La versione più semplice del mito pone Osiride come figlio di Nut e di Geb, cioè il Cielo e la Terra. Nut e Geb generarono anche Iside, Nephtys e Seth. Osiride sposò sua sorella Iside e Seth sua sorella Nephtys.
Osiride fu il primo sovrano divino d’Egitto. Quando arrivò, trovò il paese immerso nella barbarie e nell’ignoranza. Non esisteva la legge e il popolo viveva in miseria. Osiride visitò tutta la regione portando ordine, dettando regole e civilizzando le genti che lo ricambiarono con il loro amore. Questo dio, dunque, è l’espressione della “Sacra Parola”, creatrice e ordinatrice di un mondo nuovo.
Seth, suo fratello, si ingelosì e incominciò ad odiarlo; decise così di ucciderlo. Aiutato dai demoni, Seth costruì una grande bara dalle esatte dimensioni e forme di suo fratello. In occasione di una festa organizzata da Osiride, Seth offrì la bara a chi meglio l’adattava al proprio corpo. Naturalmente solo Osiride riuscì ad adagiarvisi; in quel preciso momento, Seth richiuse la bara e, sempre aiutato dai demoni, la portò fuori dalla sala e la gettò nel Nilo.
Iside, allora, prese una barca e andò alla ricerca del corpo di suo fratello e sposo Osiride che infine trovò sulle spiagge fenicie di Byblos; il corpo, però, fu nuovamente rapito da Seth che lo smembrò in quattordici pezzi che sparse per tutto l’Egitto.
Iside partì nuovamente alla ricerca delle parti del corpo di Osiride, ma ne trovò solo tredici perché non riuscì mai a recuperare il quattordicesimo pezzo, il fallo. La Dea, tuttavia, non si perse d’animo; ricompose il corpo dello sposo, sostituì ai genitali mancanti un fallo d’oro e, grazie alle sue arti magiche, portò temporaneamente in vita il marito che, impossibilitato a procreare naturalmente, la fecondò con lo sguardo. Nacque così Horus che, istruito da Thot, il dio della Sapienza, ereditò i poteri del padre sulla Terra; Osiride, invece, andò a regnare sul mondo dei morti.
Inizialmente Iside sembra essere stata una dea del focolare per la sua fedeltà e devozione al consorte, ma progressivamente il rapporto con lo sposo Osiride perse d’importanza rispetto al suo ruolo di madre di Horus, sebbene la Dea continuasse a simboleggiare la Terra-Egitto che attende l’inondazione feconda del Nilo, personificato da Osiride. Seth, simbolo della siccità, uccide, smembra e rende infecondo Osiride (il Nilo), ma la Dea (l’Egitto) ricompone nuovamente il corpo del dio. La resurrezione è celebrata dal figlio Horus (il Sole).
Il mito, letto in chiave misterica, rappresenta la continuità della vita dopo la morte. Come tutte le Grandi Dee, anche Iside è vergine e madre, spesso rappresentata con il piccolo figlio Horus in braccio(5) . È la Terra-Natura e la Luna: madre e figlia, figlia e madre l’una dell’altra. È la Terra feconda (madre) che prescinde dal coito (vergine). È la Madre Natura, fonte di Vita e Vita ella stessa: creatrice, nutrice e dispensatrice, ma anche distruttrice in quanto in Natura tutto nasce, cresce e decade. È la Dea degli opposti che in lei trovano armonia.
Perché io sono la Prima e l’Ultima
Io sono la Venerata e la Disprezzata
Io sono la Prostituta e la Santa
Io sono la Sposa e la Vergine
Io sono la Madre e la Figlia
Io sono le Braccia di mia Madre
Io sono la Sterile, eppure sono numerosi i miei figli
Io sono la Donna Sposata e la Nubile
Io sono Colei-che-dà-alla luce
E Colei-che-non-ha-mai-generato
Io sono la Consolazione dei dolori del parto
Io sono la Sposa e lo Sposo
E fu il mio uomo che mi creò
Io sono la Madre di mio padre
Io sono la Sorella di mio marito
Ed egli è il mio figliolo respinto
Rispettatemi sempre
Perché io sono
La Scandalosa e la Magnifica (6)