Il costituto del 20 dicembre ci presenta un nuovo personaggio più interessante di tutti i precedenti; dacchè non si tratta di femmine maritate, e di vecchie arpie, ma si d'una fanciulla appena uscita di adolescenza:

Benvenuta Gratiadei, richiesta che opinione s'abbia di sua madre, rispose:

"La ho sempre tenuta per dona da ben.

Richiesta sera dimestica della Menegota, e di Lucia, rispose:

"Venivano a domandar in prestito qualche cosa, come il scaldaleto.

Richiesta se lo stregamento dei buoi della Scarambea l'era noto, rispose negativamente; poi soggiunse turbata:

"se però mia madre non mi avesse fatto qualche cosa a ciò non mi

"ricordassi.

Le furon letti i costituti di Lucia del 15 e del 17.

"Non so di averlo fatto, a meno ch'io non fossi stata onta da esse,

"e che mi avesse parso come un sogno; perchè mi ha parso di trovarmi

"in compagnia di gatte, e di ridere e di ballare.

Interrogata di nuovo, e con minaccie, rispose:

"Ben è vero, che alcune volte comparve in mia casa un giovane che

"pareva un foresto, e mi faceva all'amore e comparivan sonadori, si

"balloavan.

Richiesta intorno questo giovane, rispose:

"Fu quello che mi bollò su d'una stalla con un ferrazzaolo fogato, e

"Mia madre gli pose sopra l'anello che ha senza preda e mi disse che

"quel giovane era il diavolo, e che io non dovessi dubitare che mi a-

"verebbe sempre ajutata: ma sono alcuni anni che non posso ben ricor-

"darmi, perchè non avevo tutto il mio giditio. parmi che mi donasse

"anche delli quattrini, non saprei dir quanti: li diedi a mia madre, che

"è stata una traditora assassinare una sua creatura a questa maniera.

Richiesta se fosse intervenuta a' convegni diabolici, rispose:

"Tutto mi sembra, come ho detto, un sogno: e parevami che sempre vi

"fosse il diavolo in forma di quel giovcne.

Interrogata se abbia portata quella tal insalata, rispose:

"Sì, d'ordine di mia madre: mi venne dietro Lucia per osservare se

"questa vostra figlia la mangiava; e tornò dicendo che aveva vista man-

"giarla: allhora tutte ci ponessimo a ridere (c'erano lì la Menegota e

"la Mercuria) gridando - La la gha magada! - La la gha magada!

Richiesta che nome s'avesse il diavolo suo innamorato, rispose di non ricordarsene.

Richiesta se portava sul proprio corpo qualche segno diabolico rispose:

"Sì, lo ponno vedere.

Quibus habitis sec tab. Iudex Jusit eam denudari, ut possis videre signum factum a diabolo: quae denudata et bene visitata repertum est signum super humerum sinistrum magnitudinis unius grani lentis.

Lo che udito, il signor giudice ordinò che la si disspogliasse a fine di poter vedere quel segno diabolico, essendo stata spogliata e visitata, quel segno fu scorto sulla spalla sinistra, ed era della grandezza d'un grano di lente.

A piè di questa pagina (la 137,), leggesi:

"Sin qui mandato un somario a salsburg.

Le disposizioni della giovane benvenuta, avendo confermata la complicità della Prentogana di Tilla, e di sua figlia Polonia, stava per essere spaccato contro di esse un mandato d'arresto quando il Bargello a noi noto fece protocollare quanto segue:

