“SALVATORE MERGÈ (ELIS ELIAH)”
“NOI DISCEPOLI DI GIULIANO KREMMERZ DOBBIAMO ESSERE PURI,
INIZIATI, ERMETISTI MIRIAMICI CRISTIANI, FIGLI DI DIO, NON ATEI, NÉ OCCULTISTI,
NÉ MASSONI.”
“IL TENTATIVO DI SOSTITUIRE LA DIMENSIONE SPIRITUALE, SACRA,
DELLA VITA UMANA, CON PRATICHE PARTICOLARI DI POTERE MATERIALE, È VENUTO ALLO
SCOPERTO DELLA LUCE DEL GIORNO; NON LASCIARTI INGANNARE E SOPRATTUTTO NON
DISPERARE MAI!”
(Salvatore Mergè)
“IO TE LO PROFETIZZO, DOPO DI NOI NON VI SARÀ PIÙ ALCUN
AMORE SINCERO PER LA FILOSOFIA, ESSA CONSISTE SOLO NEL DESIDERIO DI CONOSCERE
PIÙ PROFONDAMENTE LA DIVINITÀ, MEDIANTE UNA CONTEMPLAZIONE INCESSANTE E UNA
SANTA DEVOZIONE, MOLTI GIÀ L’HANNO CORROTTA IN UN’INFINITÀ DI MODI.”
(Ermete Trismegisto, ad Asclepio)
“LA FEDE IN DIO È LA MISURA DELLA SAGGEZZA; L’IGNORANZA
CONSISTE NELLA NEGAZIONE, O DEVIAZIONE DALLA CONCEZIONE DI DIO, COME ESSERE
UNICO, UNIVERSALE, INFINITO. DIO PER NOI ERMETISTI MIRIAMICI È TUTTO.”
(Renato de Angelis)
“VOLEVO PARLARE MA POI HO SCRITTO:
(George Bernard Shaw)
*****
“OCCORRE ESSERE CHIARI - dice il Maestro Salvatore Mergè al
nipote Renato de Angelis - I DISCEPOLI DEL LEBANO NON HANNO MAI FATTO PARTE
DELLA TRADIZIONE ERMETICA KREMMERZIANA, PER CUI NON POSSIAMO A NESSUN TITOLO
CONSIDERARE FRATELLI MYRIAMICI TUTTI COLORO CHE NE HANNO FATTO PROPRI GLI
INSEGNAMENTI, IN QUANTO LE ISTRUZIONI E LE PRATICHE CHE RISALGONO AL LEBANO,
NON SONO CONCILIABILI IN NESSUN MODO, CON QUELLE TRASMESSECI DAL MAESTRO
GIULIANO KREMMERZ, CON LA MYRIAM E CON IL GRANDE ORIENTE EGIZIO.”
“SULLA QUESTIONE DEI RAPPORTI CON IL LEBANO, IL MAESTRO
KREMMERZ HA SEMPRE TACIUTO, SIA IN PUBBLICO CHE IN PRIVATO, EVITANDO COSÌ DI
COINVOLGERE LA FRATELLANZA DI MYRIAM IN TRISTI POLEMICHE; TUTTAVIA ESISTONO
TESTIMONIANZE BEN PRECISE, CHE I DISSENSI TRA IL LEBANO E GIULIANO KREMMERZ NON
SI LIMITARONO ALLA RECIPROCA INDIFFERENZA, MA ANDARONO BEN OLTRE; NONOSTANTE
GIULIANO KREMMERZ ABBIA SEMPRE CERCATO DI EVITARE LO SCONTRO DIRETTO CON IL
LEBANO, AMANDO SOPRA OGNI COSA LA PACE DELLO SPIRITO E NON CERTO LE DISPUTE,
QUEST’ULTIMO INVECE NON PERSE MODO DI FAR SENTIRE LA PROPRIA OSTILITÀ,
GIUSTIFICATA DA MOTIVAZIONI DEL TUTTO PERSONALI, PRIMA FRA TUTTE LA PAURA, DI
ESSERE MESSO IN CATTIVA LUCE DI FRONTE AGLI ALTRI MEMBRI DEL GRANDE ORIENTE
EGIZIO.
“LA PERSECUZIONE OPERATA DAL LEBANO NEI CONFRONTI DI
GIULIANO KREMMERZ, FU UNA VERA E PROPRIA CATTIVERIA, DEL TUTTO GRATUITA,
AVVIATA SOLTANTO DOPO LA MORTE DI IZAR ED ORDITA CON TUTTE LE ARTI SOTTILI DI
CUI EGLI DISPONEVA, COSTRINGENDO LO STESSO CIRO FORMISANO AD ALLONTANARSI DA
NAPOLI, PER FARVI RITORNO SOLO DOPO LA SCOMPARSA DELLO STESSO LEBANO; IN
SEGUITO, ALTRE TRISTI VICENDE, QUESTA VOLTA LEGATE ALLA STORIA DEL NOSTRO
PAESE, PORTARONO LA FAMIGLIA FORMISANO ALLA DECISIONE DELL’ALLONTANAMENTO
DEFINITIVO DALL’ITALIA.”
“ALCUNI TRA I COSIDDETTI NEO-KREMMERZIANI PROSEGUIRONO,
CONSAPEVOLMENTE, GLI STESSI INTENTI MALEVOLI DEL LEBANO NEI CONFRONTI DI
GIULIANO KREMMERZ, SE NON NELLE PAROLE DI SICURO NEI FATTI, INFANGANDONE LA
MEMORIA, ANCORA VIVA NEI SUOI VERI DISCEPOLI, DI UNA VITA ESEMPLARE DI PUREZZA
E DETURPANDO, PER QUANTO LORO POSSIBILE, LA PREZIOSA “TRADIZIONE” E GLI
INSEGNAMENTI DI PACE INTERIORE LASCIATICI DAL MAESTRO, CON LA SUA SOLA
PRESENZA.”
Il termine
“Tradizione”, anche nel linguaggio comune, indica una trasmissione regolare ed
ininterrotta, in mancanza della quale piuttosto che di “tradizione” si dovrebbe
semmai parlare di “tradimento”, visto che entrambi i termini derivano dalla
stessa voce latina tradere, affidare, solo che nella seconda accezione si approfitta
della fiducia altrui e non si rafforza di certo il vincolo fraterno (come nella
Tradizione).
Questo è il caso
di alcuni neo-kremmerziani, i quali non si limitano a fare proprio, senza alcun
diritto, l’insegnamento del nostro Venerabile Maestro Giuliano Kremmerz, ma lo
reinventano del tutto, riscrivendone sia pratiche che istruzioni, mossi solo da
ambizione personale, tradendo la buona fede di tanti malcapitati creduloni.
Se una
trasmissione ininterrotta, regolare, costituisce in un certo senso una
Tradizione, la sua contraffazione ne rappresenta sempre un tradimento, ed anche
se inconsapevolmente, va comunque ad alimentare una reale quanto pericolosa
contro-tradizione.
Facciamo il caso
che qualcuno si introduca con l’inganno nella vostra parrocchia, si metta a dir
messa, fingendosi un sacerdote in viaggio da un’altra diocesi, al solo scopo di
raggirare i malcapitati fedeli, scopertolo, come lo giudichereste? DI CERTO, UN
TRADITORE!!!
E se questo
traditore, approfittando del rispetto dovuto al suo abito, si appartasse,
lusingando tutti i malcapitati, sia uomini che donne, diffondendo tra i
fratelli pratiche contrarie alla Fede, non lo caccereste lontano facendolo
scappare con la coda tra le gambe…?
“A QUESTO PUNTO DOBBIAMO PRECISARE, QUALORA NON DOVESSE
ESSERE ANCORA CHIARO A TUTTI, CHE PER NEO-KREMMERZIANI IN GENERE INTENDIAMO,
COME DICE LA PAROLA STESSA, TUTTI COLORO CHE, DI PROPRIA INIZIATIVA, AVVIARONO
ED AVVIANO ANCORA OGGI, ISCRIZIONI AD ACCADEMIE KREMMERZIANE GIÀ ESISTENTI O
DEL TUTTO NUOVE, SENZA AVER RICEVUTO DAL MAESTRO STESSO O DA MAESTRO FATTO DA
LUI, ALCUNO SPECIFICO MANDATO, CHE NE POSSA GIUSTIFICARE L’OPERATO IN TAL
SENSO; NON A CASO PARLIAMO DI “ISCRIZIONI” AD ACCADEMIE, IN QUANTO DI
INIZIAZIONE VERA E PROPRIA, PER QUESTI GRUPPI NEO-KREMMERZIANI, NON ABBIAMO MAI
AVUTO ALCUNA NOTIZIA, E D’ALTRONDE NON VEDIAMO COME CIÒ SAREBBE POSSIBILE,
MANCANDO LA REGOLARITÀ INDISPENSABILE ALLA CATENA INIZIATICA.”
