Accetta quanto ti capita,
sii paziente nelle vicende dolorose,
perché con il fuoco si prova l'oro,
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Affidati a lui ed egli ti aiuterà;
segui la via diritta e spera in lui.
(Siracide)

Mi sono affacciato oltre la porta, ed ho visto la desolazione di quel  luogo, ho visto il dramma del lato oscuro, molto avevo letto e i più descrivevano paesaggi bellissimi, ricchi di simboli, di templi e natura brulicante, ma ora che vi ero scoprii che non era così.

tempio

Sembrava che nessuno ci fosse più passato da molti anni,  il giardino era incolto, le statue cadute o verdi di muschio,  e dei templi non restava che cumuli di macerie.

Gli antichi sacerdoti parlavano per simboli e tutti hanno sempre pensato che parlassero così, perché dovevano nascondere chissà quali segreti, ma non è così, parlavano per simboli affinchè chi era adatto capisse, il simbolo è uno dei legami tra noi e lo spirituale, e non lo si può studiare lo si può solo sentire, chi è adatto lo sente e procede, chi non lo è per quanto legga, studi e capisca, non procede.

Get in touch with you doctor or health care specialized right away if ever the erection persists longer than several hours or whether it becomes uncomfortable. levitra canada

Really do not underestimate the need for propecia for sale this.

Documented alterations within 5-HT processing together with metabolic process within a migraine strike levitra pills claim that migraine is due to a good central neurochemical difference secondary to ailment within the serotonergic procedure.

In questo blog, noi parliamo evitando il più possibile i simboli, parliamo in linguaggio corrente,  perché la simbologia è ormai dimenticata, e pochi ne sentono la bellezza.

La simbologia non si studia, si percepisce,  le cose divine si percepiscono e  basta,  lo studio serve per le cose terrene.

Noi siamo dotati di strumenti fisici, che ci fanno percepire e comprendere a pieno ciò che è falso, perché ciò che è falso è limitabile e descrivibile,  ma non abbiamo lo strumento che ci fa capire la verità,  la verità non è separata e divisibile,  per percepire la verità, dobbiamo abbandonare l'utilizzo dello strumento principale  della misura, il cervello, in quanto la verità non è misurabile, non è descrivibile,  è solo percepibile.

Per procedere in questo tortuoso sentiero,  dobbiamo essere allenati nello studio della falsità, dobbiamo fare un’opera costante ogni attimo della nostra vita,  di smascheramento di ciò che è falso in noi, di ciò che è falso in ciò che percepiamo.

Interiormente siamo tutti uguali ,  esteriormente siamo tutti uguali, ognuno con le sue debolezze, con le sue piccole manie, con le sue piccole depressioni, ma vogliamo mostrarci al mondo come degli esseri superiori,  vogliamo essere capiti ed amati.

Qui subentra uno dei nostri nemici più spietati, che ci fa commettere una miriade di errori:  la Paura,  abbiamo paura, dobbiamo ammetterlo a noi stessi, paura che qualcuno ci giudichi male,  la nostra vita si svolge nella paura più totale.

La paura per chi vuole procedere deve essere affrontata,  analizzata costantemente,  con la comprensione finale che non può essere estirpata, ma solo vista, e se la vediamo ne scopriamo gli inganni.

Niente  può essere estirpato da questo mondo, ma con una grandissima opera di analisi costante, di visione delle falsità, che contraddistinguono l’oggetto della nostra analisi,  possiamo alla fine percepirlo, nella sua vera natura,  che è opera di percezione  e non di misura.

Tutto ciò che è misurabile è falso, cioè è descrivibile attraverso uno strumento di comparazione, che ne limità la vera natura, astraendolo dalla sua realtà oggettiva.

Il simbolo vero come la realtà non è  misurabile, e  per quanto ci sforziamo di interpretarlo, avremo mille risposte diverse, ma se lo percepiamo nella sua vera natura, avremo una sola sensazione interiore uguale per tutti.

Per esempio, se noi ci sforziamo di interpretare uno dei simboli geniali, delle nostre pratiche, avremmo mille risposte, ma se nel rito per centinaia di volte lo rieseguiamo, percepiremo alla fine il legame profondo, che lega la genialità al simbolo stesso, e dal simbolo a noi , da questo atto ripetuto continuamente comprenderemo cosa la genialità può offrirci.

Chi arriva a vedere oltre la porta, si accorge che è solo all’inizio del cammino,  si guarda intorno e vede solo desolazione, tutti ormai hanno dimenticato, i templi sono stai distrutti, nessuno lotta per ricostruirli,  pochi di coloro che si chiamano ermetisti,  possiedono a casa propria un  luogo santo, dove esercitare l’arte della magia, addirittura pochi praticano la magia sperimentale, che il Kremmerz stesso suggeriva.

Ognuno di noi dovrebbe avere un luogo dove praticare le preghiere, i riti e gli esperimenti di magia,  e se è veramente sincero, non si deve preoccupare di cosa fare, di quali esperimenti fare,  ma solo di avere un luogo, uno spazio, per il resto è la magia stessa che ci penserà.

Se uno è un vero Ermetista deve avere un luogo dove praticare, una stanza piccola va bene, deve essere la più segreta possibile,  se non l’ha deve procurarsela con tutte le sue forze, getti via tutti i libri per almeno 10 anni,  pratichi e basta, affini le sue possibilità interiori, si riconcili con la magia e riscopra gli antichi segreti: il valore, le proprietà, le virtù dei SIMBOLI.

Se farà così prima o poi capirà, e potrà parlare, se non intende farlo  non parli, perché aumenterebbe solo la  confusione

Oltre la porta, c’è lo specchio di ciò che sta in basso, il giardino va ricostruito qui, ma occorre l’apporto sincero di tutti.

I Fratelli di Hermes
discepoli della scuola del Kremmerz

I cookie vengono utilizzati per migliorare il nostro sito e la vostra esperienza quando lo si utilizza. I cookie impiegati per il funzionamento essenziale del sito sono già stati impostati.

Accetto i cookie da questo sito.