«Isepo Horiziano, officiale di questa corte, espose qualmente la preg-

«gion di sotto è mal sicura, e senza chiusura: perciò protesta, che, in caso
«che accadesse qualche cosa a Domenica Gratiadei che in detta preggion
«si trova, essendo le altre di sopra impedite da altre persone, contenute
«nel processo, che non gli sia attribuito a mancamento. Dipiù espone
«qualmente Isabella Gratiadei, detta la Bretogana, e Polonia sua figlia,
«non si ritrovano in Villa, et aver inteso che siano absentate, e siano
«andate a Verona.
Il 23 Dicembre Benvenuta subisce un altro interrogatorio ove son da notare onicamente che dice essersi ricordata, che il diavolo suo drudo si chiamava Martinello; e denunzia complici dello stregamento dei buoi dello Scarambea Zenevra Chemola di Castellino e la moglie di quel che
«ha una natta in faccia, nominato Agostino Fitola».
Il 24 Dicembre Lucia denunzia complice Maddalena moglie di Antonio Andrei detta la filosofa; conferma che Santo Peterlino era, non solo stregone ma capo degli stregoni, perciò detto il caporale: rivela le parole pronunziate da Dominica Gratiadei quando manipolava l’unguento destinato a malefiziare Cristoforo, che consistono in una scellerata maladizione: palesa d’aver unto Agostino Agostini per vendicarsi; e denunzia nuovi complici.
Qui cade una petzione di Santo Peterlino, che, asserendo la sua età settuagenaria, e la sua nota probità, chiede d’esser sciolto di prigione ov’era stato tradotto pochi giorni prima in conseguenza di un mandato d’arresto di cui ommettemmo la trascrizione. Ce ne ha qui un altro spiccato contro la Filosofa, e accompagnato dal processo verbale della cattura di lei:
Il 2 Gennaio 1647 Domenica Gratiadei depone:
«L’ordine che tenevamo nell’andare ai giochi era il seguente: tutte
«venivano le nominate: io con Santo andavamo avanti, e le altre se-
«guitavano, tutti in forma de gatti: il diavolo sempre precedeva. Alcune
«volte pareva che fossimo a conviti grandi, commedie, balli, soni, canti;
«et allora il diavolo in forma di becco stava in piedi sovra di un palco,
«e, subito entrati alla sua presenza, si va a fargli riverenza sempre bal-
«lando; poi si va alla tavola, dove pare che siano molte vivande, in capo
«stanno li caporali.
Richiesta dove tenessero que’ congressi, e quanto durassero, rispose:
«si ponno fare tali congressi dove si vuole: una volta all’anno sola-
«mente si osserva questa cerimonia, e noi l’abbiam osservata nei prati
«per andar a Piazza; ma non parevano prati, e piuttosto abitazioni di
«palazzo con sala alla grande: i banchetti durano poco tempo, però par
«che vi stiasi assai.
«Alcune volte sembrava che il diavolo si sentasse su d’una cadrega
«bella, e che fosse un gran personaggio al qual andavimo a baciare…..
Il 7 Gennaio Santo Peterlino alle domande che gli vengono fatte, accompagnate dalla lettura delle deposizioni che lo gravano, non risponde altro che:
«non è vero niente; no so niente; nemmeno ne voglio fastidio; non
«liber come il pater noster; non so di queste baje.
Vien confrontato con Lucia, ed assistiamo ad una scarica rabbiosa di-si ch’è vera! – no che non è vera! –
Il 10 Gennaio, la Filosofa (curioso personaggio troppo presto scomparso, come vedremo) vien assunta ad esame. Da principio nega tutto, poi ne dice più che non l’è domandato.
A tirarla a rinunziare al battesimo era stata la Bretegana:
«ivi era presente il diavolo trasformato in un bell’huomo che pareva
«un capitanio vestito a livrea di rosso, ma era nero nel mostazzo e (nel
«mentre che da Santo mi fu buttata l’acqua sopra la testa, e diceva le
«parole del di sbattezzo) muggiva come fa un toro, soffiando che pareva
«un mantese.
Richiesta quali eran gli impegni contratti dalle streghe, rispose:
«si deve adorare il diavolo: quando si comunica si deve sputare pri
«de bocca il Santissimo et anco si toglie per fare delle furfanterie.
Richiesta della composizione dell’unguento con cui si ungevano per andar a’ congressi, rispose:
«si piglia dell’Eucaristia, del sangue di creaturine piccole, dell’acqua
«santa, del grasso dei morti, e, mescolando tutto insieme, vi si pronutia
«sopra le parole secrete della maledizione.
