Precedono
Giove Causa, Principio, Inizio, Intrapresa, Avvio, Via, Vestibolo, Limitare,
Adito, Ingresso, Cominciamento, Incoazione, Elemento, Fondamento, Radice, Seme.
Circostanti
In secondo luogo stanno al suo fianco
Paternità, Dominazione, Dittatura, Impero, Regno, Principato, Ducato,
Presidenza, Governo, Moderazione, Potere, Redini.
Nella
prima Corona
In terzo luogo gli fanno corona Saggezza,
Verità, Pietà, Fedeltà, Integrità, Purezza, Rettitudine, Candore, Schiettezza,
Sincerità. E le prime combinazioni di questi, come anche dei successivi, quali
saggia Verità, pia Saggezza, fedele Pietà, integra Purezza, principesca
Fedeltà, retto Impero e molte ancora. Parimenti le seconde combinazioni quali:
vera Sincerità del candore, Verità della fedele saggezza, Fedeltà della paterna
pietà ed altre mille.
Nella
seconda Corona
In quarto luogo gli formano intorno una
seconda corona amabile Culto, munifica Gratitudine, Grazia singolare, concorde
Tranquillità, sicura Innocenza, beatificante Libertà, dolce Asilo, Ancora
sacra, rapida Assistenza, utile Protezione, protettiva Custodia, suffragante
Patrocinio, favorevole Tutela. Insieme ad essi, idonea Attitudine, perfetta
Corrispondenza, appropriato Adattamento, armoniosa Apposizione, abile Conformità.
Gli
Astanti
Come quinto gruppo lo assistono Giudizio,
Discernimento, Esame, Ponderazione, Vaglio, Accordo, Risoluzione, Transazione,
Determinazione, Delimitazione, Disposizione, Sentenza, Decreto, Statuto,
Legiferato, Sancito, Prescritto. E la combinazione di questi con quanti gli
fanno corona: vero Discernimento, pio Esame, saggia Delimitazione. Combinazione
con i circostanti: moderata Sentenza, potente Statuto, paterna Ponderazione.
Nel
Pretorio
In sesto luogo, là nel pretorio strumenti
e mezzi: Livella, Filo a piombo, Bilancia, Stadera, Bilancino, Libbra, Crivello
ed altri che sopraggiungono venendo dagli astri e dai campi.
E
nel medesimo luogo anche le immagini di irreprensibile Censura, candida Norma,
emendata Revisione, Correzione, Castigo, Punizione, Ragione reggente, Diritto
onesto, vigile Giustizia.
A
Destra del Carro
In settimo luogo col carro a destra: Vita
da governatore, incorrotta Innocenza, fiera Integrità, schietta Purezza, onesta
Probità, illibata Santità, generosa Umiltà, benigna Clemenza, cortese
Piacevolezza, umana Mansuetudine, benevola Cortesia, dolce Pacatezza, affabile
Ilarità, quieta Serenità, arrendevole Mitezza, seducente Soavità, mite Calma
interiore, placida Moderatezza, tacita Sopportazione, paziente Tolleranza,
invitta Tranquillità, infrangibile Imperturbabilità dell’animo.
A
Sinistra del Carro
In ottavo luogo col carro a sinistra:
turrita Superbia, ardua Altezza, intemperante Orgoglio, orgogliosa
Intemperanza, ambiziosa Arroganza, arrogante Ambizione, borioso Cipiglio,
accigliata Boria; parimenti le coppie Crudeltà proterva, Protervia crudele,
Fastidiosa Iattanza, vanagloriosa Demenza, turgida Vacuità,imperiosa Vanità,
rumorosa Intemperanza, Indignazione, Cuore trionfo, Petto turgido, Testa superba,
Occhi arroganti, Bocca magniloquente, alzate Sopracciglia, Ammirazione di sé,
Disprezzo degli altri, Usurpazione, Arroganza ovvero Abuso degli astanti e
circostanti di Giove.
Il
Trono
In nono luogo, sul trono stanno Maestà,
Bellezza, Nitore, Priorità, Preminenza, Ornamento, Magnificenza, Eccellenza,
Visibilità, Splendore, Enfasi, Energia, Prosopopea, Singolarità, Prominenza,
Altezza, Elevazione, Altitudine, Ampiezza, inclita Celebrità, esimo Decoro,
eroica Nobiltà, massima Dignità, ottima Rinomanza, Celebrità memorabile,
illustrissimo Nome, grandissima Fama, che s’innalza, sale, fende, tocca, batte,
penetra, solca, vola oltre il cielo e gli astri.
Di
fronte al Trono
In decimo luogo, di fronte al trono vi
sono Palme, Trionfi, Applausi, Innalzamento,
Venerazione, Reverenza, Onore, Culto, Adorazione, Stima, Titolo, Ammirazione,
Lode, Encomio, Elogio, Inno, Voto, Offerta, Consacrazione , Sacrificio.
C’è anche l’immagine di Giove germanico
quale si è presentato ai miei occhi in questo periodo ed in queste occasioni:
re sempre impellicciato per il decoro della sua maestà, coi capelli tagliati
tutti in tondo e la barba rasata; due aquile tirano il suo carro, dove sono
scolpiti i due segni zodiacali a lui attribuiti in quanto pianeta; con la sinistra
perde una coppa dalla mano del coppiere, con la destra regge lo scettro;
davanti a lui, in modo del tutto inusitato, c’è quel Ganimede barbuto del quale
si lamenta Erasmo nella Locanda.