“SOTTO LA DENOMINAZIONE DI NEO-KREMMERZIANI, INCLUDIAMO
ANCHE LO STESSO CENTRO ERMETICO UNIVERSALE DI ROMA (C.E.U.R.), FACENTE CAPO AL
CORAGGIA, IL QUALE VANTA, SOLO, COME UNICO MERITO, QUELLO DI AVER ACQUISTATO,
DALLA IGNARA VEDOVA DEL MAESTRO GIULIANO KREMMERZ, AL PESO DI SONANTI MONETE
D’ORO (DIVERSE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI LIRE), E NON CERTO DI ORO FILOSOFICO, I
DIRITTI DI TUTTE LE OPERE OLTRE A “COSE” MOLTO RISERVATE”.
A TUTTI COLORO
CHE SI RIFANNO, ANCHE SOLTANTO IDEALMENTE, AGLI INSEGNAMENTI DI GIULIANO
KREMMERZ, RICORDIAMO – dice il nipote di Salvatore Mergè, Renato de Angelis
maestro e preside della S.P.T.H.S.M.– QUANTO LO STESSO MAESTRO MERGÈ CI
RICORDAVA SOVENTE:
“NOI DISCEPOLI DI GIULIANO KREMMERZ DOBBIAMO ESSERE PURI,
INIZIATI, ERMETISTI MYRIAMICI CRISTIANI, FIGLI DI DIO E NON ATEI, NÉ
OCCULTISTI, NÉ MASSONI, E LA DIFFERENZA È SOSTANZIALE, NON SOLO UNA MERA
QUESTIONE DI TERMINI!”
“DA PIÙ PARTI È IN CORSO IL TENTATIVO –avverte Salvatore
Mergè – DI FAR PASSARE ISTRUZIONI PRATICHE ASSURDE, PER INSEGNAMENTI “SEGRETI”
DI KREMMERZ, COSA CHE RIPETIAMO È DEL TUTTO FALSA; SAREBBE SUFFICIENTE AVER
LETTO ANCHE SOLTANTO UNA VOLTA LE OPERE DEL MAESTRO GIULIANO KREMMERZ, PER
RENDERSENE CONTO E FUGARE DEFINITIVAMENTE OGNI DUBBIO!”
“SE CI CREDIAMO SUPERIORI ALLA MORALE – dice Salvatore Mergè
- DA CONTRAVVENIRNE ANCHE LE REGOLE PIÙ BASILARI DI PUREZZA, COME POSSIAMO
DIRCI “PURI, INIZIATI? E CON COSA VERAMENTE SIAMO “ENTRATI IN CONTATTO”? DI
CERTO NON CON LA MYRIAM, CHE È CORRENTE DI AMORE E PUREZZA!”
POSSIBILE CHE IN
TUTTI QUESTI ANNI, NESSUNO DEI TANTI MAESTRI, CHE SI PROCLAMANO A QUALSIASI
TITOLO KREMMERZIANI, ABBIA MAI VOLUTO PRONUNCIARSI PER DIFENDERE LA MEMORIA DEL
MAESTRO GIULIANO KREMMERZ, RESTITUENDOGLI LA CREDIBILITÀ CHE GLI È STATA TANTO
VIGLIACCAMENTE SOTTRATTA?
È GIUNTO IL
MOMENTO DI DIFFIDARE CHI ASSOCIA IL NOME DEL NOSTRO AMATO VENERABILE MAESTRO
GIULIANO KREMMERZ, E DELLA FRATELLANZA DI MYRIAM (CORRENTE DI AMORE E DI
PUREZZA), AD ISTRUZIONI E PRATICHE MATERIALI CHE, ANCHE SOLO LONTANAMENTE,
RICHIAMANO CONDOTTE SESSUALI DI QUALSIASI GENERE; CI RISERVIAMO DI DENUNCIARE
CHI APPROFITTA DEL NOME DI KREMMERZ, E DELLA MYRIAM, PER DIFFONDERE MATERIALE
OFFENSIVO ED INFAMANTE, TRAMITE QUALSIASI MEZZO DI COMUNICAZIONE CARTACEO O
DIGITALE! PER TUTTI COSTORO NON ABBIAMO ALTRE PAROLE CHE “VERGOGNATEVI!!!”
“IL MAESTRO KREMMERZ – annota salvatore Mergè - SOLTANTO NEL
PRIMO VOLUME “AVVIAMENTO ALLA SCIENZA DEI MAGI”, NOMINA “DIO” 208 VOLTE; QUANTO
DOVEVA AMARLO? PER SENTIRE IL BISOGNO DI RIVOLGERSI A LUI COSI TANTE VOLTE? DIO
DI CERTO, AVEVA ISPIRATO IL SUO INTELLETTO, COME BENE SI LEGGE NELL’INNO AL
SOLE, POSTO DAL MAESTRO ALL’INIZIO DELL’OPERA APPARSA A PUNTATE SULLA RIVISTA
“IL MONDO SECRETO”, LE CUI PRIME TRE STROFE RECITANO COSÌ:
“O SOLE, RADIANTE IDDIO, PADRE NOSTRO, TU, CHE CREI LE FORME
TUO SPLENDORE ETERNO, ILLUMINA DELLA TUA LUCE DIVINA COLUI
CHE, PURO DI MENTE E DI CUORE, LEGGERÀ IN QUESTO LIBRO LE
LEGGI E LE PRATICHE PER ASSORGERE ALLA POTESTÀ DEI NUMI: FA
IGNORANTE E LA VIRTÙ DI PRESCINDERE DALLA SORDA SENSITIVITÀ
DELLA VITA TERRENA, AFFINCHÉ, DOVE LA VOCE DELLA BESTIA NON LO
FANTASMI PASSIONALI, DEGLI SPETTRI DELLE CONCUPISCENZE PIÙ
SFRENATE, DELLE SUPERBE CREAZIONI DELL’ORGOGLIO UMANO,
ILLUMINA L’IGNORANZA DI COLUI CHE, MONDO DAI FREMITI DELLA
VOLUTTÀ DELLE COSE TEMPORANEE, HA SETE DI VERITÀ ETERNE, E FA
CHE L’IDOLATRA DELLA BESTIA, INCATENATO ALLA VANAGLORIA
DELL’IGNORANZA, SENTA IL TUO RAGGIO DIVINO E SI PREPARI
ALL’AVVENTO DEL CRISTO.
O SOLE, SFOLGORANTE IDDIO, PERDONA A CHI MI LEGGERÀ IN
MALA FEDE, AI MASSONI IGNORANTI, AI PRETI MESTIERANTI O
CIECHI, AI DOTTORI DI TEOLOGIA CHE NON INTENDONO LA PAROLA DEL
TUO SPIRITO, AI SAPIENTI ADORATORI DELL’ACIDO FENICO, DEI
MICROBI E DEI SIERI, AI CRITICI CHE NON SANNO E AI PINZOCHERI
CHE HANNO PAURA; FA CHE I TUOI MESSAGGERI DI LUCE, ANGELI
ALATI E DEMONI CORNUTI, LI CONVERTANO ALLA INTELLIGENZA DELLA
*****
L’Ermetismo è una Scienza Sacra - ci chiarisce una volta per tutte il Maestro Renato De Angelis, preside della Schola Philosophica di Teurgia Hermetica, a seguito di mandato scritto dello stesso M° Salvatore Mergè - i cui sacramenti e simboli viventi ricevono la loro efficacia da Dio e non dagli uomini; la trasmissione della Tradizione Sapienziale, non può che provenire da una regolare ed ininterrotta catena iniziatica - la cui origine va fatta risalire ai primordi della storia dell’umanità. Nella civiltà di cui siamo figli, prende nome da Ermete Trismegisto “tre volte sommo in Santità” (così scriveva Giuliano Kremmerz nei Dialoghi sull’ermetismo a proposito della Schola Ermetica); soltanto la regolare catena iniziatica, ininterrotta, di una Schola Ermetica, tramandata da Maestro a Maestro, garantisce la presenza spirituale nei riti tutti, essa è la sola capace di risvegliare in noi l’INTELLETTO DI LUCE; diversamente quegli stessi riti, compresi i riti di ingresso o di Iniziazione, sia che siano stati ricevuti per vie traverse, sottratti o comprati, o che siano il frutto della personale immaginazione di maestri autoproclamatisi tali, (nonostante tutti i timbri a secco e le idealizzate figure di Venerabili, ritratte in antichi quadri), rappresentano al massimo il veicolo di suggestioni mentali individuali, quando non di influenze psichiche inferiori, e piuttosto di favorire, vanno ad ostacolare la generazione spirituale, fine per cui sono stati tramandati all’Umanità, nel corso dei millenni, dalla Virtù Celeste per il tramite di Uomini di Luce.