Richiesta come celebrassero lor congressi, conferma le deposizioni già note di Domenica Gratiadei: soggiunge ch’essa (la Filosofa) vi portò i cadaveri di alcuni bamboli, di cui nomina i padri.
«Li cavassimo di notte uno verso la porta grande et uno dalla parte
«della cappella ch’erano ancora freschi con le sue ghirlandine. Il quel
«gioco prima se gli taglia via la testa, poi brazzi, le mani, i piedi, i
«ginocchi; poi se gli cava fori dei grassi per far l’onto; e questo si fa
«tutto nella sinagogna delle strie; et ivi quei pezzi si mettono in pi-
«niatte, bollono poi si portano in tavola e si mangiano: alcuna parte
«nache si mette arrosto.
Prosegue denunziando altre streghe di cui vedremo in breve eseguita la cattura.
Termina descrivendo i malefizi di cui le streghe si giovano per suscitar temporali.
Il 13 Gennaio, la Filosofa ritratta, e dichiara falso tutto quanto ha confessato il 10. Il Giudice le intima, sotto pena di venir tormentata, che dichiari chi è stato a suggerirle quella scappatoia: essa risponde:
«avendovi pensato su, e considerato che per la sorpresa e per la paura
«ho detto tante baje, certo ho trovato che ho fatto errore, a dirvi quelle
«cose, perché se avessi confessato, mi avreste ormai liberata, e saria tor-
«nata a casa: invece sono stata una minchiona a dirvi quelle cose che
«non son vere.
Il Giudice le tien parola, e la sottopone al tormento: eccola levata in alto che grida:
«o santo Iddio! è vero tutto quello che vi ho detto nei miei primi
«costituti; ratifico che sono una stria, ma lasséme zò per carità!
Fu calata, e intanto che le si rimettevano le ossa a posto non cessava di lamentarsi.
«O Giesus: fè pian! Oh li mie brazzi! Oh le mie man! Come le ze
«vegnute negre!
Nell’interrogatorio di Domenica Gratiadei del 18 Gennaio troviam particolari d’una oscurità ributtante ed ai quali non sapremmo far la menoma allusione circostanziata: basti dire che tutto ciò vale a sepre più confermarci nelle opinioni che queste turpissime femmine, conquise da spavento, si lasciavan tirare a deporre ogni stravaganza o enigma che la immaginazione lor suggeriva, sperando con ciò di schivare la tortura, e propiziarsi il Giudice.
Il 25 Gennaio, Santo Peterlino è sottoposto al tormento; ma persiste invitto ne’ suoi dinieghi.
Il 27 la giovine Benvenuta dichiara che tutto quanto ell’ha confessato precedentemente è falso; carpitole da paura e sorpre a. Per la singolarità del caso, ed anche per chiarire gli spaventi da cui gli accusati si trovavan sopraffatti da’ quai cacciati ne venivano a confessioni di cui mal sapevano poscia rendere conto a sé stessi, trascriviam qui una pagina di questo costituto del 27.
Benvenuta, interrogato se sia memore di ciò dinazi deposto, risponde:
«so bene che ho ditto qualche cosa; non è però vero niente, perché se
«ben le ho ditte non le ho però fatte.
Ei dicto quomodo aurea hoc inficiari, cum jan sponte confessa, fuerit in sui constitutis quae legi mandavit: quibus lectis, et per eam de uno in onum bene intellectis, respondit:
Dettole come mai ardisse ritrattare ciò che liberamente aveva confessato nei costituti sui anteriori, che le si fecero leggere, poiché li ebbe uditi, ed un dopo l’altro attentamente ascoltati,
rispose:
«se ben le ho dette, non le ho però fatte tai cose: le avrò racconta-
«te, perché le intesi dire.
Richiesta da chi sia sta indotta a negare le cose predette che già avea confessate, rispose:
«io sono stato istrutta altrimenti: ma le nego perché non son vere.
Richiesta perché non disse così da principio, rispose:
«rispondeva conforme che mi veniva domandato.
Admonita ad dicendam veritatemcirca consocio set consociasquum jam per propriam ipsius confessionem fuerant jura Fisco acquista, a quibus nullo modo recedere Sua Dominatio intendit respectu suae personae:
respondit:
Ammonita che dica la verità rispetto a’complici; essendochè il Fisco mediante le precedenti confessioni da lei fatte ha già acquistato dei diritti, a cui Sua Signoria non vuol menomamente rinunziare; rispose:
«dico che quel che ho detto non è la verità, mi: che volete che dica?
Richiesta s’ella ha mai data alcuna polvere a Maria di Sparimani, rispose negativamente.
