fatto supporre, nel 1883, che il fluido magnetico, aiutato dalla luce ordinaria, poteva dar luogo ad impressioni fotografiche.

Per conseguenza egli si recò da un fotografo per farsi fare il ritratto, dopo d’aver scritto su d’una carta le seguenti parole: « Io voglio avere sulla mia fronte o un triangolo, od un circolo, od un quadrato» e difatti sulla immagine fotografica fu ritratto con un circolo sulla fronte.

Sospese alquanto tempo i suoi esperimenti, finché, nel giugno del 1894, il Dr. Baraduc, riconoscendo in lui attitudini speciali, lo chiamò nella propria casa, dove ottenne, con l'aiuto dell’elettricità e dell’imposizione delle mani, sulle placche fotografiche, delle figure di uomini e di animali. Questo lo condusse all’idea che tali figure potessero forse ottenersi pure col solo processo di porre le mani al disopra delle placche.

I risultati maravigliarono il Baraduc a tal segno, che si recò dal Comandante Darget, con tutto l'occorrente per operare nella sua presenza, ed ecco quello che narra nella sua memoria intitolata: « Differenza grafica dei Fluidi»: Nel maggio del 1896, il sig. Aviron de Tours, fece diversi esperimenti col Comandante, sopra diverse placche che questi recò con sè, usando il solo contatto delle dita sugli orli. Il sig. Aviron gli richiese di pensare ad un oggetto, e l’altro rispose che penserebbe ad una bottiglia, e difatti, quando la placca fu sviluppata, vi si scorsero alla superficie i contorni d'una bottiglia. Da quel tempo il Comandante ha fatto più di trecento esperimenti, adoprando diversi metodi per remissione del fluido psichico.

Questi metodi comprendono: la direzione delle mani verso le placche, senza contatto; le dita in contatto con la gelatina o la lastra, mentre questa si trova nel bagno di sviluppo; lo stesso con le dita che sfiorano il liquido; lo stesso con le dita a distanza; le placche poste per un certo tempo dalla parte della gelatina o del vetro, in contatto con la fronte dell’operatore, ed anche talora tenute al disopra della fronte.

In tutte queste circostanze, furono ottenute delle fotografie, le cui risultanze erano frequentemente, secondo ogni apparenza, governate da un’intelligenza, come vi furono evidenze di varie forme e talora di scritti.

Egli sperimentò sotto l’azione del caldo e del freddo ed ottenne dei risultati affatto diversi ; mostrandosi assolutamente necessario, come conchiuse, per poter riuscire, di magnetizzare le lastre col toccarle, o col dirigere le dita verso di esse.

In parecchie circostanze, egli produsse, a volontà, taluni effetti con l'azione del solo pensiero. Egli trova positivamente, che i risultati variano a secondo dello stato di salute dell’operatore, come spesso avvenne, che una lastra, a momenti, posta a contatto del gomito di una persona inferma, diede figure dissimili da quella che si ottennero col contatto di persone sane: e conclude che verrà un giorno in cui le malattie potranno essere diagnosticate dai raggi od irradiazioni proiettate sulle placche. Il fluido vitale si sprigiona da tutte le parti del nostro corpo ; ma le dita, gli occhi e la fronte sono i più sicuri sbocchi per proiettarlo.

+ Nel n° 3 del nostro Mondo Secreto. a pagina 171-172, noi promettevamo agli studiosi una riproduzione di fotografia spiritica ottenuta in casa della Contessa Elena Mainardi a Pisa. La quale studiosa signora, possedendo delle qualità medianiche ottime, in occasione del Congresso di Londra ha presentata una sua memoria degli esperimenti fatti in casa sua a Pisa. Ora tra questi esperimenti come avemmo occasione di notare altra volta, riuscitissimi furono quelli delle fotograne degli spiriti o fotograne medianiche, o fotograne psichiche: tanto chiamansi come si vogliono per gli scienziati, rappresentano in ogni modo la prova che se non esistono per essi gli spiriti, le proprietà dello spirito umano, della psichedell’animo cominciano a diventare innegabili e degni di ogni attenzione di uomini seri o che non desiderano di passare tra i poco seri.

La fotograna che noi ora pubblichiamo è tra le migliori riuscite di cinque o sei mesi or sono. La Signora Contessa avrà avuta in questo lasso di tempo risultati diversi e migliori, che appena ci saranno comunicati non mancheremo di informarne i nostri lettori.

KREMMERZ

 

Fotografia di uno spirito o immagine fluidica ottenuta in completa oscurità

in una seduta in casa della contessa Mainardi a Pisa.

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