“L’Intelligenza e la purezza di tutti gli Esseri celesti,
nella via ermetica, – dice Salvatore Mergè – sanno affermare con la loro
benedizione una Accademia regolare tramandata da Maestro a Maestro, e non
confermano, con la loro benedizione, l’avviamento di accademie non conformi ad
un percorso di luce, qualora i loro membri fossero atti ad una vita disordinata
e non degna spiritualmente.”
“Tutto ciò che noi sperimentiamo a livello esteriore, sia
esso fatto della materia dei sensi corporei che di quella sottile dei sogni,
non può essere confuso con la dimensione spirituale, sovra-umana, che è Luce e
Saggezza.”
“In un mondo viziato a tutti i livelli dalla tendenza
dominante del materialismo sensistico la sopravvalutazione di esperienze
sensazionali, oltre il campo dei sensi ordinari, è pressoché inevitabile, per
cui è facile, senza l’aiuto di un Maestro esperto di quest’arte, che si
prendano, per stati spirituali e sovra-umani, stati della coscienza
individuale, frutto dell’immaginazione, liberata dalle limitazioni degli organi
dei sensi esterni.”
“IL MAESTRO KREMMERZ CI HA INSEGNATO – ripete spesso
Salvatore Mergè – CHE NOSTRO SIGNORE, PER NOI ERMETISTI CRISTIANI È L’ESEMPIO
DELLA PERFEZIONE. EGLI NON HA OPERATO IN VITA CHE MIRACOLI DI GUARIGIONE, VOLTI
A SOLLEVARE DAL PESO DELLE SOFFERENZE FISICHE E MORALI GLI UOMINI, A MEZZO
DELLA LORO STESSA RITROVATA FEDE, E NON CERTO ATTI A MOLTIPLICARE L’ORO NELLE
BISACCE DEGLI APOSTOLI O AD AUMENTARNE IL POTERE MATERIALE PERSONALE. TALE DEVE
RESTARE LO SPIRITO NELLA NOSTRA PREGHIERA DI INVOCAZIONE A MYRIAM, MARIA, MADRE
E CONSOLAZIONE NOSTRA, CORRENTE DI AMORE, PACE E SOLLIEVO PER CHI È IN STATO DI
BISOGNO E NON SOLO PERCHÉ AFFLITTO O AMMALATO.”
*****
“Siamo nel 1963, anno che passerà alla storia della Chiesa
per il Concilio Vaticano II, le trombe dell’Apocalisse – avverte Salvatore
Mergè – sono già suonate. Stiamo vivendo un'epoca molto difficile e nei
prossimi anni ne vedremo ancora delle belle.”
“Il mondo occidentale sta vivendo un momento decisivo per la
conservazione della sua stessa Civiltà, e delle Verità che ha avuto in dono con
essa; Verità che sono destinate ad essere conservate e trasmesse, vive e nella
loro pienezza, alle generazioni future, e non certo ad essere abbandonate per
correre dietro agli idoli rabberciati dell’attuale modernismo.”
“Quello che abbiamo vissuto con le due guerre mondiali non è
niente in confronto al deserto della desolazione del cieco materialismo che ci
attende, e non mi riferisco soltanto alle nefaste ideologie atee che da decenni
imperversano in parte dell’Europa ed in parte dell’Asia, e non tarderanno ad
essere trasportate, dai venti gelidi, fino alla nostra bella penisola, per
tentare di oscurarne il radiante Sole pitagorico.”
“In un futuro prossimo sarà sempre più difficile coltivare
la propria vita interiore, soprattutto difenderne l’integrità dai violenti
attacchi, sferratigli da tutte le parti, attacchi volti ad impedire la
trasmissione alle generazioni future, delle Verità di Luce, e dei suoi
sacramenti e simboli viventi.”
“Medita Renato, come oggi soltanto pronunciare la parola
“satanico” scateni reazioni psichiche, tanto inconsapevoli quanto ostili; e se
ciò non ti fosse sufficiente a comprendere la gravità della situazione, che in
questi anni l’umanità intera sta vivendo, immobilizzata com’è nella palude del
materialismo sensistico, rifletti su come siamo arrivati all’assurdo di
ritenere “sconveniente”, nelle conversazioni pubbliche, usare la parola “Dio”,
il solo riferimento alla Religione infatti “in società” è sufficiente per
essere esclusi, o confusi, con i fanatici di una delle tante sette
pseudo-cristiane.”
“DIO C’È”,
scritto sui muri delle strade, è divenuto ormai soltanto il grido di una
umanità fragile, sentimentalmente instabile, caduta vittima delle S.p.A., del
protestantesimo moderno che con la Vera spiritualità non ha nulla in comune.
“L’INCONTRO CON DIO È UN DONO CHE VA VISSUTO CON LA GRAZIA
DI ESSERE ARRIVATI AL TRAGUARDO. GIULIANO KREMMERZ HA PARLATO DI “DIO” COSÌ
TANTE VOLTE, PERCHÉ ERA “LUI” CHE CERCAVA, ERA “LUI” CHE DESIDERAVA GUSTARE,
ERA “LUI” CHE DESIDERAVA LO TENESSE PER MANO, COSÌ DA DIVENIRE UNA SOLA COSA
CON “LUI”.
“Non occorrono pagine e pagine di studi filologici sui testi
sacri – spiega il Maestro Mergè - riferendosi tra l’altro anche alla piaga dei
Testimoni di Geova, per comunicare ad uomini di buona volontà, la Pace dello
Spirito; il Sacro resta sempre un Mistero incomunicabile, non può essere
compreso dalla ragione umana, e non si trasmette per mezzo delle conoscenze
acquisite sui libri, ma soltanto accostandosi, con Fede ferma, ai suoi
sacramenti e riti, a mezzo della Preghiera; con Amore ed una Volontà Solare, le
Parole viventi ci sveleranno la Realtà che nascondono. L’uomo non può
partecipare alla dimensione Sacra e Divina se non risveglia prima in sé il
senso della Fratellanza, nell’Unità trascendente propria dello Spirito, con
l’assiduità alla Preghiera d’Amore per il prossimo, cosi come attraverso i
millenni è stato insegnato da Maestro a Discepolo, e non soltanto
nell’ermetismo cristiano kremmerziano.”
“La campagna contro la spiritualità avanza incessantemente,
la trasmissione della “Tradizione Sapienziale” sta per vacillare, sotto i colpi
inflitti da una rinnovata mentalità ottusa ed integralista, e non
meravigliamoci dei cambiamenti in atto, perché le stagioni della storia
dell’Umanità si ripetono ciclicamente.”
“VERRANNO CANCELLATE PRATICHE SPIRITUALI MILLENARIE,
SOSTITUITE CON COMPORTAMENTI RIFORMATI, SPALLE RIVOLTE AL SACRO, SGUARDI
AMMICCANTI AL MONDO PROFANO, IN CERCA SOLO DEL CONSENSO DEGLI UOMINI PIUTTOSTO
CHE DELLA LUCE DELLA VERITÀ. SI STANNO PERDENDO “LE VIRTU”, INSITE NELLE PAROLE
ANTICHE (LATINO), ANIMATE DA SECOLI DI VERA LUCE E DI VIVO AMORE PER
L’INFINITO.”
Siamo nel 2021
e l’ignoranza della Tradizione si è spinta così oltre, da essere ormai prossimo
ed inevitabile un nuovo (forse l’ultimo) scisma all’interno della Chiesa.
Magistralmente
lo aveva profetizzato bene Giuliano Kremmerz, quando scrisse nel 1920, sotto lo
pseudonimo di ODER-BNE-ORMAZ, “due Croci si fronteggiano sul Tevere”.
Una Croce oggi
è sotto gli occhi di tutti, quella portata dal Vescovo di Roma, facente le
funzioni dell’autentico Vicario di Cristo, la cui VERA CROCE, BENEDETTA e fonte
di saggezza, è stata, a forza, oscurata. . .
L’altra Croce,
si è posta di fatto, ormai manifestamente, a servizio di una Europa che ha
voltato le spalle alla VERA CROCE, sigillando la propria unione con il conio di
una nuova moneta d’oro, contraria a qualsiasi simbolo di Fede.