Tunc judex mandavit per me Cancellarium legi consitutum Luciae Cavedenae factum heri in illa parte in qua dicta Lucia expo nit polvere datam per Benvenutam Mariae Speramani: quo lecto,
respondit:
Allora il Giudice ordinò ch’io le leggessi quella parte del costituto di jeri in cui Lucia dichiara d’aver dato a Benvenuta la polvere da ministrarsi a Maria Sparamani. Lo che udito leggere,
rispose:
«non è vera niente.
Admonita ad dicendam veritatem, et ad magis illam convincendam de mendacio, Iudex mandavit adduci Luciam a praesentiam ejusdem Benvenutae: quae cum adducta esset…
Fu ammonita che dicesse la verità; e a fin di meglio convincerla di bugia il Giudice ordinò che Lucia fosse menata a confronto con la Benvenuta: la qual Lucia poiché venne…
Qui c’imbattiamo in un diverbio ch’è troppo lungo e sconcio per poterlo riferire intero: eccone un saggio:
«Lucia. Si ch’è vera, e fu a casa tua avanti le vendemmie che ti
«m’ha dito – le sai, ho dato de quelle polver sotto a naso alla Maria;
«ma stimo d’averghen dato troppo poco che non abbi potuto far effetto.
«Benvenuta. Non è vera ne sarà mai: ti menti per la gola, bociar-
«dona, bardassona che ti sé!
«Lucia. Si ch’è vera, roffianona, stria boja; e te lo mantinirò sem-
«pre come ho fatto, anca sulla corda.
IL 28 Gennajo la Menegota fu sottoposta a tortura unicamente per cavarle i nomi d’altri complici, e ne denunziò, infatti, alcuni. Il tormento che subì non furon i tratti di corda, avuto riguardo alla sua età decrepita; sibene quel de’ sibilli.
Anche qui la paziente è udita a gridare:
«Oh le mie man! Non posso dire altro! No so altro! Dio mio!
Simile scena rinnovasi la sera del medesimo giorno a spese di Domenica Gratiadei: le cui torture però sono senz’attenuazione, cioè consistono in tratti di corda.
Questa varietà di tormenti, secondo l’età, ci fa supporre (vedendola rimandata senz’altro in prigione) che ha Benvenuta abbiano approfittato i suoi 17 anni, ovverosia ch’ella per titolo di giovinezza, andasse esente dal così detto esame rigoroso.
Una petizione del 28 chiede che Santo Peterlino sia rimesso in libertà, visto non averli contro di lui altri indizii fuorchè le denunzie di femmine qualificate vili e indegne di fede.
Il 29 in virtù d’un mandato d’arresto del Giudice, Valentina, figlia della Filosofa vien arrestata da Goriziano, che presenta il processo verbale di tal cattura.
Il 7 Febbraio Pasqua Bennardini ne venne spontanea al Giudice Madernino per purgarsi della taccia d istrega appostale, dice, da male lingue: è mandata in prigione. L’indomani l’avvocato Noame presenta al Pretorio la difesa di lei: questo n’è l’esordio:
«il fratricida Cain non fidava, né si teneva sicuro in alcun luogo al-
«cuno, perché sapeva la mala sua coscienza, e d’haver occiso il proprio
«fratello Abel: ma Pasqua Bennardina, affidata nella sua innocenza e can-
«dida coscienza non solamente non ha temuto le male voci di malligni;
«me per far conoscere alla Giustitia  ed al mondo tutto ciò che è, non
«ha dubitato comparere avanti quella, sicura che – contabit vacuus co-
«ram latrone viator!  -
Ecco Gariziano in movimento: il 10 Febbraio arresta e mena prigione Catterina Fitola, o Pedersina, e Iunipara (voce significante l’ultima nata, o direm la minore ), Chemola, o Zenevra: seguon lunghi interrogatorii che non ci apprendon nulla di nuovo.
Pasqua è chiamata ad esame: le si leggon denunzie che la qualificano strega: ella si abbandona a trasporti di collera.
Richiesta se recasse sul proprio corpo un qualche segno sospetto, risponde:
«mi no go segni di sorta, se no fusser chianoni, o mortizzoli che mi
«han lasciato el segno: et anco me saltò una volta una slinza tra’ l brazzo
«e la spala zanca … Ah sassine maledette che son ben de diavolo, ne
«Dio ghe perdonerà se non restituiscono l’onor a chi l’han levato, quelle
«traditore!
Ci ha un confronto tra Pasqua e Lucia che ha sapore dell’altro poco anzi memorato con Benvenuta. Il Giudice convinto dell’innocenza della Bernardina, o tocco, per quel che ne penso, dalla fulminante biblica eloquenza dell’avvocato Noama, la rimanda assolta.
Goriziano presenta l’inventario degli oggetti stati trovati in casa dell’arrestata Fitala, bossoli, vasetti, semenze, e nominativamente:
