Giacobbe Bohme nacque ad Aliseidenberg, presso Goerlitz, in Germania, nel 1575 e morì nel 1624. Di poverissima famiglia dovè esercitare per vivere il mestiere di calzolaio. Ma, mente davvero superiore, non trascurò le occasioni per coltivare lo spirito e con la meditazione la lettura e la riflessione giunse a costruire un sistema mistico altamente interessante, in cui la filosofia naturale si sviluppa in concordanza con gli splendori del Vangelo. 

Si può dire ch'egli sia il precursore di Spinoza, di Schelling e di Hegel, tanti punti di somiglianza le sue teorie filosofiche hanno con quelle enunciate più tardi dai suoi illustri successori. Ed è anche il creatore di quel movimento teosofico a cui si riallacciano Kuhlmann, William Law, Giovanni Roth, Claudio di San Martino e molti altri. 

Così che oggi egli viene considerato come uno dei più grandi teosofi.

La sua cultura fu però puramente bibblica e alchimistica, scienza quest'ultima a cui si applicò con impegno e per conseguenza le sue opere, pubblicate da Schiebler più tardi, presentano lacune non indefferenti e oscurità dovute al suo stile incerto e alle scarse conoscenze letterarie.

Le sue opere principali sono I misteri celesti e terrestri, l'Aurora nascente e dell'Impronta delle cose, a cui si possono aggiungere: Del vero pentimento, della contemplazione divina, ecc...

Degna di rimarco una certa analogia fra la sua dottrina e quella di Spinoza. All'opposto del maggior numero degli occultisti che hanno ammesso l'esistenza di due principii antagonistici, egli, come Spinoza, è monoteista e non ammette che un solo principio. 

Nella traduzione oggi sottoposta allo studioso si è ricercata anzitutto la chiarezza, riducendo al minimo le frequentissime ripetizioni del testo e cercando rendere l'esatto pensiero dell'autore sulla scorta dei suoi migliori illustratori e traduttori. D'altra parte l'insistenza con cui il Bohme ritorna sui suoi passi e s'indugia quasi sui medesimi concetti, non è priva di significato ed è come la goccia d'acqua destinata ad aver finalmente ragione  della roccia più refrattaria.


PREFAZIONE DELL'AUTORE

al Lettore amico della saggezza

1.- Le cose che è utile all'uomo di conoscere sono:

Cosa egli sia, 

donde gli provenga il bene e il male, 

come si comporterà nel bene e nel male

come potrà curarsi corporalmente e spiritualmente, 

in qual modo potrà raggiungere tale scopo, 

cosa sia il suo Creatore,

quali sieno i misteri delle grandi meraviglie divine. 

solo allora si desterà in lui il desiderio dell'amore e della grazia di Dio, desiderio che manifesterà in lui l'immagine di Dio per la volontà dello Spirito.

2.- 3.- Esporremo dunque i segreti delle meraviglie divine, affinchè il lettore divenga curioso della piccola perla. Così:

le meraviglie divine saranno manifeste, 

il Nome di Dio sarà conosciuto in noi,

il regno di Satana sarà scoperto ed annientato, 

ogni lotta cesserà e l'immagine di Dio trionferà. 

4.- Queste sono semplici parole prive di significato, ma lettera visibile è niente, se la lettera viva di Dio non venga ad animarla. tale lettera vivente è il Verbo proferito da Dio e rivelato nell'uomo. Il leggitore è lo Spirito Santo. 

5.- Qusto libro non è scritto per costringere tutti gli uomini a coltivare le pratiche della rigenerazione, ma per guidare coloro che Iddio sospinge verso tale via. Perchè approssima il tempo in cui tutto ciò che è stato nascosto sarà rivelato. 

6.- E se alcuno si smarrisse, volendo percorrere la via prima d'avere raggiunta la vera comprensione, non accusi che se stesso. Che la luce, la benedizione e la protezione divina sieno con noi e che il leggitore mi accordi la sua simpatia e il suo affetto. 

G.B.

Febbraio 1622

 

 

 

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