“Nulla sapevo, sono entrato ed ho visto le cose segrete”
(Papiro di Nu, canto 116, sec. XV ac)

 

Con questo articolo dopo un anno concludiamo la nostra serie di blogs, dedicati alla conoscenza ermetica, altre cose forse ci si aspetterebbe da noi, come per esempio della trattazione della relativa creazione del corpo solare, ma questa cosa non è di nostra competenza, perché è una conoscenza al di là della vita e non se ne può parlare, si può solo sperimentare.

Una cosa però a questo proposito diciamo, chi vuole raggiungere questo corpo solare, è costretto a lavorare incessantemente in questa vita per il bene dell’umanità, il suo sé deve essere messo

Luna in secondo piano. La nostra redenzione spirituale passa solo attraverso la nostra completa redenzione umana, attraverso la trasformazione e l’evoluzione non più di sé, che è ormai completo, ma di ciò che il sé vede (questa frase non è completamente esatta, ma è il massimo che si può dire con le parole).

Nello studio dell’ermetismo, della magia e delle cose spirituali, non esiste la ragion di stato, non esiste il concetto di legalità, esiste solo il concetto di giustizia.

Non esiste la ragion di stato significa: non si può mentire, illudere, illudersi, fare una cosa perché si pensa sia il bene nostro e degli altri, ecc.., no, nel nostro studio esiste solo la sincerità, e se sincerità significa cadere in disgrazia, bisogna cadere in disgrazia, e se sincerità significa essere dei perdenti, si deve essere dei perdenti, e se sincerità significa far passare i più meritevoli, bisogna far passare i più meritevoli, la sincerità è una delle fiammelle che illumina il nostro oscuro viaggio, senza il fuoco della sincerità l'Opera non si compie.
La domanda a questo punto potrebbe essere, come faccio a sapere che un altro è più meritevole di me?, semplicemente, silenziando noi stessi ed attendendo la risposta del cuore, e se siamo sufficientemente allenati, capiremo subito la risposta che lo spirito ci dà, è lo spirito che decide, noi dobbiamo solo essere degli strumenti accordati, per partecipare alla sinfonia dell’universo, e per far ciò dobbiamo avere il coraggio di essere sinceri ed accettare il nostro posto nella vita, altrimenti purtroppo se usiamo cose spirituali per i nostri propri comodi, prima o poi la giustizia ci verrà a trovare.

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Non esiste la legalità, ma la giustizia, significa: che se esiste una legge che ci consente delle azioni e possibilità, non significa che tale legge sia cosmicamente giusta, non stiamo parlando ovviamente delle leggi di vivere comune del mondo moderno, di cui non ci esprimiamo, ma delle leggi usate a nostro tornaconto per ottenere quel o quell’altro beneficio, per noi stessi e basta, senza tener conto di tutto il resto del mondo, e qui e d’uopo un esempio: la legge ci consente lo spreco il consumo indiscriminato, l’usa e getta, ma la giustizia no, perché la terra è il nostro amore più bello, è il mezzo per cui noi possiamo evolvere, senza la terra non saremmo niente, tutto ciò che c'è ci sarebbe sì, ma nell'inconsapevolezza. Dobbiamo agire nel mondo con giustizia, ed in punta di piedi

La giustizia viene dal profondo del cuore, la legalità dall’incapacità del cervello di seguire le ragioni del cuore.

In questi nostri articoli abbiamo cercato di spiegare come la via ermetica sia molto complessa e faticosa, perché cammina attraverso un sentiero scosceso che è al limite delle possibilità umane, e siccome questo sentiero è stato percorso da pochissimi esseri rispetto alla percentuale di coloro che sono passati per questa terra, spesso viene utilizzato da persone che non lo hanno mai percorso, ma dotate di buona fantasia, per trarne un profitto umano, in termini di visibilità, "potere", ecc...

Il vero sentiero ti spoglia costantemente di tutto ciò che sei, ti lascia nudo di fronte alla tua piccolezza, ti mette ogni attimo di fronte ai tuoi limiti, alla tua incapacità di comprendere, ma più si sale e più il paesaggio all'orizzonte si allarga, e guardando giù, ci si accorge che quel paesaggio nebbioso confuso, non lo si rimpiange.

Qui in questa apparente solitudine si respira l'aria della vera libertà, la costante gioia della vita, la stessa aria che il Kremmerz, tanti anni fa assaporò decidendo contro tutti i pareri che cercavano di dissuaderlo, di aprire al mondo questa visione, anche se sapeva che si sarebbe esposto alla mercé degli ignoranti, la stessa aria che il nostro fondatore il M° Salvatore Mergè assaporò, decidendo di ascoltare, ciò che il Kremmerz gli disse, e cioè di continuare la sua opera in silenzio e in disparte, perché doveva costruire una base solida affinché la nostra accademia proseguisse nel tempo, senza essere chiusa riformata o ceduta di mano, e la sua opera magica ancora oggi sta dando i suoi frutti.

Se qualcosa di sbagliato in ciò che abbiamo detto, per la nostra incapacità umana di esprimere ciò che dovevamo dire, l’errore è da ricercarsi nella nostra limitatezza di strumenti biologici, per tutto ciò che è giusto, in ciò che abbiamo detto, non date il merito a noi, ma alla fonte che ci ha ispirato, fonte che tutti gli uomini possono aspirare a vedere, se vivessero la loro vita come il tentativo di valicare la limitatezza umana, verso i confini dell’esperienza sensibile e poi piano piano più in là.

Questo tentativo, comprendiamo,  è solo per gli arditi, che sono disposti alle sofferenze e alle privazioni, che un tale compito richiede, perchè la crescita, volenti o nolenti è sempre sacrificio.

L’ultimo pensiero va alla nostra amata Myriam, che veglia su di noi umili suoi servitori, ogni tanto ci viene a trovare e ci riempie dei suoi doni, ogni tanto sparisce, affinché noi possiamo agognare della sua presenza, spostandoci un po' più in su, dove l'aria è più rarefatta e le turbolenze della vita sono minori, ma prima o poi sempre torna ad illuminare il nostro sentiero.

 

Prego affinchè tutti gli esseri abbandonino
i mirabolanti colori della superficie,
per procedere nel profondo del proprio cuore.

 

Prego affinché tutti gli esseri capiscano
che ciò in cui si riconoscono è solo
uno strumento e non l'essere.

 

Prego affinché tutti gli esseri siano uniti
nella ricerca della matrice spirituale
dell'esistenza cosmica.

 

Prego affichè tutti gli esseri comprendano
che nessuno ha la conoscenza della verità,
ma che la verità li muove costantemente.

 

Prego affinché la corrente cosmica
mi conceda di tornare, fin tanto che,
l'ultimo essere di questa terra
non raggiunga la conoscenza del sé.

 

 

I fratelli di Hermes

discepoli della scuola del Kremmerz

 

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