«un pitarel de terra verde con dentro grasso,
«un fango de larice
«un fassoletto con onto, e
«un fiaschetto piccolo con drento roba zalda ma puoca.
Il 19 Febbraio Catterina Filata confessa d’esser strega, d’aver rinunziato al battesimo, d’aver assistito all’azione praticata a danno d’Agostin Agrestini.
Il 20 Ianipara o Zenevra dopo lunghi dinieghi si confessa strega pur ella.
Riscontriam qui varii costituti che versano su temporali suscitati, a quanto dicesi, da taluna delle inquisite.
Il primo Marzo Frisinghello denunzia a Domenica Cammello, a Lucia Caredana, ed alla Filosofa il decreto 26 Febbraio che le dichiarava ree  convinte; e lor dimanda se contan difendersi. Domenica e Lucia rispondono:
«noi siam qui, non sappiam come fare; averessimo caro di farlo, ma
«non abbiamo il modo: però in caso che ne sia assegnato un difensore
«d’officio, averessimo caro che ci fosse dato il signor dottor Passerini,
«nel qual confidiamo.
La Filosofa disse:
«non so che difesa fare: e chi volete mai che mi difenda? E qual
«dottore me lo vorrà far buona?
Il 9 Marzo Gariziano dichiarò ch’essendo sceso al levar del sole, secondo il suo costume, alle carceri per ispezionarle, vi trovò la Filosofa morta. Frisinghello venne alla sua volta e verificò che la defunta era stesa a terra e già fredda. L’Arciprete di Villa D. Giovanni Bagliardi avendo, per forte sospetto di suicidio, ricusato al cadavere la sepoltura ecclesiastica, il Giudice ha ordinato che sia tumulata nelle ghiaje.
Il 13 Marzo Domenica Gratiadei e Benvenuta sua figlia, interpellate se vogliono scegliere un difensore risposero:
«se buitemo nelli brazzi della bona giustizia, confidando che non me
«sarà fatto toro.
Tullio Dandolo
continua
«Isepo Horiziano, officiale di questa corte, espose qualmente la preg-
«gion di sotto è mal sicura, e senza chiusura: perciò protesta, che, in caso
«che accadesse qualche cosa a Domenica Gratiadei che in detta preggion
«si trova, essendo le altre di sopra impedite da altre persone, contenute
«nel processo, che non gli sia attribuito a mancamento. Dipiù espone
«qualmente Isabella Gratiadei, detta la Bretogana, e Polonia sua figlia,
«non si ritrovano in Villa, et aver inteso che siano absentate, e siano
«andate a Verona.
Il 23 Dicembre Benvenuta subisce un altro interrogatorio ove son da notare onicamente che dice essersi ricordata, che il diavolo suo drudo si chiamava Martinello; e denunzia complici dello stregamento dei buoi dello Scarambea Zenevra Chemola di Castellino e la moglie di quel che
«ha una natta in faccia, nominato Agostino Fitola».
Il 24 Dicembre Lucia denunzia complice Maddalena moglie di Antonio Andrei detta la filosofa; conferma che Santo Peterlino era, non solo stregone ma capo degli stregoni, perciò detto il caporale: rivela le parole pronunziate da Dominica Gratiadei quando manipolava l’unguento destinato a malefiziare Cristoforo, che consistono in una scellerata maladizione: palesa d’aver unto Agostino Agostini per vendicarsi; e denunzia nuovi complici.
Qui cade una petzione di Santo Peterlino, che, asserendo la sua età settuagenaria, e la sua nota probità, chiede d’esser sciolto di prigione ov’era stato tradotto pochi giorni prima in conseguenza di un mandato d’arresto di cui ommettemmo la trascrizione. Ce ne ha qui un altro spiccato contro la Filosofa, e accompagnato dal processo verbale della cattura di lei:
Il 2 Gennaio 1647 Domenica Gratiadei depone:
«L’ordine che tenevamo nell’andare ai giochi era il seguente: tutte
«venivano le nominate: io con Santo andavamo avanti, e le altre se-
«guitavano, tutti in forma de gatti: il diavolo sempre precedeva. Alcune
«volte pareva che fossimo a conviti grandi, commedie, balli, soni, canti;
«et allora il diavolo in forma di becco stava in piedi sovra di un palco,
«e, subito entrati alla sua presenza, si va a fargli riverenza sempre bal-
«lando; poi si va alla tavola, dove pare che siano molte vivande, in capo
«stanno li caporali.
Richiesta dove tenessero que’ congressi, e quanto durassero, rispose:
«si ponno fare tali congressi dove si vuole: una volta all’anno sola-
«mente si osserva questa cerimonia, e noi l’abbiam osservata nei prati
