Breve introduzione all’opera di PAPUS

 Dedichiamo questa sezione del sito della S.P.T.H.S.M. a PAPUS, riportandone qui i brani più significativi estratti dalle sue opere -tradotte dall'originale francese in italiano- perché tutti possano ispirarvisi e meditarne la bellezza dei contenuti.

PAPUS è lo pseudonimo del dottor Gerard Encausse, MEDICO di origini spagnole attivo a Parigi a cavallo tra il XIX ed il XX secolo.

È stato un divulgatore instancabile della Tradizione esoterica occidentale cristiana, a nostro avviso il più chiaro in assoluto tra gli esoteristi moderni; gli innumerevoli saggi pubblicati in vita hanno come unico intento quello di esprimere, nel modo più intuitivo possibile, l’evidenza dei principi della Tradizione spingendosi in ciò fino al sacrificio del punto di vista strettamente personale.

Contemporaneo di Giuliano Kremmerz, al secolo dott. Ciro Formisano, ebbe con questi una profonda e solidale amicizia, stretta probabilmente durante il misterioso viaggio di Kremmerz (in Francia?). Per certi versi non nascondiamo che consideriamo le opere di Kremmerz e di Papus figlie della stessa Madre, tanto fraternamente stanno in rapporto tra loro. A noi pare addirittura che i due si rispettassero a tal punto reciprocamente che abbiano ritenuto di non scrivere l’uno quello che aveva già ben detto l’altro, ma qualcuno potrebbe anche non essere d’accordo e non intendiamo certo tediare i lettori affrontando in questa sede i dettagli bibliografici della questione, saremo felici di darne prova a chi ne fosse davvero interessato.

Piuttosto desideriamo precisare che il termine “occultismo”, con cui spesso si etichettano le opere di Papus come anche quelle di Kremmerz, come tutte le parole che terminano con il suffisso -ismo, si presta piuttosto ad indicare una ideologia qualsiasi, in quanto frutto del pensiero di un uomo o di un gruppo di uomini determinati, ma non certo la Tradizione in sè, avendo questa origini così lontane da confondersi con l’origine stessa della storia e dell’umanità.

Diverso il discorso per la parola “Magia”, la cui etimologia rimanda ad epoche e civiltà antichissime, la radice antica “mag” indicava infatti stati di esistenza intermedi tra l’uomo ed il divino e di conseguenza anche la conoscenza che ne derivava all’umanità. Non nascondiamo il nostro legame e tutta la nostra simpatia per il termine Magia, tuttavia riteniamo che l’uso o meglio l’abuso che di questa parola si è fatto, renda necessario oggi più che mai di evitarla del tutto.

Rispetto ai termini occultismo e magia, come hanno notato già molti prima di noi, riteniamo che il termine “Tradizione”  ancora oggi conservi, anche nel linguaggio comune, l’idea della trasmissione di verità scevre da contestazioni possibili, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, cosa che dal nostro punto di vista, piaccia o meno, è la caratteristica propria solo dei principi più generali anticamente detti universali e quindi propriamente della Sapienza universale o Scienza Antica.

PAPUS indica come carattere distintivo della Tradizione esoterica occidentale proprio la sua natura essenziale di Scienza unica, cui aggiunge l’appellativo di “occulta”, sia per distinguerla dalle molteplici scienze sperimentali moderne, che per caricarne la denominazione di suggestioni diverse, al fine di renderla più appetibili alla variopinta moltitudine di ricercatori del mondo invisibile del suo tempo per i quali scriveva.

Indicare La Tradizione come Scienza occulta per prima cosa ci suggerisce come tale Scienza sia stata negli ultimi secoli del tutto ignorata dalla cultura cosidetta ufficiale; per seconda cosa, ma non per questo meno rilevante, che i depositari di tali conoscenze, laddove ancora esistenti, sono tenuti per giuramento al riserbo ovvero a tramandarla responsabilmente perché non cada nelle mani sbagliate; terzo, suddetta Scienza in verità è occulta per sua stessa natura, procedendo infatti per mezzo di analogie, inevitabilmente si cela dietro il velo di innumerevoli simboli molto spesso difficilmente comprensibili specie se non se ne hanno più le chiavi.

