J.M. Kremmerz al secolo Ciro Formisano: un altro grande
saggio (raro) della nostra meravigliosa Italia dileggiato dai suoi stessi
ignoranti compatrioti (numerosissimi). Dileggiato lui e diffamato il suo
pensiero. Certo, sì, ma come sempre solo da coloro che non ne hanno mai letto
direttamente una sola riga. Perché se hai letto i suoi scritti non puoi non riconoscere
il suo stile unico.
Salvatore Mergé conosceva molto bene sia lui che il suo
stile di scrittura. Ecco perché vale la pena ascoltare il suo testamento
spirituale.
Siamo il paese che ha visto Dante esiliato, Leonardo allontanato
e Giordano Bruno bruciato sul rogo. C’è da sorprendersi che si voglia gettare
discredito sul M° Kremmerz e sulle sue opere o, meglio ancora, che se ne voglia
fare l’uso che più fa comodo ai molti presunti discepoli?
Un elemento dovrebbe accomunare tutti i ricercatori dello
Spirito unico: il Buon Senso (e lo scrivo in maiuscolo!). Certe pratiche
millantate da inesperti, improvvisati, furbetti di ogni italica sorta e che si
autoproclamano ermetisti dovrebbero dare un solo effetto: il disgusto. Per la
pratica in sé e per quanti le volessero attuare.
Ma tant’è. Pensiamo alla bellezza di questa buona novella da
accogliere con immensa gratitudine nei confronti del M° Salvatore Mergé che con
la sua infinita delicatezza ha voluto che si attendessero tempi più maturi per rendere
nota la verità dei fatti.
Senza dover essere dei Lorenzo Valla, appare abbastanza
evidente, per chi conosca un po’ lo stile del M° Kremmerz, che quelle pagine
sono scritte da un altro pugno. Né l’animo né la vita vissuta né tantomeno gli
scritti di Ciro Formisano potevano corrompersi con tanta pochezza
intellettuale.
Ma lasciamo che “i morti seppelliscano i loro morti” e che
“chi ha orecchie per intendere, intenda”. Grazie M° Salvatore per aver
condiviso con noi l’esperienza e la testimonianza dell’incontro con chi ci ha
riaperto il cuore e lo spirito alla conoscenza ultima della luce myriamica.
Morgal
– Un fratello di Hermes
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