Questa Croce
inneggia oggi, con spregiudicata disinvoltura, all’abominio della profanazione
del Tempio, consacrando sull’altare della Verità, niente altro che le ragioni
della materialità dei sensi; nessun altro nome gli si addice meglio che “Gran
Loggia di Sodoma e Gomorra”.
Questa Unione,
nel nome di un ritrovato “vitello d’oro”, ha stracciato anche gli ultimi lembi
della sua veste candida, “laica”, condividendo l’assenza dei valori, soltanto
con la più tenebrosa materialità.
NERA piuttosto
dovrebbe essere la bandiera di questa Unione, come NERO è già il suo Alfiere,
dietro di sé non lasciando entrambi che il lutto, per la fine di una Tradizione
di LUCE, salvifica per il genere umano.
La coscienza
degli uomini è divenuta così ingombrante, da ritenere troppo scomodo fermarsi
ad ascoltarla, ciò rende impossibile intravedere la porta stretta della via
interiore, e quei pochi che miracolosamente ne intravedono la possibilità per
un attimo, subito dopo vedono svanire i loro sforzi per le pressioni di una
vita esteriore secolarizzata, scandita dal moltiplicarsi sfrenato di bisogni
fittizi, in balia di burrascosi sentimenti materiali; essi cadono facilmente
vittima, per reazione al mondo moderno secolarizzato dalle sue stesse mille
trappole, come quelle delle recenti scienze sincretiste, promettenti “dolci
sonni” in orientaleggianti distese di papaveri.
Si tenta ormai
ovunque di cancellare sempre di più ogni aspetto Sacro della vita,
sostituendolo con qualcosa di materialmente appetibile e soprattutto facilmente
fruibile; persino all’interno di quelli che dovrebbero essere gli stessi ultimi
baluardi della Luce Spirituale in Occidente, SI SONO DIFFUSE LE PIÙ ASSURDE
PRATICHE DI SPORCIZIA (FOLLIE!!!); FALSI MAESTRI, RIVENDICANO LA LORO AUTORITÀ
A MEZZO DI TECNICHE IMMONDE, PROMETTENTI LUCIFERI POTERI SULL’UMANITÀ E SUL
MONDO FUTURO.
Tecniche sempre
più evolute vengono diffuse come anestetici, per anime doloranti, ferite dagli
urti violenti dei sentimenti materiali, eccitati senza più alcun freno. Cure
temporanee per una umanità materializzatasi a tal punto, che non lascerà
nessuna idea di sé alle generazioni successive, se non le rovine materiali di
una civiltà nata con un ideale grande, governata poi maldestramente fino alla
sua dissoluzione.
“Mio caro Renato – dice Salvatore Mergè – non ti stancare
mai di insegnare L’AMORE PER MYRIAM, MARIA, SALVEZZA DELLA NOSTRA ANIMA, OGNI
NOSTRO SFORZO DI RESTARE IN PIEDI ED ANDARE OLTRE L’EFFIMERO, RESTA VANO, SENZA
LA VIRTÙ PURIFICATRICE DEL SUO SOTTILISSIMO E LUMINOSISSIMO VELO; CHE IL SUO
LEMBO COSPARSO DELLE VIRTU’ CELESTI CI SFIORI, INONDANDOCI DELLA SUA INFINITA GRAZIA,
CI CONCEDA IL DONO DELLA VISIONE DELLE ESSENZE, CAUSE PRIME E POTENZE DEL
CIELO.”
“Lo SPIRITO UNICO è il Bene comune, senza di Esso non c’è
Comunione d’Amore ma solo separazione e senso di precarietà.”
“Siamo esseri misti, fatti non di sola carne ed ossa e
perciò spesso caduchi; la dimensione spirituale per noi è una conquista che
comporta tantissima forza di volontà, molto sacrificio e dedizione, fino
all’”abdicazione” dal proprio io materiale. Convertiamo i nostri cuori
all’Amore, perché la Bellezza e la Bontà Infinita rendano nitido l’orizzonte
nostro mentale, diradando le nubi cariche di sensualità.”
“NON DISPERARE MAI!!! IL SILENZIO SIA IL TUO MAESTRO
INTERIORE, LA PREGHIERA SIA LA TUA STRADA DI LUCE, RIVOLTA AL CIELO, LA FEDE IL
TUO FUOCO SEMPRE ACCESO, L’AMORE LA TUA DIMORA NELLO SPIRITO UNICO (SPIRITO
SANTO), IL MISTERO LA TUA SPERANZA NELLA VERITA’.”
*****
“LA MENTE È LA FORMA SOTTILE DI OGNI INDIVIDUO - dice
Salvatore Mergè - IL SUO STESSO PENSIERO; SENZA LA MENTE, NOI NON AVREMMO LA
PERCEZIONE DEL MONDO ESTERNO, E NEPPURE AVREMMO COSCIENZA DEL NOSTRO CORPO.”
“LA MENTE O PENSIERO, NON È CHE LA COSCIENZA STESSA, IL
NOSTRO IO; ANTICAMENTE CI SI RIFERIVA AD ESSA COME AD UN “LUME NATURALE”, PER
DISTINGUERLA DALL’ANIMA, VERA LUCE PURA SPIRITUALE, DI CUI LA NOSTRA COSCIENZA
NON È CHE IL RIFLESSO.”
“L’ESSERE E LA SAGGEZZA APPARTENGONO SOLTANTO ALL’ANIMA,
ESSA SOLA È LUCE PURISSIMA ED AMORE INFINITO; LA TRASMISSIONE DELLA TRADIZIONE
SAPIENZIALE ALL’UMANITÀ È STATA POSSIBILE SOLTANTO GRAZIE AGLI UOMINI DI LUCE,
ANIME ILLUMINATE DALLA GRAZIA, CORRENTE DI AMORE UNIVERSALE.”
“LA PEGGIORE DELLE FALSIFICAZIONI, IN ATTO DA DIVERSI
SECOLI, ED IN QUESTI ANNI AL SUO MASSIMO SVILUPPO, È PROPRIO QUELLA CHE
RIGUARDA LA CONOSCENZA; LE SCIENZE MATERIALI, PROFANE, HANNO INGHIOTTITO DEL
TUTTO OGNI SAPIENZA ANTICA, SPUTANDO SENTENZE DI CONDANNA PER TUTTO CIÒ CHE NON
POSSONO GIUDICARE, CON I SENSI MATERIALI, E VOLTANDO LE SPALLE DEFINITIVAMENTE
AI LORO STESSI PADRI, SECONDO IL DETTO, LA CORRUZIONE DELL’”OTTIMO” DIVIENE LA PEGGIORE
DI TUTTE LE COSE.”
“LA VERITÀ È STATA OSCURATA DALLE INNUMEREVOLI “SCOPERTE”
DELLE SCIENZE MATERIALI, DIVENTATE VIA VIA SEMPRE PIÙ ARROGANTI ED
INTEGRALISTE, ANCHE NELL’AMBITO DELLE RICERCHE PSICOLOGICHE; ALCUNE DI QUESTE
SCIENZE CONTEMPORANEE INIZIANO A COSTITUIRE UNA VERA E PROPRIA CONTRAFFAZIONE
DELLA SPIRITUALITÀ, DEL TUTTO SIMILE ALL’OCCULTISMO, DI CUI CONDIVIDONO LO
SCOPO, AVVILENDO LE MENTI DEGLI UOMINI, GIÀ INDEBOLITE, PER DETTARE LEGGE AL
MONDO INTERO.”
“COME SI PUÒ ACCETTARE CHE LA DIMENSIONE SACRA E SPIRITUALE
DELL’ESSERE UMANO, VENGA SOSTITUITA DALLE TEORIE DELL’INCONSCIO? NON DOBBIAMO
INNALZARE SULL’ALTARE DELLA VERITÀ DELL’ANIMA, L’IGNORANZA, NÉ PRETENDERE DI
RAPPRESENTARE A MEZZO DI ESSA LA SORGENTE STESSA DELLA LUCE!”
“RITROVARE LA CENTRALITÀ DELL’ANIMA NELLA NOSTRA ESISTENZA
TERRENA È LA SOLA VIA CHE PORTA ALLA GRAZIA, RIDANDO PACE E SOLLIEVO A CHI È
AFFLITTO, DEPRESSO O ANGOSCIATO DA UNA VITA RESA VANA, SENZA LA LUCE DEL VERO
AMORE, DISINTERESSATO.”
