Dove finisce il materialismo, può iniziare anche la consapevolezza della dimensione trascendente.

 

 

 

Non si viene al mondo consapevolmente spirituali, ma esseri misti, tutti noi, eccetto rarissimi casi, apprendiamo prima lentamente ad orientarci in questo mondo materiale, scoprendo solo dopo con il tempo, e grazie anche all’esperienza, i tesori più grandi che portiamo nella bisaccia sin dalla nascita.

 

Tutti siamo stati bambini, adolescenti e poi adulti; in tenera età abbiamo tutti indossato le ali della fantasia, almeno fino a che le docce fredde della vita non ne hanno consumato quella trama sottilissima, che rendeva speciali le nostre percezioni.

 

Crediamo allora di essere approdati, per il solo peso degli anni, sul terreno solido della ragione, in un mondo fatto di certezze, rispondente alla legge di causa-effetto; pensiamo allora di essere divenuti “grandi”, al sicuro da imprevisti.

 

Ma è davvero così? Oppure alla prima onda poco più alta di noi navighiamo di nuovo a vista?

 

Chi non ha avuto almeno una volta nella vita, anche se solo per un attimo, la sensazione di avere reso, per presunzione, più spessa la scorza che ci separa dal frutto della consapevolezza delle realtà ultime, allontanandoci dalla nostra meta finale?

 

Le scoperte materiali ci hanno davvero portato a vivere in comunione con tutto ciò che ci circonda? Oppure ci siamo confinati in un mondo limitato e grossolano, del tutto periferico rispetto al cuore delle nostre aspettative?

 

Crisi di identità, angoscia e depressione, diffuse oggi più che mai insieme al moltiplicarsi spaventoso di disturbi psicologici e di malattie neurologiche, non sono forse il segno che in questo mondo materiale non abbiamo il cibo sufficientemente ricco per la nostra mente?

 

La nostra anima non aspira forse piuttosto a rivedere quella luce perduta, oscurata dalla nostra stessa ombra, ingigantitasi indefinitamente sotto l’influenza di una mentalità miope, frutto di una visione del mondo distorta e deviante?

 

Alcuni di noi non hanno mai smesso di lasciarsi trasportare dai sensi e sentimenti materiali, e consentono al moltiplicarsi delle sensazioni di impazzare senza direzione nella loro vita, ignorando i caratteri incisi con chiarezza nel loro destino; altri passano la loro vita a sfuggire agli eventi, aspettando che gli cadano addosso in nome di una necessità cieca ed inesorabile; solo in pochi, prendono in mano il proprio destino, affinando Volontà ed Intelletto, con l’aiuto della Provvidenza, che come la Fortuna, sostiene nell’ audace cammino verso la realizzazione della meta trascendente.

 

Sebbene sommersi dalle preoccupazioni dei tempi difficili che corrono, quanti conservano ancora memoria del fine della vita umana, e ne danno testimonianza con le loro azioni!

 

Il primo passo nel cammino spirituale è rendere grazie all’AMORE che permea il TUTTO e nello stesso tempo ringraziarlo con Preghiere per averci posto accanto, per il nostro aiuto, tutti gli Esseri Divini Universali.

 

“Esseri comandati di venire in nostro soccorso e correzione, obbligati per il nostro Bene, a lasciare l’esistenza contemplativa delle Verità eterne, e divenire reggitori di questo Universo e del destino del nostro mondo, cangiante secondo le espressioni mutevoli della Luna.”

 

“Questi Esseri Cosmici, appartengono a Dio, vanno considerati parte dell’Essere Unico, in quanto dimorano di grado in grado intorno alla circonferenza del Tutto, PARTECIPANDO AI PENSIERI ED AI POTERI DELLA “LUCE CREATIVA D’AMORE”.