Auguriamo a tutti una lettura piena di Pace e di LUCE.

Antimonio

Un fratello di Hermes

discepolo della scuola del Kremmerz



PAPUS

IL CORPO FISICO - IL CORPO ASTRALE

L’Animale-Uomo e L’Uomo-Spirito

Quel che è curioso e interessante per noi, è che tutto questo lavoro organico da parte dell’addome, del torace e del capo avviene senza intervento alcuno della coscienza o della volontà dell’Essere umano.

Come l’Animale-Uomo, lavora di fatto in piena autonomia, cosi anche l'Uomo-Spirito ha le sue funzioni ed i suoi organi ben distinti.

L' Animale-Uomo è azionato da un sistema nervoso specifico, il sistema nervoso della vita vegetativa o organica, costituito quasi esclusivamente dal nervo cosiddetto gran-simpatico, i suoi plessi e le sue derivazioni.

È il nervo gran simpatico che fa battere il nostro cuore, che contrae ed espande le arterie e le vene, che mette in moto il fegato, lo stomaco, l'intestino, i polmoni, senza preoccuparsi di sapere se l'Uomo-Spirito è sveglio o addormentato, questo perché tutti gli organi continuano a funzionare regolarmente sia che dormiamo che se siamo svegli.

È il gran simpatico che ripara le cellule, che le rimpiazza, che divora, servendosi delle cellule embrionali e dei globuli bianchi, i microbi venuti dall' esterno, che rimargina le ferite superficiali della pelle e che in definitiva si occupa di tutto il sistema della cosiddetta “cucina organica”.

L' Uomo-Spirito non c’entra niente in tutto questo. Chi dirige tutto il sistema nervoso speciale?

Poiché, come abbiamo detto, un sistema di organi non è che uno strumento, infatti gli organi non creano ma subiscono la loro funzione, le cellule organiche muoiono a mano a mano che la loro funzione viene portata a termine.

Il principio che dirige tutto il lavoro del corpo fisico è stato indicato nelle epoche con tanti nomi diversi, dato che la sua scoperta risale a tempi remotissimi.

Gli egiziani lo denominavano Corpo luminoso (Ka), i Pitagorici (Carro dell’anima), i Latini, come San Paolo Principio animatore (Anima), i Filosofi ermetici lo designavano con il nome di Mediatore Plastico e di Mercurio universale; Paracelso e la sua scuola, i discepoli di Claude de Saint-Martin, il Filosofo sconosciuto, l'hanno chiamato Corpo astrale, perché esso trae il suo Principio dalla sostanza interplanetaria o astrale.

Qualunque sia il nome che gli diamo, dobbiamo sapere che questo principio ha nel nostro essere i suoi organi specifici, il proprio sistema nervoso, le sue proprie funzioni, e che la sua esistenza è cosa certa sia per l'occultista che per il fisiologo.

Noi lo denomineremo CORPO ASTRALE.

È l'operaio nascosto dell'essere umano, il cavallo la cui carrozza è il corpo fisico ed il cui cocchiere è l’essere cosciente.

Il cavallo è più forte del cocchiere, è il cavallo che traina la carrozza, tuttavia è il cocchiere che, meno forte ma più intelligente, dirige il cavallo e, per suo tramite, la carrozza.

Stessa cosa nell'Essere umano, l'Animale-Uomo è più forte dello Spirito, è colui che muove la macchina umana, tuttavia è l’Uomo-Spirito, meno forte, ma più intelligente, a dirigere l’Animale-Uomo nella vita esteriore, e, quindi, la macchina umana tutta intera…................

CONTINUA

Brano estratto "da La Costituzione dell'essere umano del dott. Papus - Edizioni indipendenti, Aprile 2020"


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