La sonda Exomars

Per il mese di marzo 2021 era previsto l’atterraggio sul suolo marziano della sonda Exomars, realizzata dalla collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea ESA e la russa Roscosmos. La missione è stata in seguito rinviata al 2022/2023. La sonda, che a sua volta si compone di due moduli, un lander il cui compito è analizzare le condizioni atmosferiche e la distribuzione del ghiaccio sotto la superficie ed un rover che invece, dopo l'atterraggio, si sgancerà e discenderà sul Pianeta Rosso da una delle due rampe, studierà pressione, temperatura, irraggiamento, campo magnetico ed eventuali variazioni stagionali del pianeta, indipendentemente o in coppia col lander, per almeno un anno. Il lander, alimentato da celle fotovoltaiche, dovrebbe avere un’autonomia che gli permetterà di percorrere almeno 70 metri per ogni giorno marziano (che dura 40 minuti più di quello terrestre).

La missione è la sorella minore di Exomars 2016, la missione che recava a bordo lo sfortunato lander Schiaparelli, sfracellatosi a poche centinaia di metri dal suolo, il 19 ottobre.

 

Il rover Perseverance

Per restare in tema di missioni marziane, lo scorso anno dalla base di Cape Canaveral la NASA ha lanciato il rover Mars 2020 Perseverance. Al momento in cui scriviamo non sappiamo esattamente il giorno, ma la finestra di lancio si colloca fra il 17 luglio ed il 5 agosto, per atterrare nel febbraio di questo anno. Il sito scelto per l’atterraggio è il cratere marziano Jezero. La missione avrà durata pari ad almeno un anno marziano (quasi due anni terrestri) e lo scopo sarà di raccogliere campioni da riportare a Terra successivamente. Con questi dati sarà possibile studiare l’abitabilità futura del pianeta e le eventuali tracce di vita passata, con maggior efficacia di quanto fatto in passato.

Per un certo periodo, a titolo completamente gratuito, la NASA aveva messo a disposizione la possibilità di iscriversi. Chi l’ha fatto ha oggi il proprio nome memorizzato su un microchip a bordo della sonda e destinato a restare sul Pianeta Rosso.

 

 

Le Superlune del 2021

Col termine Superluna si indica la particolare configurazione orbitale per cui la Luna si trova ad essere piena il più vicino possibile al passaggio dal perigeo, il punto più vicino alla Terra, risultando quindi più grande. In questa coincidenza la Luna irradia effettivamente una maggiore luce sul nostro pianeta, ma la differenza di luminosità ad occhio nudo è praticamente irrilevante. Basta una piccola velatura del cielo per perdere alcune magnitudini.

Quest’anno avremo due scialbe Superlune, il 28 marzo ed il 24 giugno, ed altre due ottime, una il 27 aprile, in cui il passaggio al perigeo avverrà 11 ore e 52 minuti dopo il plenilunio, e un’altra nella notte fra il 25 ed il 26 maggio; stavolta il passaggio al perigeo sarà 9 ore e 32 minuti prima dell’istante di plenilunio. Al massimo dei quattro avvicinamenti dell’anno passerà ad appena 357453 km dalla Terra, un primato che solo nella Superluna del 13 luglio 2022 verrà superato.


Per gentile  concessione del nostro Astronomo.




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