 

Dalla Grande Misericordia, sono stati mandati presso di noi e sono stati fatti Signori del Mondo e del nostro destino, per il Bene ultimo; il male su questa terra deriva dal loro oscuramento, conseguenza delle contingenze materiali da cui noi, in quanto esseri promiscui, senza la Preghiera, ci lasciamo facilmente soggiogare.

 

“Occorre amare tutti gli Esseri Divini, rendendo il culto Loro dovuto, a mezzo della Preghiera, perché da Loro deriva ogni Bene, come ogni Scienza possibile.”

 

“Divenire simili a Loro non significa essere un dio, ma piuttosto abbracciare le proprie limitazioni di fronte all’inesauribilità del Mistero delle Realtà Ultime, al di là di ogni condizione umana, fino all’Abisso Infinito di una Sola Cosa.”

 

“Riconoscere agli Esseri Divini il culto Loro proprio, è Vera Sapienza, sorgente unica di tutte le scienze passate e future, segno autentico di Progresso per ogni Civiltà, che con la Preghiera, dà agli Stessi il senso della Regalità per cui sono stati posti in nostro aiuto.”

 

Dare all’Invisibile, il nome del TUTTO, Principio e Fine di ogni cosa, riconoscere che ESSO solo è l’Infinito, è il solo modo che abbiamo di dare testimonianza del Mistero insondabile del Suo Essere Universale.

 

Meravigliose sono le Opere che l’uomo può compiere, a partire da questa umile terra, accendendo in sé il lume della Preghiera, per restituire l’Amore Grande che ogni giorno riceviamo in dono.

 

Il rifiuto di questo scambio d’Amore in cui consiste la Preghiera, comporta la negazione della dimensione trascendente dell’Essere umano, così facendo e pensando l’uomo nega infatti a sé stesso di attingere alla fonte vitale dell’Energia cosmica, quell’Olio Santo, che  nutre la fiamma viva del cuore orante, e risponde direttamente ad ogni nostra domanda, disperdendo ogni male; il rifiuto di tale Infinita Grazia, getta l’uomo in balia della propria natura sensibile inferiore, ferina, in cui domina la mancanza, la divisione e la distruzione, ed il cui signore (che aleggia ora in questo mondo) porta i nomi della disperazione e desolazione senza fine.

 

Riprendiamo il nostro cammino dove lo abbiamo interrotto, restiamo fedeli al sentiero percorso già dai nostri Maestri spirituali, che come Padri ci hanno dato l’esempio in ogni tempo ed ancora oggi non mancano in ogni nazione; seppure nascostamente, a causa dell’epoca che viviamo, essi continuano ad indicare la via mostrandosi a coloro che, animati di Fede sincera, ne fanno richiesta e non solo nel segreto del proprio cuore.

 

Un Maestro autentico è una guida indispensabile, il suo esempio scioglie in un baleno, il labirinto di anni di faticose e assurde ricerche su sé stessi.

 

Avventurarsi nella ricerca ermetica senza un Maestro esperto, comporta il rischio molto alto dell’annichilimento o dell’autoesaltazione, frutto delle negazioni, o dell’estensione sconsiderata, della propria individualità.

 

La vicinanza di un Maestro ermetista spirituale ci rigenera sin dalle radici del nostro essere, egli solo può mostrarci con la sua vita esemplare, i copiosi frutti della Preghiera, sorgente d’acqua viva che sgorga spontanea da un cuore del tutto purificato.

 

La Tradizione ermetico spirituale è la diritta via, il “filo d’oro” teso per far risuonare d’Amore Universale, un Cuore umano in perfetto equilibro.

 

LA DIMENSIONE SPIRITUALE È IL CULTO DIVINO, l’adorazione continua e stabile, impossibile da realizzare pienamente su questa Terra, ma che un giorno sarà ricca delle primizie elargiteci in abbondanza, a testimonianza vera dell’INFINITO AMORE che riceviamo sin d’ora continuamente.

 

 

 

Fr+ Serio

 

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