«per andar a Piazza; ma non parevano prati, e piuttosto abitazioni di
«palazzo con sala alla grande: i banchetti durano poco tempo, però par
«che vi stiasi assai.
«Alcune volte sembrava che il diavolo si sentasse su d’una cadrega
«bella, e che fosse un gran personaggio al qual andavimo a baciare…..
Il 7 Gennaio Santo Peterlino alle domande che gli vengono fatte, accompagnate dalla lettura delle deposizioni che lo gravano, non risponde altro che:
«non è vero niente; no so niente; nemmeno ne voglio fastidio; non
«liber come il pater noster; non so di queste baje.
Vien confrontato con Lucia, ed assistiamo ad una scarica rabbiosa di-si ch’è vera! – no che non è vera! –
Il 10 Gennaio, la Filosofa (curioso personaggio troppo presto scomparso, come vedremo) vien assunta ad esame. Da principio nega tutto, poi ne dice più che non l’è domandato.
A tirarla a rinunziare al battesimo era stata la Bretegana:
«ivi era presente il diavolo trasformato in un bell’huomo che pareva
«un capitanio vestito a livrea di rosso, ma era nero nel mostazzo e (nel
«mentre che da Santo mi fu buttata l’acqua sopra la testa, e diceva le
«parole del di sbattezzo) muggiva come fa un toro, soffiando che pareva
«un mantese.
Richiesta quali eran gli impegni contratti dalle streghe, rispose:
«si deve adorare il diavolo: quando si comunica si deve sputare pri
«de bocca il Santissimo et anco si toglie per fare delle furfanterie.
Richiesta della composizione dell’unguento con cui si ungevano per andar a’ congressi, rispose:
«si piglia dell’Eucaristia, del sangue di creaturine piccole, dell’acqua
«santa, del grasso dei morti, e, mescolando tutto insieme, vi si pronutia
«sopra le parole secrete della maledizione.
Richiesta come celebrassero lor congressi, conferma le deposizioni già note di Domenica Gratiadei: soggiunge ch’essa (la Filosofa) vi portò i cadaveri di alcuni bamboli, di cui nomina i padri.
«Li cavassimo di notte uno verso la porta grande et uno dalla parte
«della cappella ch’erano ancora freschi con le sue ghirlandine. Il quel
«gioco prima se gli taglia via la testa, poi brazzi, le mani, i piedi, i
«ginocchi; poi se gli cava fori dei grassi per far l’onto; e questo si fa
«tutto nella sinagogna delle strie; et ivi quei pezzi si mettono in pi-
«niatte, bollono poi si portano in tavola e si mangiano: alcuna parte
«nache si mette arrosto.
Prosegue denunziando altre streghe di cui vedremo in breve eseguita la cattura.
Termina descrivendo i malefizi di cui le streghe si giovano per suscitar temporali.
Il 13 Gennaio, la Filosofa ritratta, e dichiara falso tutto quanto ha confessato il 10. Il Giudice le intima, sotto pena di venir tormentata, che dichiari chi è stato a suggerirle quella scappatoia: essa risponde:
«avendovi pensato su, e considerato che per la sorpresa e per la paura
«ho detto tante baje, certo ho trovato che ho fatto errore, a dirvi quelle
«cose, perché se avessi confessato, mi avreste ormai liberata, e saria tor-
«nata a casa: invece sono stata una minchiona a dirvi quelle cose che
«non son vere.
Il Giudice le tien parola, e la sottopone al tormento: eccola levata in alto che grida:
«o santo Iddio! è vero tutto quello che vi ho detto nei miei primi
«costituti; ratifico che sono una stria, ma lasséme zò per carità!
Fu calata, e intanto che le si rimettevano le ossa a posto non cessava di lamentarsi.
«O Giesus: fè pian! Oh li mie brazzi! Oh le mie man! Come le ze
«vegnute negre!
Nell’interrogatorio di Domenica Gratiadei del 18 Gennaio troviam particolari d’una oscurità ributtante ed ai quali non sapremmo far la menoma allusione circostanziata: basti dire che tutto ciò vale a sepre più confermarci nelle opinioni che queste turpissime femmine, conquise da spavento, si lasciavan tirare a deporre ogni stravaganza o enigma che la immaginazione lor suggeriva, sperando con ciò di schivare la tortura, e propiziarsi il Giudice.
Il 25 Gennaio, Santo Peterlino è sottoposto al tormento; ma persiste invitto ne’ suoi dinieghi.
Il 27 la giovine Benvenuta dichiara che tutto quanto ell’ha confessato precedentemente è falso; carpitole da paura e sorpre a. Per la singolarità del caso, ed anche per chiarire gli spaventi da cui gli accusati si trovavan sopraffatti da’ quai cacciati ne venivano a confessioni di cui mal sapevano poscia rendere conto a sé stessi, trascriviam qui una pagina di questo costituto del 27.