“NON LASCIARTI SVIARE DALLA SUGGESTIONE DELLE ODIERNE
TECNICHE COSIDDETTE PSICODINAMICHE, CHE IN ALTRI TEMPI AVREMMO DEFINITO A
RAGIONE COME DELLE “NUOVE STREGONERIE”, PERCHÉ LA LORO PROSPETTIVA SFUGGE SOLO
IN APPARENZA AL VORTICE MATERIALISTICO, CHE STA INGHIOTTENDO OGNI COSA; FUGGI ALLO
STESSO MODO DAGLI SVILUPPI DELLO SPIRITISMO, CHE CONSIDERA LE COMUNICAZIONI CON
I FANTASMI DEI DEFUNTI COME LA DIMENSIONE PROPRIA DELL’ANIMA; FAI ATTENZIONE A
NON CONFONDERE I POTERI OCCULTI DELLA MENTE, RICERCATI DALLA PARAPSICOLOGIA,
CON LA CONOSCENZA SACRA; COME IL SOGNO NON È IL SONNO PROFONDO, COSI LA
DIMENSIONE SOTTILE DELLA MENTE NON È L’ANIMA E NEPPURE LA SAGGEZZA.
“RESTA AGGRAPPATO ALLA SOLIDA ROCCAFORTE DELLA VERITÀ UNICA,
TRASCENDENTE ED IMMANENTE INSIEME, NESSUNO VERAMENTE PUO’ ABBRACCIARE “IL
TUTTO” IN SÉ STESSO, NÉ PUÒ VEDERLO, RESTANDO NELLA CONDIZIONE DI ESSERE
LIMITATO. DIO È UN MISTERO INCOMUNICABILE, RESTA NASCOSTO, IL SUO VOLTO NON HA
NÉ VISIONE NÉ PAROLA, NESSUNO PUO’ DIRE DI AVER VISTO O PARLATO CON DIO! AL SUO
COSPETTO TUTTO DIVENTA UNA SOLA COSA, OGNI ESSERE VIVENTE RAPPRESENTA, NEL MARE
DELL’ESISTENTE, NIENTE DI PIÙ CHE UNA SCINTILLA DI LUCE, NELL’ATTO DI EMERGERE
DAL SILENZIO INFINITO DEGLI ABISSI.”
“SUL TEMPIO DI ISIDE IN EGITTO – scriveva il Maestro
Kremmerz in Avviamento alla Scienza dei Magi - ERA INCISO:
IO SONO CIO CHE È
Finché siamo
vivi occorre rimanere con i piedi a terra; INVOCHIAMO CON PREGHIERA DI
PURIFICAZIONE MYRIAM, MARIA, NOSTRA ETERNA MADRE, È LEI LA MEDIATRICE, CHE CI
DONA A PIENE MANI, OGNI VIRTÙ E GRAZIA: MADRE BENEDETTA, CONFORTO, FORZA E
VIRTÙ NOSTRA, PERLA DI PUREZZA DELLA NOSTRA ANIMA, ISPIRA IN NOI IL TUO ETERNO
AMORE, ILLUMINA I NOSTRI CUORI DEL TUO CANDORE; FA’ CHE LA VERITA’ TORNI A
SPIEGARE LE SUE ALI SU QUESTO MONDO, DONACI UOMINI, SOPRATTUTTO SANTI, CAPACI
DI ADDITARE AL MONDO INTERO IL SENTIERO CHE CONDUCE DI LUCE IN LUCE, ALLA
VERITA’ NASCOSTA, DIETRO IL VELO TENEBROSO DELLA MATERIALITÀ ATTUALE.
*****
Il Maestro
Mergè apostrofava cosi gli anni difficili che stiamo vivendo e soltanto ora
possiamo capire a cosa veramente si riferisse con queste parole:
“UNA CIVILTÀ PERDE LA SUA FUNZIONE NELLA STORIA
DELL’UMANITÀ, QUANDO NON È PIÙ IN GRADO DI TRASMETTERE L’EREDITÀ CHE HA
RICEVUTO IN DONO ALLA SUA NASCITA, E CHE NON GLI APPARTIENE IN ESCLUSIVA;
VERITÀ CHE HA IL COMPITO DI CUSTODIRE E DI TRASMETTERE, PERCHÉ SE NE CONSERVI
VIVO IL RICORDO TRA GLI UOMINI; UNA COMUNITÀ DEGENERA QUANDO NON ATTINGE PIÙ LA
PROPRIA LINFA VITALE AL SACRO, PROPRIO COME LA TERRA RESTA STERILE SENZA
L’INVISIBILE UMORE DELLA RUGIADA DEL PRIMO SOLE DI PRIMAVERA; NON ESISTE UNA
VITA PROFANA, OGNI MOMENTO DELLA NOSTRA VITA È UN ISTANTE SACRO E VA CONSACRATO
ALLO SCOPO PER CUI SIAMO NATI, “PER SEGUIRE – COME DICEVA IL SOMMO POETA DANTE
– “VIRTUTE E CONOSCENZA!”.
“UNA CIVILTÀ È SANA, QUANDO OGNI ATTIVITÀ PROPRIAMENTE
UMANA, DAL LAVORO, ALLA VITA FAMILIARE, ALLO STARE INSIEME COME FRATELLI,
COSTITUISCE UN MOMENTO PER RENDERE OMAGGIO AL DIVINO DI CUI TUTTI NOI SIAMO
ESPRESSIONI DIVERSE ED IMPERFETTE.”
“Non dobbiamo mai dimenticare che qualsiasi tentativo di
sviarci dalla dimensione Sacra della vita, come dall’Amore spirituale che
fraternamente ci accomuna gli uni agli altri, partecipa, coscientemente o
incoscientemente, alla natura inferiore dell’essere, nella quale non regna che
la separazione e la caducità.”
“Renato, ci deve essere ben stampato in mente che “satanica”
è ogni teoria che nega l’esistenza di DIO (materialismo, scientismo, etc…), al
pari di ogni pseudo-dottrina che deforma la VERITA’ del suo ESSERE “TUTTO”,
“UNO”, “UNIVERSALE”, “INFINITO”.
“Nel ‘900 vi sono state ogni sorta di contraffazione e
rovesciamento, di pratiche e simboli della Scienza di Dio! L’oblio del sacro
avanza gradualmente abbattendo ogni ostacolo, facendo leva specie sull’aspetto
sentimentale, il più instabile dell’essere umano, e perciò spesso anche il più
suggestionabile; quando i tempi saranno maturi ciò renderà almeno più rapido il
raddrizzamento, e QUEL MOMENTO ARRIVERÀ PRESTO, PERCHÉ L’AMORE VINCE OGNI COSA
E NIENTE PUÒ RESISTERE ALLA SUA VERA LUCE; DOBBIAMO TOGLIERE DAI NOSTRI
PENSIERI OGNI CATASTROFE FUTURA, PERCHÉ I NOSTRI CUORI, PURIFICATI, SI
CONVERTANO E POSSANO ESSERE LIBERI DI ACCOGLIERE LE VERITÀ.”
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“La storia della caduta verticale della nostra civiltà
occidentale non è iniziata di recente, ma di sicuro negli ultimi secoli ha
avuto una accelerazione vertiginosa, ed è per questo motivo che qualcuno ne fa
risalire il momento cruciale agli anni del Governo del Terrore, instaurato
all’epoca della Rivoluzione francese, con il relativo culto votato alla dea
Ragione, ancora oggi protettrice del cieco materialismo contemporaneo.”
