Il colore sembra essere la qualità che fa seguito alla luce, e crediamo si distingua dalla luce perché il colore è una qualità visibile che si estende a seconda della superficie, mentre il lume è una qualità visibile che non ammette alcuna estensione ma corre a diffondersi ovunque in modo istantaneo. Non è visibile se non attraverso la luce: il colore non sembra infatti essere se non una affezione della luce, e a somiglianza di questo le immagini della fantasia non possono essere intese se non alla luce della ragione e come risultano più intelligibili le rappresentazioni fantastiche più vicine alla ragione, così risultano più visibili i colori più prossimi alla luce; come la luce di per sé stessa si comunica al senso visivo, così anche la specie razionale di per sé si comunica all’intelletto, mentre il colore è presentato all’occhio allo stesso modo in cui la rappresentazione fantastica è presentata alla ragione. Il lume è anche la forma universale di ogni visibile e di ogni colore. In tutti i colori si diffonde parimenti la luce, la quale migra nei vari colori via via che viene recepita da vari sostrati; e come si comporta la luce rispetto ai colori, di modo che questi siano la luce stessa diversamente recepita dalle diverse materie che ne sono partecipi, si dà anche tra la prima luce e tutte le altre luci sensibili, di modo che queste siano luci diverse in ragione dei diversi modi secondo cui sono partecipi di quella medesima luce. 

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