Benvenuta, interrogato se sia memore di ciò dinazi deposto, risponde:
«so bene che ho ditto qualche cosa; non è però vero niente, perché se
«ben le ho ditte non le ho però fatte.
Ei dicto quomodo aurea hoc inficiari, cum jan sponte confessa, fuerit in sui constitutis quae legi mandavit: quibus lectis, et per eam de uno in onum bene intellectis, respondit:
Dettole come mai ardisse ritrattare ciò che liberamente aveva confessato nei costituti sui anteriori, che le si fecero leggere, poiché li ebbe uditi, ed un dopo l’altro attentamente ascoltati,
rispose:
«se ben le ho dette, non le ho però fatte tai cose: le avrò racconta-
«te, perché le intesi dire.
Richiesta da chi sia sta indotta a negare le cose predette che già avea confessate, rispose:
«io sono stato istrutta altrimenti: ma le nego perché non son vere.
Richiesta perché non disse così da principio, rispose:
«rispondeva conforme che mi veniva domandato.
Admonita ad dicendam veritatemcirca consocio set consociasquum jam per propriam ipsius confessionem fuerant jura Fisco acquista, a quibus nullo modo recedere Sua Dominatio intendit respectu suae personae:
respondit:
Ammonita che dica la verità rispetto a’complici; essendochè il Fisco mediante le precedenti confessioni da lei fatte ha già acquistato dei diritti, a cui Sua Signoria non vuol menomamente rinunziare; rispose:
«dico che quel che ho detto non è la verità, mi: che volete che dica?
Richiesta s’ella ha mai data alcuna polvere a Maria di Sparimani, rispose negativamente.
Tunc judex mandavit per me Cancellarium legi consitutum Luciae Cavedenae factum heri in illa parte in qua dicta Lucia expo nit polvere datam per Benvenutam Mariae Speramani: quo lecto,
respondit:
Allora il Giudice ordinò ch’io le leggessi quella parte del costituto di jeri in cui Lucia dichiara d’aver dato a Benvenuta la polvere da ministrarsi a Maria Sparamani. Lo che udito leggere,
rispose:
«non è vera niente.
Admonita ad dicendam veritatem, et ad magis illam convincendam de mendacio, Iudex mandavit adduci Luciam a praesentiam ejusdem Benvenutae: quae cum adducta esset…
Fu ammonita che dicesse la verità; e a fin di meglio convincerla di bugia il Giudice ordinò che Lucia fosse menata a confronto con la Benvenuta: la qual Lucia poiché venne…
Qui c’imbattiamo in un diverbio ch’è troppo lungo e sconcio per poterlo riferire intero: eccone un saggio:
«Lucia. Si ch’è vera, e fu a casa tua avanti le vendemmie che ti
«m’ha dito – le sai, ho dato de quelle polver sotto a naso alla Maria;
«ma stimo d’averghen dato troppo poco che non abbi potuto far effetto.
«Benvenuta. Non è vera ne sarà mai: ti menti per la gola, bociar-
«dona, bardassona che ti sé!
«Lucia. Si ch’è vera, roffianona, stria boja; e te lo mantinirò sem-
«pre come ho fatto, anca sulla corda.
IL 28 Gennajo la Menegota fu sottoposta a tortura unicamente per cavarle i nomi d’altri complici, e ne denunziò, infatti, alcuni. Il tormento che subì non furon i tratti di corda, avuto riguardo alla sua età decrepita; sibene quel de’ sibilli.
Anche qui la paziente è udita a gridare:
«Oh le mie man! Non posso dire altro! No so altro! Dio mio!
Simile scena rinnovasi la sera del medesimo giorno a spese di Domenica Gratiadei: le cui torture però sono senz’attenuazione, cioè consistono in tratti di corda.
Questa varietà di tormenti, secondo l’età, ci fa supporre (vedendola rimandata senz’altro in prigione) che ha Benvenuta abbiano approfittato i suoi 17 anni, ovverosia ch’ella per titolo di giovinezza, andasse esente dal così detto esame rigoroso.
Una petizione del 28 chiede che Santo Peterlino sia rimesso in libertà, visto non averli contro di lui altri indizii fuorchè le denunzie di femmine qualificate vili e indegne di fede.
Il 29 in virtù d’un mandato d’arresto del Giudice, Valentina, figlia della Filosofa vien arrestata da Goriziano, che presenta il processo verbale di tal cattura.