MEDITIAMO BENE
INSIEME LE PAROLE DEL TRE VOLTE SAGGIO, ERMETE TRISMEGISTO, RIPORTATE IN QUELLO
CHE OGNI ERMETISTA KREMMERZIANO DEVE CONSIDERARE COME L’UNICO VERO CORPUS
HERMETICUM:
“DIO HA DISTRIBUITO LA RAGIONE A TUTTI GLI UOMINI, O TAT, MA
NON COSÌ HA FATTO PER L’INTELLETTO. NON CHE PROVASSE SENTIMENTI DI INVIDIA PER
ALCUNO (L’INVIDIA INFATTI NON PROVIENE DALL’ALTO, MA SORGE QUI IN BASSO
NELL’ANIMO DEGLI UOMINI PRIVI D’INTELLETTO)». «PERCHÉ DUNQUE, O PADRE, DIO NON
DISTRIBUÌ L’INTELLETTO A TUTTI GLI UOMINI?». «VOLLE, O FIGLIO, CHE ESSO FOSSE
PER LE ANIME COME UN PREMIO DA CONQUISTARE». «E DOVE LO HA POSTO?». «NE HA
RIEMPITO UN GRANDE CRATERE, CHE HA INVIATO SULLA TERRA, NOMINANDO PER QUESTO UN
MESSAGGERO, CON L’ORDINE DI ANNUNZIARE AI CUORI DEGLI UOMINI QUESTE PAROLE:
“IMMERGI TE STESSO, TU CHE LO PUOI, IN QUESTO CRATERE, TU CHE ASPIRI A RISALIRE
FINO A COLUI CHE L’HA INVIATO QUAGGIÙ, TU CHE SAI PERCHÉ SEI NATO”. QUANTI
DUNQUE SI RADUNARONO AD ASCOLTARE IL MESSAGGERO E SI IMMERSERO NEL CRATERE
CONTENENTE L’INTELLETTO, FURONO TUTTI RESI PARTECIPI DELLA CONOSCENZA E
DIVENNERO UOMINI PERFETTI, AVENDO RICEVUTO L’INTELLETTO. QUANTI INVECE NON
VOLLERO ASCOLTARLO, FURONO DOTATI DI SOLA RAGIONE, NON DI INTELLETTO, IGNORANDO
COSÌ PER QUAL FINE SONO NATI E DA CHI. LE SENSAZIONI DI COSTORO SONO SIMILI A
QUELLE DEGLI ANIMALI PRIVI DI RAGIONE: IL LORO TEMPERAMENTO È SOGGETTO ALL’IRA
E ALLA COLLERA, NON CONTEMPLANO LE COSE DEGNE DI ESSERE AMMIRATE, SONO RIVOLTI
UNICAMENTE AI PIACERI E AGLI APPETITI DEL CORPO E CREDONO CHE L’UOMO SIA STATO
GENERATO SOLO PER QUESTO. QUANTI INVECE PARTECIPARONO DEL DONO DI DIO, QUESTI,
O TAT, QUANDO SI CONFRONTANO CON GLI ALTRI, SONO COME ESSERI IMMORTALI.” dal
CORPUS HERMETICUM, DISCORSO DI ERMETE A TAT.
“NON LASCIARTI INGANNARE DALLA MENTALITÀ CONTEMPORANEA,
PERCHÉ SE È VERO CHE NON ESISTE CONOSCENZA CHE NON COMPORTI DELLE REGOLE DA
RISPETTARE, PER QUELLO STESSO MOTIVO NON POTREBBE ESISTERE NESSUNA RELIGIONE,
SENZA LA RELATIVA RIVELAZIONE, DI UNA SAPIENZA SACRA, COME NON PUÒ ESISTERE
SCIENZA SACRA, SENZA LA REGOLARE TRASMISSIONE DI UNA “TRADIZIONE SAPIENZIALE”.
“RENATO, DIFENDERE, PER QUANTO CI È POSSIBILE, OGNI ESPRESSIONE DEL SACRO, DALLE DEFORMAZIONI DELL’ INDIVIDUALISMO, SFRENATO CONTEMPORANEO, È COMPITO DI OGNI ERMETISTA, IN QUANTO L’ERMETISMO NON RAPPRESENTA NIENTE ALTRO CHE LA STESSA SCIENZA UNIVERSALE TRASMESSA DA DIO AGLI UOMINI.”
“OCCORRE CHE NOI ERMETISTI, IN QUANTO CRISTIANI BATTEZZATI E
CRESIMATI, – ripete Salvatore Mergè – PREGHIAMO, PERCHÉ LA LUCE PURISSIMA DI
MYRIAM, MARIA, MADRE DI MISERICORDIA, ILLUMINI LE GERARCHIE ECCLESIASTICHE,
RIMASTEGLI FEDELI IN QUESTI ANNI DI TRIBOLAZIONE, PER LA FEDE E PER LA SCIENZA
DI DIO!”
L’Ermetismo e
la Religione, allo stato attuale, per la speciale congiuntura storica che
stiamo vivendo, che è iniziata da diversi secoli, appaiono separate, ma non
dobbiamo lasciarci ingannare e pensare che siano contrarie tra loro, semmai
soltanto distinte, come possono essere distinte la polpa e la scorza di un
frutto.
“Il Mistero – dice Salvatore Mergè - benedice (accarezza)
l’ermetismo, come la religione, e di entrambe ne costituisce il nocciolo
essenziale, il principio e la sua ragion d’essere, come il seme per il frutto.”
“Dal Mistero proviene la benedizione della Chiesa ai
credenti, perché la portino con sé, nella loro vita, di tutti i giorni; al
Mistero sono rivolte le Preghiere di benedizione degli ermetisti, desiderosi di
accostarvisi con tutto se stessi e di parteciparvi con la Luce dello Spirito
Santo, come fedeli d’Amore.”
“Con l’Amore che Cristo predicava, dicendo “amatevi gli uni
gli altri come Io ho amato voi”, rivolgiamo le nostre preghiere oltre che per
la nostra anima, anche per i sofferenti ed afflitti, quotidianamente”.
“Non dimenticare mai Renato, quello che ti ripeto, tale e
quale come a me lo ripeteva il Maestro Kremmerz, GESÙ ci ha insegnato ad amare
il prossimo come noi stessi, e a non fare agli altri ciò che non vorresti sia
fatto a te, questa è la preparazione che deve avere un ermetista, LA SANTITÀ,
PRIMA DI OGNI ALTRA COSA!”
“LA FEDE TI DISSE: AMALO. L’AMORE TI RIPETETTE: CREDI. TRA
L’AMORE E LA FEDE LA TUA CONFESSIONE FU COMPIUTA.” (dalle Lettere di Giuliano
Kremmerz).
L’Ermetismo
rappresenta rispetto alla Religione, la catena della ininterrotta trasmissione
delle Verità, rivelate dalla “TRADIZIONE SAPIENZIALE” agli Uomini di Luce, essa
costituisce con tutti i suoi riti e Preghiere, la scala che conduce l’Anima
liberata dai vincoli terreni, alla visione dei cieli superiori e divini.
Ci rivolgiamo a
tutti i Fratelli, con l’accorata Preghiera di essere tutti uniti contro il
tentativo in corso di estirpare gli emblemi del Sacro dal nostro Mondo,
cancellandone riti, preghiere e simboli viventi.
Il cieco
materialismo sensista, si accompagna alle melodrammatiche esibizioni di
satanismo, per lo più inconsapevole, parodie del Sacro, rappresentate
dall’ignoranza dilagante nelle arti contemporanee.
INVOCHIAMO
MYRIAM, MARIA, IN QUESTI GIORNI DI TRIBOLAZIONE PER LE ROCCAFORTI DEL SACRO,
PERCHÉ DONI A QUESTA UMANITA’ ACCECATA DALLA MATERIALITA’ DEI SENSI, LA LUCE
DELL’INTELLETTO; CHE L’INTELLIGENZA DEGLI ESSERI CELESTI UNISCA TUTTI NOI
NELL’AMORE FRATERNO UNIVERSALE, DIMENSIONE DELLO SPIRITO.
RITORNIAMO
TUTTI A LODARE IL SACRO COME FACEVANO I NOSTRI PADRI, RITROVIAMO LE ANTICHE
ABITUDINI LÀ DOVE LE ABBIAMO ABBANDONATE!!!
GRATI DEGLI
INSEGNAMENTI LASCIATICI DAL NOSTRO ADORATO E COMPIANTO MAESTRO SALVATORE MERGÈ,
CI STRINGIAMO A LUI, RICORDANDO NUOVAMENTE LE SUE PAROLE:
“O SOLE DIVINO, ELEVO A TE IL MIO GRAZIE, INCHINANDOMI TRE
VOLTE DINANZI AL TUO FOLGORANTE ASPETTO, ADORANDOTI”.
“CARISSIMO RENATO, IL MIO MAESTRO GIULIANO KREMMERZ – dice
Salvatore Mergè – MI HA INSEGNATO, PRIMA DI OGNI ALTRA COSA, A GUARDARE IL
MONDO CON GLI OCCHI DEL CUORE E CON GLI STESSI OCCHI AD ASCOLTARE IL CUORE
DEGLI UOMINI; IL MAESTRO GIULIANO KREMMERZ SCRIVEVA E PARLAVA “CON IL CUORE IN
GOLA”, COSI AMAVA DIRE, LE SUE OPERE ANDREBBERO LETTE E RILETTE CON UN CUORE
PURO E NON MATERIALE, PER ASCOLTARNE L’AMORE INFINITO DA CUI SONO VENUTE ALLA
LUCE!”.