Il 7 Febbraio Pasqua Bennardini ne venne spontanea al Giudice Madernino per purgarsi della taccia d istrega appostale, dice, da male lingue: è mandata in prigione. L’indomani l’avvocato Noame presenta al Pretorio la difesa di lei: questo n’è l’esordio:
«il fratricida Cain non fidava, né si teneva sicuro in alcun luogo al-
«cuno, perché sapeva la mala sua coscienza, e d’haver occiso il proprio
«fratello Abel: ma Pasqua Bennardina, affidata nella sua innocenza e can-
«dida coscienza non solamente non ha temuto le male voci di malligni;
«me per far conoscere alla Giustitia  ed al mondo tutto ciò che è, non
«ha dubitato comparere avanti quella, sicura che – contabit vacuus co-
«ram latrone viator!  -
Ecco Gariziano in movimento: il 10 Febbraio arresta e mena prigione Catterina Fitola, o Pedersina, e Iunipara (voce significante l’ultima nata, o direm la minore ), Chemola, o Zenevra: seguon lunghi interrogatorii che non ci apprendon nulla di nuovo.
Pasqua è chiamata ad esame: le si leggon denunzie che la qualificano strega: ella si abbandona a trasporti di collera.
Richiesta se recasse sul proprio corpo un qualche segno sospetto, risponde:
«mi no go segni di sorta, se no fusser chianoni, o mortizzoli che mi
«han lasciato el segno: et anco me saltò una volta una slinza tra’ l brazzo
«e la spala zanca … Ah sassine maledette che son ben de diavolo, ne
«Dio ghe perdonerà se non restituiscono l’onor a chi l’han levato, quelle
«traditore!
Ci ha un confronto tra Pasqua e Lucia che ha sapore dell’altro poco anzi memorato con Benvenuta. Il Giudice convinto dell’innocenza della Bernardina, o tocco, per quel che ne penso, dalla fulminante biblica eloquenza dell’avvocato Noama, la rimanda assolta.
Goriziano presenta l’inventario degli oggetti stati trovati in casa dell’arrestata Fitala, bossoli, vasetti, semenze, e nominativamente:
«un pitarel de terra verde con dentro grasso,
«un fango de larice
«un fassoletto con onto, e
«un fiaschetto piccolo con drento roba zalda ma puoca.
Il 19 Febbraio Catterina Filata confessa d’esser strega, d’aver rinunziato al battesimo, d’aver assistito all’azione praticata a danno d’Agostin Agrestini.
Il 20 Ianipara o Zenevra dopo lunghi dinieghi si confessa strega pur ella.
Riscontriam qui varii costituti che versano su temporali suscitati, a quanto dicesi, da taluna delle inquisite.
Il primo Marzo Frisinghello denunzia a Domenica Cammello, a Lucia Caredana, ed alla Filosofa il decreto 26 Febbraio che le dichiarava ree  convinte; e lor dimanda se contan difendersi. Domenica e Lucia rispondono:
«noi siam qui, non sappiam come fare; averessimo caro di farlo, ma
«non abbiamo il modo: però in caso che ne sia assegnato un difensore
«d’officio, averessimo caro che ci fosse dato il signor dottor Passerini,
«nel qual confidiamo.
La Filosofa disse:
«non so che difesa fare: e chi volete mai che mi difenda? E qual
«dottore me lo vorrà far buona?
Il 9 Marzo Gariziano dichiarò ch’essendo sceso al levar del sole, secondo il suo costume, alle carceri per ispezionarle, vi trovò la Filosofa morta. Frisinghello venne alla sua volta e verificò che la defunta era stesa a terra e già fredda. L’Arciprete di Villa D. Giovanni Bagliardi avendo, per forte sospetto di suicidio, ricusato al cadavere la sepoltura ecclesiastica, il Giudice ha ordinato che sia tumulata nelle ghiaje.
Il 13 Marzo Domenica Gratiadei e Benvenuta sua figlia, interpellate se vogliono scegliere un difensore risposero:
«se buitemo nelli brazzi della bona giustizia, confidando che non me
«sarà fatto toro.
Tullio Dandolo
continua

The actual clinical presentation for migraine can differ buy levitra online from individual to individual, and also inside of same particular person, it may alter from one episode to a different.

Viagra is a viagra sales medication that only expands human eye erections by just intensifying the blood circulations inside the pelvic area.

If Propecia is utilized, it works to hinder the formation about DHT on the propecia method.

magnum cash advance payday lenders magnum cash advance

I cookie vengono utilizzati per migliorare il nostro sito e la vostra esperienza quando lo si utilizza. I cookie impiegati per il funzionamento essenziale del sito sono già stati impostati.

Accetto i cookie da questo sito.