“COME ERMETISTI KREMMERZIANI - CARISSIMO RENATO – CI
PROPONIAMO DI RESTITUIRE AL NOSTRO AMATO MAESTRO GIULIANO KREMMERZ LA DIGNITÀ
VILMENTE SOTTRATTAGLI, LASCIANDO TRASPARIRE LA LUCE PURISSIMA DEL SUO
INSEGNAMENTO, TESTIMONIANZA VIVA DELLA SAPIENZA CHE SCATURISCE DA UN AMORE
INFINITO PER DIO E PER IL PROSSIMO, SAPIENZA CRISTIANA, TRASMESSA NEL CORSO DEI
SECOLI A MEZZO DI UOMINI DI LUCE; BELLEZZA CHE PROFUMA DELLA SUA ESSENZA CUORI
PURIFICATI DA UNA VITA RETTA, SOVRABBONDANTE DI VIRTÙ, SCANDITA DALLA PREGHIERA
E DALLA MEDITAZIONE, CONSACRANDOLI AL SERVIZIO DELL’EVOLUZIONE SPIRITUALE
DELL’UMANITÀ.”
“IL PRIMO PROPOSITO DI UN ERMETISTA È QUELLO DI AMARE
IL BENE SOPRA OGNI ALTRA COSA, RICERCANDO SENZA SOSTA LA PURIFICAZIONE DELLA
MENTE E DEL CORPO, RESTAURANDONE L’UNITÀ IN UN CUORE NON MATERIALE, A MEZZO
DELLA PREGHIERA, DELLA MEDITAZIONE SILENZIOSA E DELLE PRESCRIZIONI DI FEDE.
“L'ADEPTO DONA SÉ STESSO AGLI ALTRI, NEL SILENZIO,
EGLI, AD IMITAZIONE DELLA CROCE DEL CRISTO, DIVIENE PACE E CONFORTO PER LE
AFFLIZIONI, CUI UNA VITA PIENA DI ERRORI SPESSO CONDUCE, È IN QUESTO CHE
CONSISTE IL SUO SACRIFICIO QUOTIDIANO, NELLA PREGHIERA.”
“AVVERTO NEL MIO CUORE UN PROFONDO DOLORE, ASSISTENDO
AL DILAGARE DI UNA FOLLA DI “ERMETISTI” CONTEMPORANEI ATEI, PER IL DISPREZZO
CHE MOSTRANO VERSO IL TESORO SPIRITUALE INCOMMENSURABILE, LASCIATOCI DAL
MAESTRO GIULIANO KREMMERZ CON LA MYRIAM.”
“ABBIAMO DAVANTI AGLI OCCHI LE ROVINE DI TUTTE QUELLE
ACCADEMIE ERMETICHE CHE, PUR PROCLAMANDOSI KREMMERZIANE, HANNO SOTTOVALUTATO
L’IMPORTANZA DELLA FEDE AL PUNTO DI DIMENTICARNE ANCHE LE PRESCRIZIONI PIÙ
BASILARI; ESSE HANNO COSÌ DEVIATO DALLA RETTA VIA, COME INSEGNATA DALLO
STESSO MAESTRO KREMMERZ, RAPPRESENTATA DA UNA DEVOZIONE SINCERA VERSO DIO E DAL
RISPETTO E TIMORE PER LE SUE LEGGI, COSTITUITE, PER NOI UOMINI, DA PRESCRIZIONI
PICCOLE E GRANDI, CONSIGLI E PROIBIZIONI, AMMAESTRAMENTI, PREMI MA ANCHE DA
AMMONIZIONI E SACRIFICI; IN QUESTO MODO HANNO INTERROTTO IL “FILO D’ORO” DELLA
VERA TRADIZIONE ERMETICA, PROVOCANDO IL RITIRO DA ESSE DELLA SPECIALE GRAZIA,
CUSTODITA, COME UN SACRO FUOCO, NEI MILLENNI, DALLA SANTITÀ DI ANTICHI E
VENERABILI MAESTRI.”
“SIAMO MOLTO TRISTI PER TUTTI QUEGLI “ERMETISTI”, CHE
NON HANNO COMPRESO LE VERITÀ DIVINE, CHE L’AMORE GRANDE HA CERCATO DI IMMETTERE
NEI LORO CUORI. NON SEMPRE LA LUCE IMMORTALE RIESCE A RISVEGLIARE GLI UOMINI,
ALLORA NON RESTA CHE TRISTEZZA E DOLOROSO RAMMARICO, PER NON AVER COMPRESO CHE
TALE DIVINA SAPIENZA ERMETICA, HA CERCATO DI PENETRARE NELLA NOSTRA MENTE ED
INSEGNARCI CHE SOLTANTO IN DIO TROVIAMO LA FONTE DI OGNI GIOIA.”
“Concludo il mio testamento spirituale - scrive Salvatore Mergè -
ricordando ancora una volta le parole del primo e più grande ermetista di tutti
i tempi, nell’unico e vero Corpus Hermeticum, Ermete Trismegisto: - QUEGLI UOMINI DUNQUE CHE VERRANNO DOPO DI NOI, SI
LASCERANNO INGANNARE DALLE SOTTIGLIEZZE DEI SOFISTI, SARANNO DISTOLTI DALLA
VERA, PURA E SANTA FILOSOFIA. ADORARE LA DIVINITÀ CON CUORE E ANIMO SEMPLICI,
VENERARE LE SUE OPERE, RENDER GRAZIA A QUELLA VOLONTÀ CHE, SOLA, È
INFINITAMENTE BUONA: QUESTA È LA FILOSOFIA (ERMETICA) NON CONTAMINATA DA ALCUNA
CURIOSITÀ. SU CIÒ QUANTO SI È DETTO BASTI.”
I Fratelli di Hermes,
veri discepoli di Giuliano Kremmerz.
(Una precisazione necessaria: “tutto ciò che è scritto tra
virgolette ed in rosso, fa parte del Testamento spirituale di Salvatore
Mergè.”)
APPENDICE AL TESTAMENTO SPIRITUALE DI SALVATORE MERGÈ SULL’ ‘ALCHIMIA MATERIALE’.
Nel corso del secolo scorso molti insegnamenti ermetici, alchemici e spirituali del Maestro Giuliano Kremmerz, sono stati interpretati in modo quanto meno fantasioso, per non dire grottesco, da parte di scrittori e maestri autoproclamatisi tali.
Come ciò possa essere accaduto è da spiegarsi, in linea di principio, soltanto con la mancanza delle necessarie qualificazioni iniziatiche dei tanti cosiddetti neo-kremmerziani; di questi ultimi, infatti, nessuno fece mai parte della rosa ristrettissima dei rari discepoli diretti di Giuliano Kremmerz né tanto meno fu discepolo di un discepolo diretto del Maestro Kremmerz; i cosiddetti neokremmerziani si professano “seguaci” di Giuliano Kremmerz, in un modo del tutto personale, si autoproclamano maestri ed interpreti unici degli insegnamenti kremmerziani, travisando il senso di scritti, acquisiti qua e là, spulciando tra vecchie carte in biblioteche e studi privati.
La confusione cosi creata intorno alla figura del Maestro Giuliano Kremmerz, per il solo gusto della prevaricazione, purtroppo perdura ancora oggi, tra mille equivoci, provocando molte irrimediabili e dannose incomprensioni; a tutto ciò si va ad aggiungere una schiera di sedicenti ermetisti, che, pur non avendo mai conosciuto né Giuliano Kremmerz né alcun suo diretto discepolo, ciò nonostante si ritengono autorizzati a reinterpretarne gli insegnamenti iniziatici, autoinvestendosi di fantomatici poteri supremi, ricevuti da personaggi “occulti” di pura invenzione, o addirittura in “astrale”. Quanto grande può diventare la fantasia! Come ci si può incamminare lungo la strada che ci separa dal VERO, ignorando che per percorrerla occorre innanzitutto tanta Umiltà, restando, nel breve tempo di una vita umana, sempre e comunque incolmabile una distanza infinita?
“Per noi ermetisti kremmerziani – diceva Salvatore Mergè, discepolo diretto di Giuliano Kremmerz e fondatore della nostra Schola - le qualificazioni indispensabili per essere ammessi alle prove di un percorso difficile, pieno di sacrifici, qual è la via ermetica, non possono che essere una fede salda in Dio ed una vocazione spirituale straordinaria; non intendiamo con ciò in nessun modo confondere l’ermetismo kremmerziano con lo spiritualismo, né con il neospiritualismo odierno; l’anelito dello spirito umano di abbracciare il mistero dell’ESSERE UNICO, comporta una prospettiva che non è conciliabile in nessun modo con il desiderio di divenire succube di fenomeni particolari, di qualsiasi genere essi siano, interpretati erroneamente come “illuminazioni.”
“La via ermetica spirituale è l’applicazione dei principi di una scienza tramandata da millenni con precisione, fatta di tappe definite da conquistare attivamente e gradualmente, in cui il ricercatore non deve divenire il soggetto di fenomeni casuali, e che non riesce a spiegarsi, dovendogli essere chiaro, sin da principio, il suo obbiettivo finale, la realizzazione spirituale divenuta stabile.”
Le diverse interpretazioni materiali dell’alchimia, cui sono giunti numerosi raffazzonati maestri del secolo scorso, purtroppo anche del presente, possono comunque essere ricondotte, ad una radice unica, quella dell’individualismo sensazionalistico dilagato ovunque, per orgoglio ed avidità, di esperienze sensoriali forti e non solo.
“L’istinto della vita, in quanto energia intrinseca nel corpo umano, è riconducibile al movimento che ci ha generati nel peccato, esso non può che condannarci alla prigionia della cieca materialità, nella quale esclusivamente esercita il suo specifico raggio di azione.”
“Liberare questa energia intrinseca dal corpo umano, è un sogno che colpisce oggi più che mai la fantasia eccitata degli uomini, le invenzioni e le pratiche teorizzate a questo scopo, sono divenute via via più numerose e sottili, esse appaiono ai nostri occhi di natura così discutibile da sembrarci sinistre; queste pratiche a nostro avviso, bene rappresentano la tendenza alla dissoluzione, ed auto distruzione, dilagata ovunque, segni di una civiltà in fase finale critica di disfacimento.”
“I governi nazionali di mezzo mondo, e le maggiori organizzazioni internazionali, sono stati privati di ogni credo in Dio, divenuti simulacri vuoti, risuonano confusamente, facendo eco al fragore dell’individualismo ed al desiderio della sopraffazione.”
In nome di una pace non vera, si gettano rami di ulivo sul fuoco, che continua così a devastare terre e nazioni, invece di spegnerlo, attingendo alla fonte inesauribile della Sapienza di Dio che è Amore infinito.
Possibile che arrivati a questo punto abbiamo ancora timore di convertirci?
Vogliamo forse aspettare di convertirci per la Grande Paura?
Quanto è infinitamente più colpevole l’uomo, che, lasciato libero da Dio di scegliere, persegue il male deliberatamente, volgendo le spalle al Bene!
“Ci preoccupiamo di non rattristare i nostri compagni di viaggio, di godere insieme di questo mondo, mentre ferire il nostro Dio, Eterno Padre, non è più un problema per molti, possiamo permetterci persino di ignorare il Suo Giudizio e Lui stesso!”
“È in atto, da tempo, il tentativo di sostituire ovunque la fede in Dio, ed il culto spirituale divino con ideologie umanitarie e atee, talvolta astruse, corredate di pratiche quanto meno particolari; nessuna di queste raffinate elucubrazioni, tanto mentali quanto materiali, può in nessun caso condurre, in linea di principio, alla realizzazione spirituale, che, anche se minima, comporta comunque l’intervento di un elemento non umano, soprannaturale”; dimostrazione di ciò sono i numerosi racconti di tanti “autorevoli adepti” che, disillusi da anni di suddette pratiche, al fianco di esaltati, atteggiati a maestri, hanno recuperato a fatica anche solo una vita materiale ordinaria, con i rimorsi di una vita negativa trascorsa.
“Molti maestri kremmerziani, autoproclamatisi tali, soltanto in teoria aderenti ad “alcuni degli insegnamenti” ermetici kremmerziani, se oggi potessero parlare, senza far crollare tutto il castello di sabbia che hanno costruito intorno a sé dal nulla, definirebbero essi stessi le loro personali ideologie, elaborazioni mentali di esperienze individuali, frutto di mera invenzione, comunque in nessun modo riconducibili agli insegnamenti del Maestro Giuliano Kremmerz, né tanto meno alla Tradizione ermetica spirituale, che nessuno di loro ha mai veramente avuto voglia di approfondire né ha mai capito.”
“Molti insistono nel promettere, a nome di Giuliano Kremmerz, effetti miracolosi da pratiche tanto assurde, quanto innaturali, confondendo l’estensione indefinita della condizione mentale umana, per la VERITÀ ASSOLUTA.”
ETERNITÀ,
INFINITO, sono
attributi che si danno solo all’ ASSOLUTO,
essi non indicano in nessun modo il tempo e lo spazio, solo apparentemente
illimitati.
Tutti costoro in un modo o nell’altro non fanno che assecondare l’ingannevole e lucifera credenza, mai tramontata, di divenire noi stessi il nostro Dio; c’è persino chi “D’io” arriva in momenti di estrema autoesaltazione, perdendo il contatto con la realtà, a scriverlo addirittura con l’apostrofo. Ci domandiamo se è rimasto loro ancora un piccolo barlume di vera e pura umanità, per accorgersi di cosa sono divenuti succubi.
“Bisogna capire che il corpo odia la preghiera, esso è di impedimento alla generazione spirituale, studiarsi di eccitare le energie proprie del corpo, con pratiche particolari, ha come effetto sicuro soltanto quello di ingigantire la coscienza intrinseca corporea, ovvero l’istinto materiale, fino ad abbagliarne il cervello; la perseveranza in pratiche assurde ed innaturali espone soltanto al rischio di squilibri più o meno gravi nella persona, e nella peggiore delle ipotesi, potrebbe condurre a stati irrazionali, inferiori alla condizione propriamente umana. Non dimentichiamo mai che la Conoscenza con la “C” maiuscola inizia dal Cuore, soltanto l’Amore libera da ogni ostacolo, l’Intelligenza del Bene.”
“Con quale gusto della sopraffazione si persevera nello scrivere libri e articoli, per diffondere pratiche stravaganti, ridicole, grottesche e perfino dannose, in nome di Giuliano Kremmerz, rivolte ad ignari malcapitati, il cui unico difetto è di essere alle prime armi, indifesi, ed impreparati a fronteggiare le trappole tese da sedicenti maestri di cose materiali?”
La vera pratica ermetica, che ci è stata trasmessa dal nostro maestro Salvatore Mergè, ed a lui insegnata direttamente da Giuliano Kremmerz, - ci dispiace qui deludere gli aspiranti occultisti, che ci leggono in cerca dei segreti inconfessabili di Pulcinella, - consiste nel favorire il giusto equilibrio nell’individuo, attraverso l’esercizio libero e volontario del Bene, con la preghiera attiva, quotidiana, che anima lo Spirito.
“Se solo non fossimo cosi presuntuosi e pieni di noi stessi, in nome di una cieca idea di progresso, da ritenere i nostri antenati dei “fratelli minori”, ci sarebbe sufficiente guardarci indietro e recuperare le loro leggi, i loro consigli e divieti, tramandati di generazione in generazione fino a noi, che rappresentiamo - ahimè!, l’ultimo anello di una catena di ignoranza e di errori umani.”
“Amare il prossimo come noi stessi, mediante buone azioni ed abitudini virtuose, senza mai ferire alcuno con parole e comportamenti offensivi, diffamatori, questa è la “pratica yoga”, trasmessa a noi attraverso la Tradizione ermetica, base solida indispensabile ad ogni sviluppo spirituale, che possa dirsi propriamente tale, queste sono le fondamenta di una abitazione sicura, costruita, come dice il Vangelo, sopra una pietra angolare solida”.
Pontefici, papesse, di ogni genere, si circondano sempre di uno stuolo di anime deboli, credulone, amano questi, infatti, essere incensati, si sentono grandi, in un mondo ristretto, fatto di individui ridotti a loro immagine e somiglianza; se non è prevaricazione questa, c’è da domandarsi allora, cosa è la prevaricazione? Non è forse prevaricazione forzare il diritto divino, di ciascuno di noi, ad esercitare nel bene e nel male il libero arbitrio, dono divino inalienabile?
“L’AMORE è Sapienza e viceversa, Amore puro, sincero, per la luce della CONOSCENZA e della VERITÀ, senza di esso non si procede di un passo nella ricerca spirituale ed ermetica.”
Dio creò a mezzo della Parola, e della Parola fece dono agli uomini, perché a loro tempo Lo invocassero, questo è il culto spirituale divino, l’unico che riconosciamo come tale, tramandato non solo dall’ermetismo kremmerziano, a chi segue dalla nascita una vita spirituale, fatta di tanta preghiera e di Amore Infinito per il TUTTO-UNO.
“Tutte le frasi evidenziate in rosso tra virgolette fanno parte degli scritti del testamento spirituale di Salvatore Mergè discepolo diretto di Giuliano Kremmerz”